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Comunicato stampa

Terni, 25 settembre 2014

Il Direttore Generale della USL Umbria n. 2 Sandro Fratini e l'Assessora ai servizi sociali del Comune di Terni Francesca Malafoglia hanno incontrato le Associazioni aderenti alle tre Federazioni regionali maggiormente rappresentative dei diritti delle persone con disabilità - FISH Umbria ONLUS (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), FAND Umbria ONLUS (Federazione tra le Associazioni Nazionali di Disabili) e FADA (Federazione Associazioni Diversamente Abili).

La prima questione affrontata è stata quella legata alla necessità di attivare un confronto continuativo e strutturato tra gli Enti su cui ricadono precise competenze e responsabilità in materia di presa in carico delle persone con disabilità e le Federazioni di Associazioni che rappresentano e tutelano coloro che, oltre che essere fruitori dei servizi stessi, sono anche titolari di diritti.

Tutti i partecipanti hanno condiviso la necessità di innovare il sistema di welfare territoriale per superare le criticità che attualmente rappresentano un ostacolo alla capacità di conciliare l'appropriatezza di interventi e servizi (anche in termini di rispondenza ai princìpi della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità) con la sostenibilità del sistema.

Per raggiungere suddetto obiettivo, oltre alla partecipazione delle Associazione nella valutazione dei servizi e degli interventi, è stata condivisa la necessità di ricorrere all'impiego del modello di presa in carico globale fondato sul Progetto Individuale (così come previsto dalla Legge n. 328/2000). La riunione è stata anche l'occasione per affrontare questioni che, negli ultimi tempi, hanno animato il confronto tra Istituzioni, Associazioni e Cooperative sociali e che sono al centro del dibattito della nostra città.

In particolare, tra le questioni affrontate, quella cui è stata riservata maggiore attenzione è quella relativa all'apertura del Centro denominato "La Farfalla". Si è discusso, inoltre, del bando per le attività natatorie e la realizzazione del Dipartimento di Salute Mentale.


La Farfalla

Per quanto riguarda il Centro "La Farfalla", dopo una breve ricognizione delle varie vicende che hanno coinvolto la struttura dal 2002 ad oggi, il Direttore Generale Fratini ha illustrato l'atto in cui si definisce la sperimentazione che verrà effettuata presso "La Farfalla".

Il documento ripercorre l'iter, partendo dall'atto emanato dal Comune di Terni (n. 3101/2012) in riferimento alla presenza del numero di posti letto per i quali la struttura - individuata come "Dopo di Noi" - era stata inizialmente autorizzata (6 posti letto + 2, a fronte dei 12 disponibili). Riporta anche l'atto (Determina dirigenziale n. 593/2014) con il quale viene autorizzata, presso la medesima struttura, anche una "Comunità Alloggio", a seguito delle necessità di rispondere agli elevati bisogni assistenziali delle persone con disabilità che richiedono interventi con una maggiore componente sanitaria.

Dal momento che l'esigenza espressa dal territorio - su indicazione delle Associazioni - richiede che i requisiti organizzativi delle strutture superino quanto previsto dalla normativa regionale (cui si richiamano le varie Determine e Delibere comunali), Fratini e Malafoglia hanno illustrato i contenuti di una sperimentazione - gestita nella medesima struttura progettata e realizzata dall'ATI vincitrice della gara d'appalto per la gestione dei servizi socio-sanitari - avviata per offrire una modalità assistenziale aggiuntiva a quelle già presenti (e previste dalla normativa regionale), integrata da risorse aggiuntive rispetto a quelle previste dalle disposizioni regionali.

La sperimentazione consente, quindi, di poter elaborare i progetti individuali delle persone con disabilità secondo la prospettiva del progetto di vita e prevede di utilizzare fino al 50% dei posti letto disponibili per le persone con disabilità il cui bisogno assistenziale è particolarmente elevato a causa di condizioni di salute non stabilizzate e per le quali si stima un incremento di circa il 40% delle risorse previste dalla normativa regionale (in particolare dalla Delibera di Giunta Regionale n. 21/2005).

Le Associazioni hanno concordato con il Direttore e con l'Assessora la possibilità di monitorare, in un percorso congiunto con il Comune e la USL Umbria n. 2, l'iter di valutazione dell'attuazione e dell'impatto dei Progetti Individuali, ferma restando titolarità e competenza esclusiva dell'Azienda Sanitaria nella predisposizione dei Progetti Individuali per ciascuna persona ospite de "La Farfalla".


Piscina

Il Direttore Generale ha annunciato che è stato pubblicato l'Avviso di manifestazione d'interesse circa l'impianto di piscina ad uso natatorio finalizzato al recupero ed alla riabilitazione fisica di persone con disabilità, mediante la stipula di apposito contratto. Fratini ha dato lettura delle caratteristiche tecniche delle piscine previste nel bando, che scadrà il 9 ottobre 2014.

Le Associazioni hanno manifestato il loro pieno apprezzamento per i requisiti fissati, per l'accessibilità dell'impianto e per la fruibilità delle attività.


Dipartimento di Salute Mentale

Fratini, inoltre, ha affrontato il tema della realizzazione del Dipartimento di Salute Mentale. A seguito anche di quanto rappresentato dalle Associazioni in un precedente incontro in merito alla mancata presa in carico di persone con disabilità da parte del Centro di Salute Mentale di Terni, la proposta di Fratini è stata quella di realizzare un unico Dipartimento di Salute Mentale, che comprenderà i Distretti socio-sanitari dell'USL Umbria n. 2, cui potranno accedere tutte le persone che necessitano di un intervento di natura psichiatrica e psicologica, al di là di condizioni di salute legate a menomazioni che riguardano le funzioni e/o le strutture motorie o cognitive di altra natura.

Nel nuovo assetto individuato da Fratini, la Neuropsichiatria Infantile e dell'Età Evolutiva rimarrà di carattere territoriale, vista la sua necessità di porsi in stretto contatto sia con il Dipartimento di Salute Mentale, sia con i servizi distrettuali.


Dipartimento per le persone adulte con disabilità

Il Direttore ha manifestato la sua precisa intenzione di affrontare e superare l'attuale frammentazione del sistema degli interventi e delle prestazioni erogate alle persone con disabilità. Le Associazioni hanno espresso il loro vivo apprezzamento ed hanno auspicato una rapida attivazione di un corrispettivo Dipartimento per le persone adulte con disabilità (non necessitanti di servizi legati a prestazioni ed interventi psichiatrici).

La crescente carenza di risorse contribuisce a rendere evidente come la complessità delle risposte da garantire in una presa in carico globale di una persona adulta con disabilità (in termini riabilitativi, abilitativi, assistenziali, protesici, abitativi, lavorativi, ecc.) richieda un maggiore coordinamento funzionale dei servizi.

La costituzione di un Dipartimento per persone adulte, oltre che per consentire il raggiungimento di tale obiettivo, è da tempo sollecitata per garantire anche la necessaria coerenza e continuità con il lavoro effettuato dalla Neuropsichiatria Infantile e dell'Età Evolutiva.


Altre questioni affrontate

Durante la riunione, infine, le Associazioni hanno ribadito l'importanza di consolidare le sperimentazioni già avviate (come il progetto "Rete ICF «Scuola, territorio e servizi: la rete per l'inclusione»", promosso dalla rete di scuole del ternano, in collaborazione con la ex ASL n. 4, il Comune di Terni e la FISH Umbria ONLUS, e rientrante nella Convenzione 2014 tra Comune di Terni e USL Umbria n. 2), così come quella dell'impiego del profilo di funzionamento e di un fascicolo bio-psico-sociale elettronico nella presa in carico globale.

Inoltre, sempre in riferimento alla necessità di vedere finalmente tutelato e garantito il diritto alla realizzazione del Progetto Individuale per le persone con disabilità, è stata avanzata la proposta di sperimentare l'impiego della "matrice ecologica", strumento operativo innovativo di individuazione dei bisogni della persona in linea con i più avanzati paradigmi scientifici e culturali, e che, oltretutto, consentirebbe di raccogliere e analizzare dati utili ad orientare i decisori politici e istituzionali, per il miglioramento delle politiche di welfare e di sviluppo.

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