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Sordità e diritti lavorativi

Pubblicato il 14/12/2011 - Letto 1616 volte
Sono affetto da una sordità progressiva che a questa età non mi permette di conversare liberamente, faccio fatica a percepire i discorsi e le parole, lavoro come impiegato, sono portatore di protesi ma il problema rimane, ho 36,5 anni di contributi tutti come lavoratore dipendente, mi sapete dire cosa devo fare per andare in pensione, oppure chiedere l'assegno ordinario, in che percentuale di invalidità corrisponde questa sordità. Distinti saluti.
Carlo, 59 anni

Risposta

Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che, per poter rispondere alle Sue domande, è necessario fare un po' di chiarezza.

In primo luogo, Lei afferma di avere una sordità progressiva e che porta le protesi, ma non ci dice se ha anche un riconoscimento di invalidità civile. Anzi, ci chiede quale percentuale corrisponde alla sua patologia. La prima cosa che deve fare - qualora non l'abbia già fatto - è richiedere l'accertamento dell'invalidità civile come nella procedura che è riportata negli approfondimenti. Le consigliamo di rivolgersi al Suo medico di famiglia o al medico specialista che La segue per chiedere consigli e pareri in merito all'opportunità o meno di procedere con l'accertamento, sulla base dell'effettivo quadro clinico e delle condizioni complessive di salute. Solo loro, infatti, possono darle un parere in merito anche alla percentuale di invalidità.

In merito ad un eventuale prepensionamento, la normativa (valida sia per INPS che per INPDAP) prevede che la persona che ha una invalidità riconosciuta in modo pari o superiore all'80% possa andare in pensione a 60 anni se uomo e a 55 se donna. Quindi, i requisiti sono due: l'età e la percentuale di invalidità civile. Bisogna tener conto che questa sorta di prepensionamento dà diritto all'accesso alla pensione di vecchiaia. Anche in questo caso, consigliamo di rivolgersi ad un patronato o un sindacato per avere maggiori informazioni.

Per chiedere l'assegno ordinario di invalidità, la normativa prevede che il lavoratore richieda al datore di lavoro o all'Ente previdenziale una valutazione della capacità lavorativa. Sulla base della valutazione, la commissione deciderà se la riduzione della capacità lavorativa sia totale o parziale e di conseguenza, e sulla base dei requisiti contributivi del lavoratore, verrà erogata la pensione ordinaria di inabilità o l'assegno ordinario di invalidità. Anche in questo caso, si consiglia di leggere la scheda in Approfondimenti.


Approfondimenti

Scheda Contact Center: Accertamento dell'invalidità civile.

Scheda Contact Center: Accertamento della capacità lavorativa specifica.


Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Anna Vecchiarini e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)

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