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Con il 100% di invalidità civile è vero che non posso lavorare?

Pubblicato il 30/09/2009 - Letto 75656 volte
Salve, avrei una domanda da fare. Io sono affetta da una patologia rara, ho dei tic sia al corpo sia facciali e da un po' di mi sono tempo mi sono spuntati anche i tic facciali, cioè il ripetere a volte delle parole, ci soffro da 7 anni, sono stata riconosciuta invalida civile 100% con totale e permanente inabilità lavorativa. Mi sono rivolta all'INPS e al patronato per sapere se potrei svolgere un lavoro par-time ma mi e stato detto che essendo inabile lavorativa non posso svolgere nessun tipo di impiego.La mia domanda e' questa: visto che mi hanno riconosciuta inabile lavorativa e non posso svolgere nessun impiego (o almeno cosi mi e stato detto), ho diritto a qualche altro beneficio economico oltre alla pensione che già prendo, perché mi sembra strano che una persona riconosciuta totalmente inabile al lavoro percepisca solo un contributo di 245 euro circa. Spero in una sua risposta perché qui non mi hanno saputo dire niente al riguardo, la ringrazio in anticipo. Cordiali saluti
valentina, 23 anni

Risposta

Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che il riconoscimento del 100% dell'invalidità civile non impedisce, di per sé, lo svolgimento di un'attività lavorativa. La definizione di «inabile al lavoro» - sicuramente fuorviante e piuttosto datata - si riferisce, in realtà, ad una valutazione della capacità lavorativa in senso astratto.

I criteri di misurazione dell'invalidità civile, infatti, risalgono al 1971 e si basano prevalentemente sulla riduzione della capacità lavorativa. Una percentuale di invalidità civile pari al 100%, pertanto, viene valutata come una inabilità totale al lavoro. Tuttavia, il diritto al lavoro da parte delle persone con disabilità è garantito dalla Legge n. 68/1999, la quale si integra con il riconoscimento dell'invalidità civile, garantendo alla persona l'iscrizione alle liste di collocamento mirato, previa visita collegiale da parte della Commissione Medica ASL.

Le prestazioni economiche previste dal riconoscimento dell'invalidità civile (dal 74% in poi) continuano ad essere erogate in quanto la capacità lavorativa è considerata, dalla norma, come attitudine lavorativa in senso generico ed astratto, considerando più che altro lo svantaggio nell'inserimento lavorativo che la disabilità può comportare.

Pertanto, il legislatore garantisce alla persona che potrebbe avere difficoltà per la propria sussistenza, rispettivamente, l'assegno mensile di assistenza (74%-99%) o la pensione di inabilità (100%). Poiché la capacità lavorativa specifica è variabile, il legislatore ha previsto dei limiti reddituali, superati i quali le prestazioni vengono sospese.

Quindi venendo al Suo caso, Le consigliamo, se non l'ha già fatto di procedere con l'accertamento per l'iscrizione alle categorie protette (vedi scheda nella sezione Approfondimenti), in modo tale da essere supportata nella ricerca di un lavoro consono al Suo stato di salute. Qualora dovesse trovare un lavoro e il Suo reddito non dovesse superare il limite (per il 2009) di euro 14.886,28, potrà, come detto sopra, continuare a percepire la pensione di inabilità come ha fatto fino ad oggi.


Approfondimenti

Scheda Contact Center: Richiesta di accertamento delle condizioni di disabilità ai fini del collocamento al lavoro (L. 68/1999).


Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Servizio di Contact Center del Centro per l'Autonomia Umbro

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