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La fila alle poste e il diritto di precedenza delle persone con disabilità

Il giorno 10 settembre sono andato alla posta di Roma 82 (Casalbertone) accompagnato da mio cugino, dovevo spedire un pacco (LIBRO) abbiamo aspettato due signore, poi siamo passati avanti (perché so che il cieco al 100% è semplicemente invalido), la signorina gentilmente mi ha fatto spedire il pacco ma mi ha detto che io non potevo passare avanti alle persone se non avevo il certificato dell'ASL. Le ho presentato il libretto blu (unione ciechi) ma non sarebbe stato sufficiente. Mia madre il giorno dopo è andata per sapere di più. La risposta "Suo figlio non può passare avanti se non ha il certificato dell'ASL" (prima volta che ho sentito questa frase). Mia madre le ha detto che se era così dovevano mettere un avviso o al muro della posta o fuori alla posta, la direttrice senza continuare a darle spiegazioni, si è rifugiata dentro l'ufficio dicendo sempre che questo discorso (quello che ha detto lei) è valido. Mia madre ha risposto che la prossima volta farà lo stesso, finché non metteranno l'avviso in modo che un non cieco possa leggerlo, e da qui comportarsi adeguatamente. È giusto quello che ha detto la signora direttrice o no? Vorrei una risposta da voi. Vi ringrazio anticipatamente.
Pubblicato il 22/09/2009 - letto 8383 volte - 0 file allegati



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