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Posso ottenere la pensione di reversibilità di mio padre se all'epoca del suo decesso non ero ancora invalida?

Pubblicato il 29/05/2009 - Letto 1087 volte
In seguito ad asportazione di cavernoma al cervello nel 2004, sono emiplegica con invalidità civile 100% dal 2006. Mio padre è deceduto nel 2001 quindi all'epoca non ero invalida, dopo essermi stata negata per questo motivo il diritto alla reversibilità della pensione vorrei gentilmente sapere se esiste un precedente per il quale in caso di invalidità causata da malformazione genetica io possa far valere tale diritto oppure se mi possano perlomeno spettare i contributi da lui versati nell'ambito lavorativo.
Rosalba, 35 anni

Risposta

Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, è necessario fare due precisazioni importanti:

  1. la legge stabilisce che il figlio con disabilità del lavoratore deceduto, per avere diritto alla pensione di reversibilità, deve possedere il requisito dell'«inabilità al lavoro» al momento del decesso del genitore;
  2. il requisito dell'«inabilità» è un concetto diverso da quello dell'«invalidità civile». Il concetto di «inabilità» viene così esposto dall'articolo 2 della Legge n. 222 del 12 giugno 1984: «si considera inabile [... colui] il quale, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, si trovi nell'assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa». Questo significa che il riconoscimento di «inabilità al lavoro» deve essere effettuato dalla Commissione Medico-legale dell'Ente previdenziale.

Il riconoscimento di invalidità civile pari al 100% (o anche dell'indennità di accompagnamento), di competenza della Commissione Medica della ASL, ha la funzione di accertare le condizioni di salute della persona e non la capacità di lavoro effettiva. Per questo motivo non dà un automatico diritto alla pensione di reversibilità, poiché non impedisce di per sé stesso lo svolgimento di un'attività lavorativa.

Inoltre, se il requisito dell'inabilità lavorativa del figlio viene meno per sopraggiunto recupero delle funzionalità necessarie e, quindi, egli può svolgere un'attività lavorativa, anche il diritto a beneficiare della reversibilità viene meno.

Per venire, dunque, alla Sua situazione, la mera certificazione rilasciata dalla ASL per il riconoscimento dell'invalidità civile non è sufficiente per essere beneficiari della reversibilità. Dovrebbe essere in possesso anche della certificazione rilasciata dal Suo Ente previdenziale che attesti la totale inabilità al lavoro. Inoltre, il fatto che all'epoca del decesso di Suo padre Lei non aveva alcuna forma di disabilità, tende ad escludere la possibilità che Lei possa ottenere la pensione.

In ogni caso, Le consigliamo di rivolgersi al Suo Ente previdenziale per ogni ulteriore precisazione.


Per ogni altra informazione, può contattarci telefonicamente al numero 0744 27.46.59.

Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Margherita Di Giorgio e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)

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