In data 04/10/07 ho subito un intervento chirurgico per asportazione di neoformazione parzialmente esofitica in corrispondenza della regione inguinale di sinistra. Dall'esame istologico risultò la diagnosi di Dermatofibrosarcoma protuberans. In data 27/10/07 sono stato sottoposto in anestesia generale ad un nuovo intervento chirurgico di ampia radicalizzazione, con escissione in blocco, oltre 2 cm dalla precedente cicatrice di tutto il tessuto fino alla fascia del muscolo obliquo esterno e lungo il funicolo spermatico. Per la presenza di numerosi noduli satelliti, la dissezione fu estesa fino alla vena femorale oltre la radice della coscia. Valutato in seguito dall'Unità di Chirurgia dei Sarcomi e Melanomi dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano dove mi è stato prescritto un follow-up oncologico fino al decimo anno. Allo stato attuale presento cicatrice retraente in corrispondenza della regione inguinale di sinistra, con limitazione funzionale dell'articolazione dell'anca, disestesie urenti della regione del triangolo di Scarpa e segni clinici di stasi linfatica. Dichiarato invalido al 100% dalla Commissione Medica della ASL (due anni rivedibile). Alla luce di quanto sopra; della mia difficoltà a deambulare e ad una leggera claudicanza, etc. etc., posso richiedere la pensione ordinaria di invalidità? Grazie per una Vs. eventuale risposta. PS Ho 30 anni di attività lavorativa.
Canio, 37 anni
Risposta
Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, dal momento che nella Sua e-mail non ci riferisce se la Sua condizione di salute incida sulla Sua attività lavorativa e se Lei ha già effettuato una valutazione delle capacità lavorative, non possiamo dirLe se Le spetti o meno la pensione ordinaria di inabilità.
Possiamo, invece, suggerirLe di richiedere una visita di accertamento presso il Suo Ente previdenziale per valutare le Sue attuali capacità lavorative. La Commissione Medico Legale dell'Ente previdenziale valuterà se la Sua sia una inabilità al lavoro totale o parziale: nel primo caso, Lei non potrà più svolgere alcuna attività lavorativa e Le verrà erogata la pensione ordinaria di inabilità; nel secondo caso, potrà ridurre l'orario di lavoro o cambiare mansioni e Le verrà erogato l'assegno ordinario di invalidità.
Per ogni altra informazione, può contattarci telefonicamente al numero 0744 27.46.59.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Margherita Di Giorgio e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)