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Le prime novità del 2012: le nuove modalità di ricorso, la modalità on line per la domanda di congedo e il verbale unico per le agevolazioni

Pubblicato il 27/01/2012 - Letto 3219 volte
Per le persone con disabilità, il primo mese del 2012 ha previsto - oltre ai noti problemi dei tagli delle risorse e della crisi - anche una serie di novità. Alcune sono frutto di volontà politiche dell'anno passato che avevano previsto effetti concreti a partire dal 1° gennaio 2012, come, ad esempio, le nuove modalità di ricorso contro i verbali degli accertamenti sanitari emessi dalle Commissioni mediche o come le nuove modalità telematiche per richiedere il congedo familiare. Altre, invece, sono frutto di nuove decisioni politiche volte alla semplificazione, come il certificato medico-legale unico per aver diritto alle agevolazioni previsto dal nuovo Decreto sulle semplificazioni del Governo Monti, atteso oggi alle Camere per la discussione.

Le nuove modalità di ricorso contro gli accertamenti sanitari

Cominciamo dagli effetti odierni di disposizioni passate. L'articolo 38 della Legge n. 111/2011 (la Manovra di Luglio del Governo Berlusconi) ha modificato il Codice di procedura civile, introducendo l'articolo 445-bis specifico per i ricorsi in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile (Legge n. 118/1971 e s.m.i.), stato di handicap (Legge n. 104/1992) e disabilità (Legge n. 68/1999), nonché in materia di pensione ordinaria di inabilità e di assegno ordinario di invalidità (Legge n. 222/1984).

Dal 1° gennaio 2012, chi vorrà ricorrere contro uno di questi accertamenti dovrà farlo solo nelle modalità indicate dall'articolo 445-bis. Per conoscere nei dettagli la nuova procedura, consigliamo la lettura della scheda specifica a cura del nostro Servizio di Contact Center.

La nuova procedura semplifica la vita del cittadino con disabilità che vuole ricorrere?

La posizione della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - espressa efficacemente dalle parole di Carlo Giacobini - ritiene che le nuove modalità di ricorso sembrino rispondere più all'esigenza di contenere la tendenza a soccombere da parte dell'INPS ai casi di ricorso "vecchia maniera" (57,7%, dati della Corte dei Conti del 2010), piuttosto che alleggerire il sistema dalla giacenza di ben 362.642 ricorsi per invalidità civile. Giacobini, inoltre, critica il ruolo di forza che l'INPS, con la nuova procedura, assume nel dibattimento (è previsto, infatti, che debba obbligatoriamente partecipare alla attività di perizia del consulente tecnico nominato dal giudice), intravedendo anche un dubbio di conflitto di interessi rispetto al fatto che chi svolge o ha già svolto attività professionale per l'INPS sia chiamato come consulente in una perizia che vede l'Istituto come parte in causa.


Domande on line per il congedo straordinario

Con circolare n. 171 del 30 dicembre 2011, l'INPS dispone che la domanda per richiedere il congedo straordinario di due anni per l'assistenza ad un familiare con disabilità (riconosciuto in stato di handicap in situazione di gravità) deve essere presentata nella modalità telematica. Durante il "periodo transitorio", che cesserà il 29 febbraio 2012, saranno comunque garantite le tradizionali modalità di presentazione delle domande.

Le domande per il congedo, quindi, dovranno essere presentate attraverso uno dei seguenti canali:

  • sito web dell'INPS (mediante servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino munito di PIN nella sezione «Invio OnLine di Domande di Prestazioni a Sostegno del Reddito»;
  • patronati, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi;
  • Contact Center Integrato dell'INPS, attraverso il numero verde 803164.

Al termine di tale periodo, i canali citati diventeranno esclusivi.

Per conoscere nei dettagli il concedo straordinario e le modalità di trasmissione della domanda, consigliamo la lettura della scheda specifica a cura del nostro Servizio di Contact Center.


Semplificazioni per le agevolazioni per le persone con disabilità

L'ultima novità del mese riguarda il Decreto sulle semplificazioni che il Governo Monti presenterà alle Camere nella giornata di oggi (venerdì 27 gennaio) per le procedure di applicazione. L'intento del nuovo Decreto, secondo le dichiarazioni del Ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione Filippo Patroni Griffi, è quello di raschiare il fondo del barile, per abolire le norme vecchie e semplificare la macchina amministrativa (fonti dicono che sarebbero 330 le norme desuete che verrebbero abolite).

Il Decreto in questione, all'articolo 4, prevede espressamente «semplificazioni in materia di documentazione per le persone con disabilità». In particolare, al comma 1, il Decreto dispone che i verbali delle commissioni mediche integrate (per l'invalidità civile, il riconoscimento dello stato di handicap e per l'accertamento della disabilità ai fini del collocamento mirato) riportino anche l'esistenza dei requisiti sanitari necessari per la richiesta:

  • del rilascio del «contrassegno invalidi»;
  • della riduzione al 4% dell'aliquota IVA per l'acquisto di veicoli;
  • per le detrazioni IRPEF (previste e disciplinate dalle specifiche norme);
  • per l'esenzione dal pagamento del bollo auto;
  • per l'esenzione dal pagamento dell'imposta di trascrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).

Ciò farà sì che le attestazioni medico legali attualmente richieste per l'accesso ai benefici di cui sopra possano essere sostituite dal verbale della commissione medica integrata.

Il Governo, successivamente, sentite le associazioni di tutela dei diritti delle persone con disabilità, è autorizzato ad emanare uno o più regolamenti volti ad individuare gli ulteriori benefici che possono essere richieste con il medesimo certificato.

È ancora presto per dare giudizi nel merito della funzionalità di un "super verbale", ma si possono già intravedere quelle che - a nostro avviso - potrebbero essere dei limiti: costringere la Commissione Medica che sta eseguendo un accertamento sanitario (quindi con una formazione e un atteggiamento prettamente clinico) a tener conto anche di aspetti fiscali che esulano dalla sua competenza; questo potrebbe portare ad un disagio da parte dei medici della Commissione nel tener conto di cosa a loro estranee, con il rischio di un giudizio non appropriato alle esigenze delle persone con disabilità. Le agevolazioni, infatti, per l'importante funzione che hanno nella vita delle persone con disabilità, non devono essere viste né come mere "scocciature" burocratiche, né come benefit da erogare "a pioggia" sulla base di requisiti medico-legali che nulla hanno a che vedere con i princìpi per cui le agevolazioni sono state pensate. Le agevolazioni sono uno strumento che - al pari degli ausili, delle prestazioni economiche assistenziali, dell'assistenza, ecc. - hanno il compito di «facilitare» la relazione, altrimenti sfavorevole, tra la persona (con specifiche caratteristiche di salute) e l'ambiente: necessitano, pertanto, di un Progetto Individuale che individui quali possono essere funzionali a tale scopo e quali, invece, risultano assolutamente ininfluenti (da tenere lontano onde evitare di trasformarle in "privilegi").

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