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Il "Decreto Balduzzi" è legge

Pubblicato il 16/11/2012 - Letto 4176 volte
La settimana scorsa è stato convertito in legge il cosiddetto "Decreto Balduzzi". Con Legge n. 189 dell'8 novembre 2012, il Parlamento ha modificato e approvato il Decreto del Ministro della Salute. Di rilevanza per le persone con disabilità e le loro famiglie rimane l'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza e - novità introdotta con la modifica parlamentare - l'aggiornamento del Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili, rimasto al 1999.

Dopo un dibattito parlamentare durato più di due mesi, l'8 novembre scorso, il cosiddetto "Decreto Balduzzi" (così definito perché proposto dal Ministro della Salute Renato Balduzzi), è entrato definitivamente nel nostro ordinamento.

Con la Legge n. 189 dell'8 novembre 2012, «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute», il Parlamento ha modificato ed integrato il Decreto al fine della sua approvazione (vai al testo della Legge - collegamento a sito esterno).

Per quanto riguarda i temi che interessano più specificatamente le persone con disabilità e le loro famiglie, è necessario ricordare che, rispetto alla prima stesura del Decreto che fu approvato dal Consiglio dei Ministri il 31 agosto scorso (di cui si può leggere qui un nostro approfondimento), la parte relativa al programma nazionale per la non autosufficienza (prevista dall'articolo 6 del testo) è stata completamente stralciata, rimandando ad altra e più appropriata sede legislativa - così è stato detto - una puntale stesura.

Pertanto i lavori parlamentari si sono interessati - per ciò che ci interessa - solo sull'articolo 5.

Il testo dell'articolo 5 è strutturato in tre parti (coincidenti con i tre commi di cui è composto):

  • il primo comma è rimasto sostanzialmente inalterato: si prevede che, entro il 31 dicembre 2012, un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), su proposta del Ministro della Salute (di concerto con il Ministro dell'Economia e d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, nonché con le Commissioni parlamentari competenti - unica parte aggiunta), dovrà provvedere all'aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con prioritario riferimento alla riformulazione degli elenchi delle malattie croniche e delle malattie rare, al fine di assicurare il bisogno di salute, l'equità nell'accesso all'assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze;
  • il secondo comma riguarda l'aggiornamento dei LEA relativamente alle prestazioni di prevenzione cura e riabilitazione delle persone affette da dipendenza da gioco d'azzardo patologico (di questo tema, però, non ci occuperemo);
  • il terzo comma (per la verità il comma 2-bis) è stato aggiunto durante l'esame parlamentare e prevede che il Ministro della Salute proceda, entro il 31 maggio 2013, all'aggiornamento del Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili (previsto dal Regolamento di cui al Decreto del Ministro della Sanità n. 332 del 27 agosto 1999).

La novità introdotta con il comma 2-bis è molto importante, anche se quello di rinnovare il Nomenclatore Tariffario delle Protesi e degli Ausili è un proposito che, per troppo tempo, è passato di bocca in bocca nei precedenti Governi di destra e di sinistra rimanendo, però, disatteso. Resta il fatto che il Nomenclatore è vecchio di un secolo e di un conio: infatti è stato emanato nel 1999 (il secolo scorso) quando ancora le tariffe erano in Lire (precedente conio).

Questa arretratezza comporta due problemi:

  • l'inadeguatezza delle tipologie di dispositivi "mutuabili" (cioè che vengono erogati gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale), soprattutto per quanto riguarda ausili con nuove e sofisticate tecnologie: in questo campo, data la velocità del cambiamento e dell'innovazione, parlare di "secolo scorso" non è una battuta di spirito; non prevedere la riconducibilità di certi dispositivi altamente tecnologici per la comunicazione o per la domotica, che negli anni Novanta ancora non c'erano o non avevano raggiunto le attuali performance, significa ledere, oggi, il diritto alla comunicazione e alla mobilità di molte persone con disabilità, privandole di (o costringendole a pagare di tasca propria) «facilitatori» che potrebbero migliorarne nettamente la qualità della vita;
  • l'inadeguatezza delle cifre rimborsabili da parte del Servizio Sanitario Nazionale, che coprono una parte sempre più irrilevante del costo di ausili, che, al contrario, tende a lievitare sempre di più.

È chiaro che, su questo tema, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) sarà in prima linea sia per sollecitare il Ministro della Salute (attuale e futuro) ad emanare il Decreto entro la data prevista, sia per proporre argomentazioni appropriate in materia, data l'esperienza che vanta da tempo in questo campo.

Per concludere, come da previsione, anche la "tassa sulle bollicine" (la tassa sulle bevande analcoliche zuccherate e gassate che serviva a finanziare l'adeguamento dei LEA, inizialmente prevista dall'articolo 11 del testo del Decreto Legge) è saltata durante l'esame parlamentare; e, con essa, anche tutte le polemiche e l'interesse dei mass media per questa norma!

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