Buon giorno, sono a chiedervi se, in ambito di visita sanitaria per invalidità civile, la commissione può stabilire, sulla base di una percentuale del 100% e sulla base di limitazione temporanea alla mansione, espressa da parte del datore di lavoro, di inoltrare richiesta di inabilità totale al lavoro, contro il parere dell'invalido?
Claudia, 35 anni
Risposta
Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che l'accertamento delle capacità lavorative, ai fini del riconoscimento dell'inabilità al lavoro, può essere richiesto sia dal dipendente che dal datore di lavoro. Quest'ultimo, quindi, ha facoltà di chiedere che il dipendente venga sottoposto a visita da parte della competente Commissione Medica dell'Ente previdenziale.
La Commissione, sulla base di propri criteri di valutazione, riconoscerà una inabilità totale o parziale, nel primo caso la persona non potrà più svolgere alcuna attività lavorativa, nel secondo caso, insieme al datore di lavoro si valuterà la possibilità di utilizzare il dipendente in mansioni equivalenti a quelle della propria qualifica e compatibili con il suo stato di salute. Se non ci sono possibilità (accertate) di ri-collocazione in mansioni equivalenti, il datore di lavoro può proporre di al lavoratore anche mansioni di posizione funzionale inferiore purché sempre compatibili con il suo stato di salute.
Nel caso in cui il lavoratore non dia il proprio consenso alla nuova mansione di livello inferiore interviene la risoluzione del rapporto di lavoro che si configura come dispensa dal servizio per inabilità.
In ogni caso Le consigliamo di rivolgersi alla sede dell'Ente previdenziale della Sua provincia per chiedere maggiori chiarimenti rispetto alla Sua specifica situazione.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Servizio di Contact Center del Centro per l'Autonomia Umbro
