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Le detrazioni IRPEF per il coniuge a carico

Aggiornato il 5/08/2019 - Letto 1373 volte

Descrizione

I cittadini contribuenti che hanno il coniuge a proprio carico possono godere di un beneficio fiscale al momento della dichiarazione annuale dei redditi. (per approfondimenti, si legga anche delle agevolazioni per i figli a carico e per i familiari a carico).


Requisiti

I benefici fiscali sono rivolti al coniuge non legalmente ed effettivamente separato.

Per essere considerato fiscalmente a carico, il coniuge:

  • non deve possedere un reddito proprio superiore ad Euro 2.840,51 al lordo degli oneri deducibili;
  • deve essere conviventi o deve ricevere dal beneficiario un assegno alimentare non risultante da provvedimenti dell'autorità giudiziaria.


Le detrazioni

Gli importi delle detrazioni previste diminuiscono in progressione all'aumentare del reddito complessivo del contribuente. Le detrazioni non sono previste quando tale reddito è pari o superiore a Euro 80.000.

Per il coniuge a carico la detrazione massima prevista è di 800 Euro. L'ammontare effettivamente spettante varia, però, in funzione del reddito e con una specifica formula di calcolo.

Attenzione: non sono previste maggiorazioni nel caso in cui il coniuge sia una persona con disabilità.


Dove rivolgersi

Per poter beneficiare delle detrazioni per i familiari a carico, il contribuente (lavoratore dipendente, collaboratore o pensionato) ha l'obbligo di presentare annualmente un'apposita richiesta al sostituto d'imposta (datore di lavoro, committente o ente pensionistico) in cui deve dichiarare di averne diritto, indicando il codice fiscale delle persone per le quali si richiedono tali detrazioni.

La dichiarazione va presentata ogni anno, anche quando non sono intervenute variazioni.

Per avere diritto alla detrazione, viene considerato il reddito complessivo del contribuente. Dal calcolo del reddito sono esclusi: le pensioni, le indennità e gli assegni erogati a seguito del riconoscimento di invalidità civile, sordomutismo e cecità. Nel calcolo, invece, viene conteggiata anche l'eventuale rendita dell'abitazione principale.

Per la modalità di calcolo del reddito complessivo, si consiglia di contattare il proprio commercialista, in un CAAF (Centro Autorizzato Assistenza Fiscale) o richiedere informazioni all'Agenzia dell'Entrate (è possibile scaricare materiale illustrativo anche dal sito web):


Documentazione da presentare

La documentazione da presentare è quella richiesta dal commercialista, dal Patronato o dall'Agenzia dell'Entrate per il calcolo del reddito complessivo.

Fonti normative

Legge n.205 del 27 dicembre 2017 «Legge di Bilancio del 2018» (collegamento a sito esterno)

Legge n. 228 del 29 dicembre 2012, «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013)» (collegamento a sito esterno).

Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 31 gennaio 2008, «Modalità di attribuzione della detrazione di cui all'articolo 12, comma 1-bis, del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, eccedente l'imposta netta» (collegamento a sito esterno).

Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (legge finanziaria 2008), «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (collegamento a sito esterno).

Decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 22 dicembre 1986 (articolo 12, comma 1, lettera c), «Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi» (e successive modificazioni) (collegamento a sito esterno).


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