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Legge di Stabilità 2013: ecco le novità per le persone con disabilità

Pubblicato il 8/01/2013 - Letto 4200 volte
Dopo diversi "tira e molla", a fine anno, la Legge di Stabilità per il 2013 (la ex Legge finanziaria) è giunta alla sua approvazione definitiva. Rispetto alle tante ipotesi, minacce e rassicurazioni, ciò che, direttamente o indirettamente, interessa le persone con disabilità e le loro famiglie riguarda cinque aspetti: l'aumento dell'IVA; i "tagli" alla sanità; i finanziamenti ai "fondi sociali"; ulteriori accertamenti sulle invalidità; le detrazioni per i figli a carico. In questo focus approfondiremo ciascun punto.

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di Stabilità per il 2013 (ex Legge finanziaria), ossia la Legge n. 228 del 29 dicembre 2012. Fino alla sua pubblicazione, le dicerie, le ipotesi, le promesse e le "minacce" rispetto ai suoi contenuti sono state molte. Ora, finalmente, è possibile fare un po' di chiarezza e vedere quali sono le questioni che sono state effettivamente approvate e che riguardano, direttamente o indirettamente, le persone con disabilità e le loro famiglie.


Aliquote IVA

La prima questione riguarda l'IVA (Imposta sul Valore Aggiunto). La Legge di Stabilità, dopo le contestazioni relative all'aumento di un punto dell'IVA nell'aliquota del 10% (di cui abbiamo parlato in questo approfondimento), ha optato per il solo aumento dell'aliquota ordinaria, che dal 21% (come già aumentata nel 2012) è stata portata al 22%.

Altro punto riguarda l'innalzamento dell'IVA dal 4% al 10% sulle «prestazioni socio-sanitarie, educative, comprese quelle di assistenza domiciliare o ambulatoriale o in comunità e simili o ovunque rese, in favore degli anziani ed inabili adulti, di tossicodipendenti e malati di AIDS, degli handicappati psicofisici, dei minori, anche coinvolti in situazioni di disadattamento e di devianza, rese da cooperative e loro consorzi, sia direttamente che in esecuzione di contratti di appalto e di convenzioni in generale».

Secondo Carlo Giacobini (Direttore di Handylex.org), la stima delle "entrate" che il Legislatore ha previsto di ottenere con tale innalzamento dell'IVA (circa 500 milioni di Euro) è in realtà fittizia, visto che non tiene conto che l'aumento dell'IVA, provocando l'aumento dei costi per le prestazioni, porterà ad una riduzione delle stesse, dal momento che le famiglie e/o i Comuni avranno difficoltà a pagare di più la stessa quantità di prestazioni che avevano prima (che dovrebbe gravare su di loro per una quota, rispettivamente, del 30% e del 70%). Altra conseguenza ipotizzata è quella che riguarda una vera e propria elusione fiscale.


Spese sanitarie

Sul fronte dei "tagli" al servizio sanitario, il Fondo per la salute viene decurtato di ulteriori 600 milioni di Euro nel 2013 e di 1 miliardo di Euro nel 2014, cui seguiranno, a cascata, ulteriori tagli lineari da parte delle Regioni (di cui la sanità è la parte più ingente di spesa).

Inoltre, si innalzerà al 10% (oggi è del 5%) la riduzione degli oneri per gli appalti già in essere (cioè, verranno pagate di meno le stesse forniture di servizi o prestazioni o materiali).

Come anticipato dalla spending review, viene ridotto il limite di spesa per i dispositivi medici che passa dal 4,95% al 4,4% entro il 2014. Deroga anche per la riduzione del 5% sui listini dei farmaci.


Il finanziamento dei «fondi sociali»

I cosiddetti «fondi sociali» comprendono fondi nazionali finalizzati al finanziamento di politiche a favore delle seguenti tematiche: famiglia, immigrati, politiche sociali, servizio civile e non autosufficienza.

Rispetto al fondo per quest'ultima, tralasciando le vicende e le battaglie per il suo ripristino dopo l'azzeramento predisposto dal Governo Berlusconi nel 2011, ad un primo finanziamento di 200 milioni di Euro previsto inizialmente dalla Camera, si è arrivati ad un ulteriore stanziamento di altri 75 milioni di Euro, per arrivare, quindi, a 275 milioni di Euro (articolo 1, comma 151, Legge n. 228/2012). A tale cifra, teoricamente, si dovrebbero aggiungere altri 40 milioni di Euro derivanti dall'esito del Piano straordinario di verifica sugli accertamenti sanitari (vedi punto successivo).

Anche il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali è stato aumentato di 300 milioni di Euro, portando la dotazione per il 2013 a 344 milioni e 600 mila Euro, mentre per il 2014 rimane la dotazione di 40 milioni di Euro.


Controlli sugli accertamenti sanitari

La Legge di Stabilità prevede un Piano straordinario di verifica triennale (2013-2015) di 450 mila controlli totali (150 mila all'anno) sulla veridicità e correttezza degli accertamenti di invalidità civile, cecità e sordità. Durante la discussione in Senato, la disposizione è stata integrata con la precisazione che gli eventuali "ricavi" derivanti dal programma di verifica andranno ad incrementare il Fondo per la non autosufficienza «[…] sino alla concorrenza di 40 milioni di Euro annui […]» (vedi punto precedente).

Anche in questo caso, suggerisce Giacobini, la prospettiva del Legislatore pare un po' troppo ottimista: visti i contenzioni ancora in ballo per le verifiche straordinarie messe in atto dal 2009 tra il cittadino e l'INPS e visto il fatto che circa la metà delle cause sono state perse da quest'ultimo, non è assolutamente dato per certo che da questo ulteriore piano ne vengano ricavi fino alla concorrenza di 40 milioni annui.

Delle critiche sul nuovo Piano straordinario di verifica triennale abbiamo parlato più approfonditamente in questo approfondimento.


Detrazioni fiscali per i figli a carico

La Legge di Stabilità eleva le somme detraibili per i figli a carico: per ogni figlio viene riconosciuta una cifra pari a 950 Euro. La detrazione è aumentata a 1.220 Euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni. Per ogni figlio con disabilità, inoltre, le detrazioni sono ulteriormente aumentate di 400 Euro.

Anche in questo caso, afferma Giacobini, le cifre sono assolutamente teoriche, poiché la detrazione, infatti, è rapportata al reddito del contribuente e, quindi, diminuisce all'aumentare del reddito di quest'ultimo, ma diventa irrisoria o non utilizzabile se il reddito è troppo basso o nullo: nel caso dei redditi bassi, infatti, le detrazioni non possono essere sfruttate appieno; nel caso di coloro che sono privi di reddito (o non ne hanno uno sufficiente per essere sottoposto a tassazione), non possono godere della detrazione.

Per maggiori informazioni sulle detrazioni per i figli a carico, si consiglia di leggere questa scheda.

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