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Le risposte del Ministro Ferrero

Pubblicato il 30/08/2007 - Letto 2709 volte
La FISH Umbria ONLUS (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), Sezione Terni, ha accolto l'invito da parte del Partito della Rifondazione Comunista, Federazione di Terni, di porre delle domande al Ministro Ferrero in occasione della sua presenza il 30 Agosto 2007 alla Festa di Liberazione presso il Bosco di Collerolletta (Terni).

Le domande che la FISH ha posto al Ministro Ferrero riguardano alcune questioni relative alla piena inclusione delle persone con disabilità e prendono spunto dalle parole pronunciate dal Ministro stesso (New York, 13 dicembre 2006): "la Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità dell'ONU è uno strumento giuridico che riconosce alle persone con disabilità il diritto di vivere alla pari con gli altri cittadini e che assicura loro il pieno godimento di tutti i diritti, senza alcune distinzioni".


Quando verrà ratificata la Convenzione Internazionale dal Governo Italiano?
Il Ministro ha risposto affermando che la ratifica presuppone un atto congiunto con il Ministero degli Esteri. Dal momento che sia lui, sia il Ministro D'Alema hanno già firmato l'impegno dell'Italia a New York, i tempi sono dettati solo dalla pubblicazione ufficiale del testo in Italiano (ricordiamo che la traduzione attualmente in circolazione, sebbene piuttosto fedele al testo originale, non è ufficiale).


Nella Convenzione viene rafforzato il principio secondo il quale qualunque intervento, indirizzato ad una persona con disabilità, debba prevedere l'elaborazione di un Progetto Individuale in grado di ricomprendere l'individuo nella sua globalità. A livello nazionale questo diritto è già tutelato dall'articolo 14 della Legge 328/2000. Tuttavia, a distanza ormai di sette anni dall'entrata in vigore della Legge, l'elaborazione del Progetto Individuale è gravemente disattesa nel nostro territorio e, in generale, in tutta Italia. Lo stesso concetto di Progetto Individuale è ridotto, troppo spesso, ad una questione meramente sanitaria.
Quali sono le azioni concrete che il Governo intende avviare per l'effettiva applicazione del Progetto Individuale?
Ossia come intende coinvolgere le Amministrazioni Locali da un punto di vista politico ed economico? E, inoltre, sono stati previsti dei finanziamenti specifici affinché non si interrompa il percorsa avviato, soprattutto riguardo alle fase del
‘Durante Noi' e ‘Dopo di Noi'
Relativamente all'attuazione della Legge 328/2000, il Ministro ha risposto affermando che la modifica del Titolo V della Costituzione ha prodotto un «federalismo imperfetto» per cui l'effettiva applicazione dei princìpi e delle disposizioni previsti dalla Legge 328/2000 è di competenza delle regioni e dei comuni con grande disomogeneità tra regione e regione (o all'interno della stessa regione). Il Ministro, a tal proposito, ha auspicato l'approvazione dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociale (i cosiddetti LIVEAS) per la non autosufficienza, con la conseguente predisposizione delle relative risorse. Ferrero ha concluso affermando che per i problemi complessivi delle persone con disabilità, in Italia, occorrerebbero 22 miliardi di Euro in più per poter raggiungere la spesa media in Europa.

Oltre alle domande della FISH Umbria ONLUS sono state formulate altre domande in merito alla tematica della disabilità.
Un rappresentante locale dell'ENS (Ente Nazionale Sordomuti) ha chiesto al Ministro quando il Governo completerà  l'iter di riconoscimento ufficiale della lingua dei segni (LIS) con lo stesso status di minoranza linguistica. Ferrero ha precisato che le associazioni delle persone con disabilità su questo punto hanno pareri discordi. In particolare ha ricordato il parere negativo della FISH Nazionale che propone un intervento volto ad un avvio precoce dello sviluppo del linguaggio verbale (così come proposto dai c.d. «sordi segnanti»). Ferrero, tuttavia, porrà il problema al Consiglio dei Ministri nelle prossime settimane.
Un'altra domanda ha riguardato il Disegno di Legge proposto da l'On. Katia Belillo riguardo al prepensionamento dei genitori di figli con grave disabilità. Il Ministro ha precisato che questo DdL non è stato inserito nel Protocollo d'Intesa firmato dal Governo ed i sindacati (precisando, tra l'altro, la propria contrarietà al Protocollo medesimo). L'ultima domanda su questo tema poneva il problema delle persone che hanno un riconoscimento dell'invalidità civile inferiore al 74%, che quindi non percepiscono alcuna forma di beneficio economico, ma che, per motivi di salute, non possono lavorare. A questa domanda Ferrero ha risposto che è intenzione del Governo rivedere le norme che regolano l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità e rendere più vincolante per le imprese la loro assunzione; in questo senso, ha concluso, avrà un ruolo non secondario la ratifica della Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità.

 

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