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Focus

L'inclusione lavorativa delle persone con disabilità: scenari sconfortanti

Guardando la situazione dell'inclusione lavorativa delle persone con disabilità, lo scenario è sconfortante: a Terni, oltre alla grave situazione di più di 500 lavoratori e lavoratrici della Thyssen Krupp, mancano all'appello oltre 140 posti di lavoro per le persone con disabilità. L'intenzione da parte del Governo di azzerare il Fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità, poi, ostacola anche chi vorrebbe o potrebbe assumere. Infine, la Relazione al Parlamento sullo stato dell'inclusione lavorativa confronta il numero di iscritti alle liste di collocamento con l'esiguo numero di posti occupati e fa il punto sulle potenziali assunzioni che non vengono fatte a causa dell'assenza di controlli.
Pubblicato il 7/11/2014 - letto 3148 volte - 0 file allegati


Inclusione socio-lavorativa: alcune esperienze fuori regione

In questo focus, si riportano i risultati della sperimentazione del "Progetto ICF" di Italia Lavoro, che ha portato alle prime due assunzioni di persone con disabilità grazie all'uso della Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute (ICF). Il progetto ha visto la città di Ascoli Piceno come apripista per la sperimentazione, ma ha coinvolto ben 11 regioni e ha previsto la formazione di circa 300 operatori, del settore pubblico e di quello privato, sull'utilizzo dell'ICF per l'inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro. Inoltre, si riporta, in breve, quanto emerso dal Convegno "Disabilità e lavoro. Tra crisi e opportunità" organizzato da LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) e Gruppo Intesa Associazioni Disabili della Provincia di Lodi.
Pubblicato il 28/02/2014 - letto 3037 volte - 0 file allegati


Inclusione socio-lavorativa: novità per i giovani con disabilità

Questo focus prende in esame il tema dell'inclusione socio-lavorativa in Umbria a seguito delle dichiarazioni della Vice Presidente della Giunta regionale Carla Casciari che ha illustrato il progetto sperimentale per favorire l'inclusione socio-lavorativa dei giovani con disabilità nella nostra Regione. Vedremo anche, però, che nonostante la Regione abbia stanziato i fondi per la promozione dell'inclusione socio-lavorativa dei giovani con disabilità, paradossalmente il Centro per l'Impiego di Terni è stato costretto a chiudere ben due sportelli e uno di questi è proprio quello dedicato alle persone con disabilità.
Pubblicato il 13/02/2014 - letto 3174 volte - 0 file allegati


La questione della pensione anticipata e dei permessi lavorativi

Come anticipato la settimana scorsa da un comunicato della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha bocciato un emendamento (proposto dalla Commissione Affari Sociali) che cercava di rimediare ad una disposizione della «riforma Fornero» che discrimina i lavoratori che assistono persone con disabilità e/o gli stessi lavoratori con disabilità: la disposizione, infatti, non annovera, tra i congedi ammessi a formare anzianità contributiva per la «pensione anticipata», anche quelli derivanti dai permessi e congedi lavorativi previsti dalla Legge n. 104/1992. Vediamo più nel dettaglio la questione.
Pubblicato il 8/11/2013 - letto 3443 volte - 0 file allegati


Decreto lavoro e «accomodamento ragionevole»: opportunità e dubbi

La recente Legge n. 99/2013 introduce l'«accomodamento ragionevole» (Convenzione dell'ONU) come criterio che il datore di lavoro deve avere per ridurre le cause di discriminazione del proprio lavoratore con disabilità. Questa novità è certamente importante, ma, se certamente apre spiragli di nuove opportunità per i lavoratori con disabilità, lascia aperti ancora molti dubbi. Sulla base di quanto recentemente scritto da Mario Conclave e Maria Cristina Cimaglia di Italia Lavoro su Superando.it, riportiamo una sintesi dei punti di forza e delle criticità dell'introduzione del criterio dell'accomodamento ragionevole nel diritto del lavoro italiano.
Pubblicato il 27/09/2013 - letto 5689 volte - 0 file allegati


Corte costituzionale: congedi fino a due anni anche ai parenti entro il terzo grado

È stato abbattuto uno forte limite della normativa sui congedi retribuiti fino a due anni per l'assistenza alle persone con disabilità: con la Sentenza n. 203 del 18 luglio 2013, la Corte Costituzionale ha accolto il ricorso per incostituzionalità della normativa relativa ai congedi retribuiti fino a due anni nella parte in cui escludeva, tra i beneficiari, i parenti e gli affini entro il terzo grado della persona con disabilità. Finalmente, anche per quest'ultimi sarà possibile prendere i congedi retribuiti per assistere un proprio familiare, purché gli altri parenti previsti dalla normativa (coniuge, genitori, figli, fratelli e sorelle) siano deceduti, mancanti o in condizioni di salute tali da non poter svolgere assistenza.
Pubblicato il 23/08/2013 - letto 3891 volte - 0 file allegati


Permessi e congedi: il punto ai sensi del nuovo schema di decreto

Proponiamo un'analisi strutturata dello schema di Decreto legislativo - approvato lo scorso 9 giugno - che ha riformato la materia dei permessi lavorativi e dei congedi per l'assistenza per i familiari con disabilità. La materia - prevalentemente frutto delle disposizioni della Legge n. 104/1992 - è stata più volte modificata dai governi negli ultimi dieci anni. L'ultimo intervento legislativo è stato quello della Legge n. 183/2010 - nota ai più per aver ristretto la platea dei parenti e degli affini per i quali è possibile richiedere i permessi lavorativi - che ha delegato il Governo alla realizzazione di un Decreto legislativo che fungesse da sintesi operativa e normativa. Il Governo, quindi, ha approvato uno schema di Decreto legislativo ed è di questo che parliamo in queste pagine. Per ogni articolo proposto, verrà indicata una sintesi delle principali critiche mosse dalla FISH.
Pubblicato il 21/06/2011 - letto 3637 volte - 0 file allegati


Varrà più la pena lavorare, dopo il calcolo dell'ISEE?

In questo focus verrà presentata una problematica che, purtroppo, coinvolge quelle persone con disabilità che, pur avendo bisogno di assistenza personale, svolgono attività lavorativa. Se per non pesare alla collettività decidono di intraprendere un'attività lavorativa, a causa dell'applicazione dell'ISEE rischiano di pensare su se stesse e sulla propria famiglia, vedendosi ridurre la possibilità di guadagno. Verrebbe da chiedersi: vale la pena lavorare in queste condizioni?
Pubblicato il 13/04/2011 - letto 3862 volte - 0 file allegati


Legge n. 68/1999 e collocamento mirato: uno sguardo alla situazione in Umbria

La FISH ONLUS sta svolgendo, nell'ambito del progetto "Le parole dei diritti", un'attività di ricerca sullo stato di attuazione della Legge n. 68/1999. La ricerca ha lo scopo di individuare, in otto regioni, quelli che "dovrebbero" essere i livelli minimi garantiti dai servizi di inserimento lavorativo per rendere esigibile il diritto al lavoro. La ricerca avrà come momento culminante la realizzazione di focus group nelle regioni coinvolte (e quindi anche qui in Umbria) che vedrà il coinvolgimento di leader associativi ed esperti del settore competenti in materia. In attesa dei focus group di restituzione, pubblichiamo l'esito delle domande poste dalla FISH Umbria ai Centro per l'Impiego di Terni e Perugia.
Pubblicato il 6/04/2011 - letto 6284 volte - 0 file allegati


Lavoro: il Collegato Lavoro modifica i permessi lavorativi previsti dalla Legge n. 104/1992

Approvato dalla Camera lo scorso 19 ottobre, il Collegato Lavoro, tra le moltissime disposizioni in materia di lavoro, modifica parte dell'art.33 della Legge n. 104/1992 relativo ai permessi lavorativi di dipendenti, pubblici e privati, che assistono familiari con disabilità grave o gravissima.
Pubblicato il 5/11/2010 - letto 3948 volte - 0 file allegati



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