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Convenzione tra USL Umbria n. 2 e Comune di Terni: il documento di programmazione per l'assistenza scolastica

Pubblicato il 27/06/2014 - Letto 2960 volte
Nelle precedenti newsletter è stato presentato il quadro generale della Convenzione stipulata tra USL Umbria n. 2 e Comune di Terni per la gestione dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari, oltreché le linee guida per l'erogazione di prestazioni a favore della domiciliarità. Questa settimana, approfondiremo l'Allegato n. 2 alla Convenzione che prende in esame la programmazione dell'assistenza scolastica.

L'assistenza scolastica consiste in un intervento di supporto all'attività didattica per favorire l'inclusione scolastica degli studenti e delle studentesse con disabilità, come previsto dalla Legge n. 104 del 5 febbraio 1992 [link a sito esterno] al fine di garantire un pieno godimento del diritto allo studio.

L'Allegato n. 2 alla Convenzione tra USL Umbria n. 2 e Comune di Terni (deliberata con la Delibera della Giunta Comunale n. 185 del 14 maggio 2014 e di cui abbiamo fatto un quadro generale in questo focus), prende in esame il tema dell'assistenza scolastica in favore degli alunni e delle alunne della scuola primaria e secondaria di primo grado (scuole elementari e medie).

L'assistenza scolastica costituisce parte integrante nella presa in carico globale della persona con disabilità durante il proprio percorso di studi ed è realizzata grazie al lavoro di rete tra servizi educativi, servizi sociali e servizi sanitari (anche secondo quanto approvato nella Delibera della Giunta Comunale n. 181 del 2009).

Dal documento di programmazione dell'assistenza scolastica, si prende atto che verranno mantenute in essere le modalità operative messe in pratica negli ultimi anni, in particolare:

  • viene mantenuto il referente della Neuropsichiatria Infantile e dell'Età Evolutiva della USL Umbria n. 2 per il supporto psicologico scolastico e per i progetti di inclusione scolastica;
  • una sola cooperativa interviene in ogni singola scuola (salvo eccezioni);
  • gli operatori scolastici vengono gestiti nel rispetto della continuità e della formazione specifica alla realizzazione dei progetti;
  • ad ogni plesso scolastico (e non al singolo studente) viene assegnato un budget orario complessivo di ore di assistenza scolastica, secondo i criteri definiti in funzione della complessità dei Bisogni Educativi Speciali (BES);
  • vengono proseguite o attivate le attività laboratoriali per la realizzazione dei progetti, collettivi ed individuali, in risposta ai BES, coinvolgendo gli alunni della classe o delle classi che sono interessate al progetto.

I progetti verranno inseriti nel Piano dell'Offerta Formativa (POF) della scuola e saranno presentati ai genitori degli studenti all'inizio del nuovo anno scolastico.

Dal documento si apprende che, per realizzare la programmazione di assistenza scolastica, verrà seguito un percorso (raccolto di seguito in punti) da parte dei servizi che lavorano per raggiungere l'inclusione scolastica.

Primo punto.

Entro il mese di giugno di ogni anno, la Neuropsichiatria Infantile e dell'Età Evolutiva della USL Umbria n. 2 ha il compito di rivalutare il quadro clinico degli alunni che sono in possesso della diagnosi funzionale e del certificato della Legge n. 104/1992. Questa rivalutazione viene condivisa con i Dirigenti Scolastici al fine di individuare il "livello" di assistenza, come segue:

  • livello n. 1: non prevede la presenza dell'operatore;
  • livello n. 2: può essere necessaria la presenza dell'operatore;
  • livello n. 3: è necessaria la presenza dell'operatore;
  • livello n. 4: è indispensabile la presenza dell'operatore.

Secondo punto.

Entro il mese di luglio di ogni anno, il servizio di Neuropsichiatria Infantile individua ed assegna il monte ore di assistenza, ad ogni singola scuola. Per far questo, si individuano dei criteri di priorità sulla base del budget annuale stabilito dall'Amministrazione Comunale per questo tipo di servizi.

Il budget, si legge nel documento, viene assegnato ad ogni plesso scolastico secondo due criteri:

  • la necessità di facilitatori da attivare per garantire la partecipazione alle attività e il diritto allo studio;
  • le caratteristiche logistiche ed ambientali.

Terzo punto.

Le scuole hanno il compito di provvedere ad organizzare gli spazi e ad individuare gli strumenti idonei per la realizzazione dei progetti degli studenti.

Nel documento si sottolinea che «le ore saranno attribuite per i progetti laboratoriali di tipo collettivo all'interno dei quali potranno essere elaborati, dai servizi specialistici e dalla scuola, percorsi individuali integrati con la classe, funzionali al progetto di vita della persona» e, inoltre, si afferma che «l'obiettivo finale dei progetti dovrà sempre essere l'inclusione e i laboratori dovranno garantire la partecipazione degli alunni e dell'alunno con disabilità in un contesto inclusivo».

Per far questo, sia nella fase precedente all'avvio dei laboratori, sia in quella del monitoraggio, che in quella della valutazione dei progetti laboratoriali (in termini di efficacia ed adeguatezza) le scuole potranno essere anche supportate da alcuni rappresentanti del sottogruppo di lavoro "Servizi alla persona" del Progetto Agenda 22 (a cui, ricordiamo, la FISH Umbria ONLUS - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap - partecipa tramite i propri tecnici del Centro Risorse EmpowerNet).

Prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, i Dirigenti Scolastici hanno il compito di convocare i Gruppi di Lavoro sull'Handicap (GLH) di Istituto (GLHI) e, con l'èquipe multidisciplinare di riferimento degli alunni in possesso della diagnosi funzionale, il coordinatore della Neuropsichiatria Infantile e dell'Età Evolutiva (che è responsabile dell'assistenza scolastica) si definiscono i progetti educativi per l'utilizzo del monte ore assegnato.

Quarto punto.

I progetti così stabiliti vengono inviati all'Amministrazione Comunale e alle Cooperative che gestiscono i servizi a scuola, grazie ai propri operatori.

Nel corso dell'anno scolastico, si apprende dal documento, verranno svolte almeno due verifiche che andranno a monitorare gli interventi e, nel caso, ad apportare le modifiche necessarie ai progetti.

Nel documento è specificato che il monte ore settimanale collegato ai progetti, finalizzato al raggiungimento dell'inclusione scolastica, può essere utilizzato in modo flessibile durante l'anno scolastico, nel rispetto del budget annuale assegnato alla scuola.

Ogni soggetto istituzionale che è coinvolto nella realizzazione dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità è opportuno «che attivi dei canali di informazione e concertazione, al fine di evitare sovrapposizioni e assicurare interventi perequativi».


Le linee guida per la definizione dei programmi educativi interessati da interventi di assistenza scolastica

Al documento sulla programmazione dell'assistenza scolastica seguono le «Linee Guida per la definizione dei programmi educativi da interventi di assistenza scolastica - attuazione delle linee programmatiche di Agenda 22» previste per la sperimentazione durante l'anno scolastico 2014/2015, al fine di mettere in campo una riconcettualizzazione della disabilità secondo l'approccio delle capacità.

Le linee guida sono state elaborate all'interno del sottogruppo di lavoro "Integrazione Scolastica", istituito con la Delibera della Giunta Comunale n. 436 del 13 ottobre 2010 all'interno del progetto Agenda 22, con l'obiettivo di dare l'avvio ad una nuova programmazione delle politiche per la disabilità.

Allo stesso tempo, viene ricordato nel progetto, il sottogruppo di lavoro "Servizi alla persona" di Agenda 22 ha lavorato alla definizione di un modello di «Progetto di Vita/Progetto Individuale» per la sperimentazione, su un campione di persone, di una progettazione individualizzata che prenda in carico la persona in maniera globale.

La riflessione sul tema del Progetto Individuale ha permesso, grazie al lavoro congiunto del gruppo "Servizi alla Persona" e "Integrazione Scolastica", di mettere al centro dell'azione educativa e formativa, la presa in carico globale della persona con disabilità, «finalizzata alla individuazione dei bisogni ed all'attivazione delle risorse individuali e sistemiche di ciascuna persona».

Data l'importanza di consolidare le esperienze attuate nel precedente anno scolastico e di mettere a sistema alcuni risultati progettuali ottenuti, con queste linee guida si intende «allargare la sperimentazione del profilo di funzionamento centrato sull'interazione tra l'alunno con disabilità e l'ambiente scolastico e di vita elaborato da un raggruppamento di scuole della Zona Sociale n. 10, avvalendosi di risorse del MIUR» (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca N.d.R.)

Questo strumento risulta parte integrante della presa in carico globale, al fine della realizzazione del progetto di vita della persona con disabilità, obiettivo cui tende il lavoro di Agenda 22.

Il progetto finanziato dal MIUR cui si fa riferimento nel documento è la Rete ICF «Scuola, territorio e servizi: la rete per l'inclusione», finanziato dal Decreto n. 28 del 27 luglio 2011, finalizzato all'attivazione di un percorso di formazione «per docenti ed operatori per la costruzione di strumenti progettuali che tengono conto della classificazione ICF nella scuola».

Quest progetto ha portato alla realizzazione del profilo di funzionamento, che costituisce l'Allegato A all'Allegato 2 della Convenzione tra USL Umbria n. 2 e Comune di Terni.

Il profilo di funzionamento, progettato nell'anno scolastico 2012/2013 e sperimentato nel 2013/2014, costituisce uno strumento di osservazione dello studente con disabilità.

La Convenzione tra la USL Umbria n. 2 e il Comune di Terni prevede, quindi, la sperimentazione del modello proposto attraverso l'uso del profilo di funzionamento per la definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) (che costituisce l'Allegato B alle presenti linee guida) in collaborazione con la scuola e su un campione di due studenti per ogni plesso scolastico del Comune di Terni (Direzione Didattica "G. Mazzini", Direzione Didattica "S. Giovanni", Istituto Comprensivo "Marconi", Istituto Comprensivo "Oberdan", Scuola Secondaria I grado "L. da Vinci - Nucola").

L'obiettivo della sperimentazione, si legge nel documento, è quello di qualificare l'assistenza scolastica nella realizzazione dei progetti di inclusione scolastica per gli alunni e le alunne con disabilità e, inoltre, di valutare l'efficacia, l'efficienza e l'adeguatezza di ciascun progetto.

La sperimentazione prevederà il coinvolgimento di alcuni rappresentanti del sottogruppo "Servizi alla persona" di Agenda 22 «a rotazione per ciascun plesso scolastico interessato dalla sperimentazione del modello d'osservazione».

Il Comune di Terni, rappresentato dalla Coordinatrice Sociale Sara Sgaramella, «interverrà in tutte le fasi del processo di lavoro tese alla definizione dei programmi di assistenza scolastica, ivi inclusi quelli in cui verrà sperimentato il profilo di funzionamento».

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