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Elezioni Amministrative 2009. Gli impegni politici dei candidati a sindaco

Premessa

Foto di Totò con megafonoLa FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e la FAND (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) rappresentano a livello nazionale le due realtà maggiormente rappresentative del  movimento delle persone con disabilità e dei loro familiari.

Le associazioni che nella nostra realtà territoriale aderiscono alle due Federazioni in occasione delle prossime elezioni amministrative hanno condiviso l'obiettivo di fissare delle priorità e formulare richieste ai candidati sulla base dei valori e dei principi fissati dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e sulla base della diretta esperienza di chi vive la disabilità.

La Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità è stata ratificata dal Parlamento in data 24 febbraio 2009, attualmente è dunque diventata una legge dello stato italiano.

Un testo fondamentale che, insieme al suo Protocollo Opzionale, rappresenta uno strumento giuridicamente vincolante, e segna un traguardo fondamentale di un lungo percorso che va oltre un "semplice" riconoscimento e porta all'esigibilità piena dei diritti di cittadinanza, delle libertà e, in definitiva, alla costruzione di una società per tutti.

La nuova sfida ora è l'applicazione nei territori ed il monitoraggio della stessa, condizione essenziale per non discriminare e per garantire pari opportunità alle persone con disabilità attraverso il perseguimento di uno sviluppo che sia pienamente inclusivo.

L'effettiva attuazione dei principi fissati dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità richiede precise volontà e capacità sia a livello politico che tecnico, quale presupposto necessario a garantire coerenza e rigore nel pensare, realizzare e valutare politiche, interventi e progetti.

Le politiche sulla disabilità non possono essere più relegate ad una dimensione socio-sanitaria, devono essere trasversali alle politiche generali, ne consegue che chi amministra è chiamato a dar prova di volontà e capacità nel garantire il coordinamento tra i vari attori, il cambiamento nella cultura, nella mentalità e nell'applicazione operativa, la creazione di competenze, la gestione delle conoscenze nonché il coinvolgimento delle persone con disabilità e delle organizzazioni che le rappresentano.

Queste sono condizioni essenziali per poter perseguire uno sviluppo sostenibile fondato sulla volontà e sulla capacità di fare le "cose giuste" fin dall'inizio, anziché su una tardiva e colpevolmente onerosa disponibilità a correggere in seguito gli errori passati.

Per tale ragione la FISH, la FAND e le associazioni aderenti diffidano di coloro che liquidano la possibilità di perseguire concretamente e costantemente l'universalità dei diritti e le politiche di inclusione sociale contrapponendo il pragmatismo di ciò che è possibile alla presunta utopia di splendidi princìpi.


Proposta

LE ASSOCIAZIONI ADERENTI ALLA FISH E ALLA FAND VI CHIEDONO DI PORRE CON FORZA AL CENTRO DELL'AZIONE DI GOVERNO LA PERSONA E DI IMPEGNARVI IN MANIERA INEQUIVOCABILE AFFINCHÉ:

  • sia riconosciuto che, ancor oggi, le persone con disabilità vivono una non tollerabile condizione di discriminazione e di mancanza di eguali opportunità.
  • sia riconosciuto che le persone con disabilità o le loro famiglie sono in grado di autodeterminarsi al pari di qualunque altro cittadino, non solo per sottrarre un carico di responsabilità alla comunità, ma anche per tutelare i loro diritti umani.
  • siano rimossi gli ostacoli di ogni genere che limitano diritto di scelta del proprio percorso di vita e sia promosso il criterio dell'accesso a tutto per tutti affinché gli spazi di libertà e le opportunità di esperienze di vita, non siano impedite a persone con disabilità motorie, sensoriali, intellettive e relazionali: ambiente, beni, servizi e reti devono essere totalmente accessibili.
  • sia garantito alle persone con disabilità uguale ed effettiva protezione contro ogni discriminazione qualunque ne sia il fondamento.
  • siano realizzati interventi indirizzati all'empowerment delle persone con disabilità e delle loro famiglie, rafforzando le capacità individuali di ogni persona con disabilità e garantendo la piena partecipazione alla vita della società.
  • sia promosso un diverso approccio da parte della comunità a partire dalle istituzioni: le persone con disabilità sono esperte di se stesse, e nel caso di persone con disabilità intellettiva, lo sono le loro famiglie.
  • la pianificazione e l'organizzazione degli interventi sia centrata sulla rimodulazione dell'accesso alle prestazioni ed ai servizi promuovendo il criterio della presa in carico globale, e soprattutto evitando di identificare la persona con la sua patologia o i limiti che ne derivano.
  • i servizi e gli interventi siano predisposti nel pieno rispetto delle volontà e delle aspirazioni della persona o della sua famiglia, ad iniziare da una piena condivisione nella definizione e realizzazione del Progetto Individuale previsto dall'articolo 14 della Legge 328/2000, quale presupposto irrinunciabile per l'efficacia, l'efficienza e l'appropriatezza degli interventi e dei servizi alla persona.
  • sia perseguito il mainstreaming (l'integrazione di situazioni ed esigenze specifiche della disabilità all'interno delle varie politiche generali) della disabilità rispetto a tutte le politiche ad iniziare da un'azione costante di raccordo tra i diversi ambiti e livelli dell'Amministrazione.
  • le politiche che incidono sulla vita delle persone con disabilità siano pianificate con le organizzazioni che le rappresentano, non con forme di consultazione confuse o peggio relegate a funzione decorativa, garantendo concreta opportunità di partecipazione alle decisioni che riguardano la disabilità ed al controllo della loro pratica attuazione quotidiana.
  • il monitoraggio dei servizi e degli interventi, la verifica della loro realizzazione e/o funzionamento e la valutazione del loro impatto sulla qualità della vita delle persone con disabilità siano attività preventivamente codificate e considerate indispensabili per ogni successiva progettazione o rimodulazione dei servizi e degli interventi.


Gli impegni

QUALE FUTURO AMMINISTRATORE DICHIARO DI CONDIVIDERE LE VOSTRE RICHIESTE E DI ASSUMERMI L'IMPEGNO A RAGGIUNGERE, ENTRO IL PRIMO ANNO DI MANDATO, I SEGUENTI OBIETTIVI:

  • 1. dare attuazione ai princìpi sanciti nella Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con disabilità promuovendo i diritti e le opportunità contenuti nella Convenzione.

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO di rinnovare la volontà di dare concreta attuazione a quanto già indicato nell'atto di indirizzo approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale lo scorso 26 gennaio, in merito all'adesione del Comune di Terni alla Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità.

  • 2. riconoscere il diritto a partecipare ai processi decisionali e valutativi in riferimento al pieno ed effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini con disabilità in tutte le aree delle politiche comunali.

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO a dare immediata continuità all'esperienza di Agenda 22 (leggi la delibera) per garantire la definizione partecipata e la progressiva realizzazione di un "PIANO PER LE POLITICHE PER LA DISABILITÀ" che dovrà contenere precisi impegni ed obiettivi da raggiungere nonché strumenti di monitoraggio dei servizi e degli interventi, verifica del loro funzionamento e valutazione di impatto sulla vita delle persone con disabilità.

  • 3. sostenere le persone con disabilità nel perseguimento del proprio progetto di vita.

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO di garantire la definizione e la realizzazione del progetto individuale come previsto dall'art. 14 della legge 328 del 2000 e quale presupposto irrinunciabile per l'efficacia, l'efficienza e l'appropriatezza degli interventi e dei servizi alla persona.

  • 4. garantire il diritto di vivere nella propria comunità sociale, con la stessa libertà di scelta delle altre persone e definire una rete di servizi e opportunità per favorire la vita autonoma e indipendente.

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO di offrire alle persone con disabilità e alle loro famiglie la possibilità di scegliere indifferentemente tra l'assistenza domiciliare diretta e l'assistenza personale autogestita, sostenendole, oltre a ciò, affinché sia ottimizzata la selezione e la gestione del rapporto con il proprio assistente personale o con l'assistente familiare.

  • 5. aiutare le famiglie e le persone con disabilità a pensare e sperimentare le strategie di gestione del futuro molto prima che si manifesti la crisi della capacità di cura, sostenendoli affinché possano, con grande anticipo, progettare e sperimentare la soluzione al "durante-dopo di noi".

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO di garantire funzionamento pieno e certo delle strutture attivate o in attivazione, comprese quelle frutto di iniziativa delle persone con disabilità, delle famiglie e delle associazioni che le rappresentano, e definendo in maniera condivisa criteri di valutazione e regole per l'accesso a suddetti servizi.

  • 6. assicurare in materia di servizi alla persona (sociosanitari e socio-assistenziali domiciliari, diurni, residenziali, trasporto) la libertà di scelta di ognuno e l'equità dell'accesso alle prestazioni e ai servizi.

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO, laddove prevista la partecipazione al costo di prestazioni e servizi, di garantire il rispetto della normativa nazionale, a partire dalla legge che impone di considerare il reddito della sola persona con disabilità e non dell'intera famiglia.

  • 7. garantire il coordinamento interistituzionale finalizzato a sostenere e promuovere l'inclusione scolastica, ricercando le migliori interazioni, a partire dal pieno e reciproco adempimento dei rispettivi ruoli e funzioni, al fine di permettere alla persona con disabilità di esprimersi al meglio nella realizzazione del proprio "Progetto di Vita".

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO di provvedere alla stipula, almeno a livello di ambito territoriale o comunale, di un Accordo di Programma (leggi l'ipotesi della FISH), come espressamente previsto dall'art 13, comma 1, L. n. 104/92, per l'integrazione scolastica, conferendo ad un Collegio di vigilanza i più ampi poteri di controllo sullo stato di attuazione dell'accordo, nonché poteri sostitutivi nei confronti di parti inadempienti, anche al fine di garantire maggiore cogenza agli impegni assunti con la recente stipula del Protocollo d'intesa a livello provinciale.

  • 8. garantire il diritto all'accesso a beni e servizi, al trasporto pubblico, alle infrastrutture, ai mezzi di comunicazione e informazione.

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO dando concreta attuazione alle attività previste nel "Protocollo d'intesa per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all'accessibilità" e condizionando il finanziamento pubblico di ogni attività ed iniziativa alla accertata fruibilità dei luoghi e degli spazi da parte di tutti.

  • 9. garantire, oltre che la realizzazione, la qualità degli interventi prevedendo il ricorso al metodo dell'audit civico, basato sull'analisi critica e sistematica delle azioni svolte e sulla definizione condivisa di indicatori e di modalità di raccolta dei dati.

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO di pianificare con la FISH e la FAND un calendario per l'avvio delle attività di audit civico, sia nella fase di progettazione che di collaudo, in riferimento ai piani di settore o attuativi, e prevedendo di inserire gli esiti del collaudo civico tra gli elementi di valutazione dell'operato dei dirigenti, a partire da tutti gli interventi previsti nel Piano Urbanistico Territoriale (PUT), inclusi quelli già posti in essere nel 2009.

  • 10. tutelare i diritti delle persone con disabilità prevedendo, accanto a fondamentali azioni preventive di sensibilizzazione, anche specifiche azioni sanzionatorie, quale necessario deterrente in grado di garantire immediata efficacia rispetto all'obiettivo fissato.

IN PARTICOLARE MI ASSUMO L'IMPEGNO di attivare un servizio di rimozione immediata di autovetture in sosta abusiva nei parcheggi riservati alle persone con disabilità o che di fatto limitano il diritto alla mobilità personale di altri cittadini.


Normativa di riferimento

Sulla Convenzione e i diritti delle persone con disabilità

Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità (leggi il file in PDF)

Legge n. 18 del 3 marzo 2009, «Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità» (leggi il file in PDF).

Delibera della Giunta Comunale n. 593 del 04 dicembre 2008, «Adesione alla Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità - Atto di indirizzo - Proposta al Consiglio Comunale».

Leggi nazionali in materia di assistenza e disabilità

Legge n. 104 del 5 febbraio 1992, «Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate» (collegamento a sito esterno).

Legge n. 328 dell'8 novembre 2000, «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali» (collegamento a sito esterno).

Agenda 22

Regole standard per il raggiungimento delle pari opportunità per le persone con disabilità (collegamento a sito esterno).

Protocollo d'intesa per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all'accessibilità (leggi il file in PDF).

Delibera della Giunta Comunale n. 93 del 2006, «Adesione ad "Agenda 22". Costituzione del Gruppo di Lavoro Interistituzionale».

Integrazione scolastica

Accordo di programma (leggi l'ipotesi della FISH) collegamento a sito esterno.

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