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Il Centro per l'Autonomia Umbro non deve chiudere! Invia l'e-mail a Renzi

Pubblicato il 8/10/2016 - Letto 2151 volte
Il Centro per l'Autonomia Umbro da più di tredici anni rappresenta un vero e proprio laboratorio di innovazione culturale in tema di diritti e politiche sulla disabilità, di progetti e servizi in materia di Vita Indipendente. Purtroppo, se non arriveranno nuovi e adeguati finanziamenti, a dicembre chiuderà. Dal CpA Umbro stesso arriva la richiesta a quante più persone possibili di inviare una lettera/appello direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi per scongiurare l'imminente chiusura.

Dopo tredici anni di innovazione culturale in tema di diritti e politiche sulla disabilità, progetti e servizi in materia di Vita Indipendente, il Centro per l'Autonomia Umbro (CpA Umbro) - servizio dell'Associazione Vita Indipendente Umbria ONLUS e sede, tra l'altro, della FISH Umbria ONLUS (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - rischia seriamente di chiudere i battenti a fine anno per mancanza di adeguati finanziamenti; e questo, paradossalmente, proprio quando il Comune di Terni ha quasi completato, dopo tanti anni di attesa, la realizzazione della nuova e più efficiente struttura progettata per ospitarlo.

Infatti, spiega il responsabile del CpA Umbro Andrea Tonucci, «i soggetti in capo ai quali ricade una precisa responsabilità istituzionale in materia, a partire dalla Regione, tardano ancora a dare risposte concrete, essenziali per garantire la sostenibilità presente e futura del Centro».

Al fine di scongiurare questa sempre più concreta eventualità, il CpA Umbro stava pensando già da tempo di lanciare un appello pubblico in modo da permettere a ciascuna persona interessata di esprimere la propria voce per salvare il CpA Umbro.

L'idea di inviare l'appello direttamente al Presidente del Consiglio dei Ministri, invece, è stata quasi casuale, a seguito di un fortuito incontro: «Il 17 settembre scorso a Firenze - ricorda infatti Tonucci - in occasione della quinta Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità, Matteo Renzi, in risposta alla mia denuncia di imminente chiusura del Centro per l'Autonomia Umbro, mi ha sollecitato ad inviargli una e-mail per spiegargli il problema dei ritardi dell'Umbria in materia di Vita Indipendente».

Ma anziché inviare una sola e-mail, Tonucci invita tutte le persone interessate ad "invadere" la casella di posta elettronica di Renzi (matteo@governo.it) con un messaggio forte per non fare chiudere il CpA Umbro.

Il testo dell'e-mail che il CpA Umbro chiede a più persone possibile di inviare al Presidente del Consiglio (è possibile scaricare qui il testo completo [testo in PDF]) è modificabile in relazione alle caratteristiche della persona scrivente. L'obiettivo è che ciascuna persona (con disabilità, o parente, amica di persona con disabilità) denunci quanto segue:

«Ancora oggi, in Umbria, malgrado le non irrilevanti risorse dedicate al sistema di Welfare, i servizi non sono pensati per supportarmi (supportare il/la parente, amico/a, ecc.) nella realizzazione del mio (suo) Progetto di Vita e io (lui/lei) non posso (può) scegliere liberamente da chi, quando e come farmi (farsi) assistere. Il mio (suo) diritto alla Vita Indipendente viene quotidianamente compromesso dall'indisponibilità di soluzioni assistive che non siano semplicemente riparatorie - costose ma non efficaci - e decise da altri che, per quanto autorevoli portatori d'interesse, si ostinano a vedermi (vederlo/la) come paziente o utente, e comunque non possono essere espressione dei valori, delle priorità e delle aspettative di coloro che, come me (lui/lei), sono fondamentalmente titolari di diritti. Per avere un segnale concreto e immediato che mi consenta di continuare a credere che un cambiamento nella direzione giusta sia possibile, Le chiedo di intervenire per evitare che alla fine di questo anno venga fatto chiudere il Centro per l'Autonomia Umbro».

«So - conclude Tonucci - che in ogni Regione, sia a livello associativo che personale, siamo in molti a vivere una condizione di crescente incertezza, ma siamo certi che nessuno vorrà far mancare il proprio contributo per rendere quanto più incisivo un appello che può realmente rappresentare l'ultima spiaggia per il Centro per l'Autonomia Umbro e per tutto quello che rappresenta».

Importante: il testo dell'e-mail deve essere modificato e personalizzato in base alle specifiche caratteristiche della persona scrivente e al taglio - formale o informale - che si vuole adottare per scrivere a Renzi. Per ricevere ulteriori informazioni e approfondimenti su come modificare e inviare l'e-mail è possibile scrivere a: info@cpaonline.it.

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