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I primi dietrofront del Decreto Balduzzi e la lettera della FISH al Ministro

Pubblicato il 5/09/2012 - Letto 3058 volte
Approdato in Consiglio dei Ministri lo scorso Venerdì 31 agosto, il testo del Decreto Legge presentato dal Ministro alla Salute Renato Balduzzi ha già subìto pesanti modifiche. In particolare, per ciò che ci riguarda e stando a quanto riportato sui giornali, l'articolo dedicato al Programma Nazionale per la Non Autosufficienza sarebbe stato completamente stralciato, in vista di un disegno di legge ad hoc. In questo clima di incertezza, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) - pur attendendo con ansia il testo definitivo - si è sentita in dovere di sollevare alcune questioni esprimendo giudizi positivi su alcune probabili aperture (come il budget di salute), ma anche forti perplessità sul tema che da alcuni anni a questa parte sembra essere il nodo centrale della spesa per le politiche sulla disabilità e non autosufficienza: l'indennità di accompagnamento. Riportiamo la lettera che la FISH ha inviato al Ministro Balduzzi.

Come annunciato la settimana scorsa in queste pagine (leggi qui l'approfondimento), il testo del Decreto Legge presentato dal Ministro alla Salute Renato Balduzzi per procedere ad una riforma di alcuni capitoli del Servizio Sanitario Nazionale ha già subìto una sostanziale modifica proprio relativamente ad un tema che riguarda le persone con disabilità: il Programma Nazionale per la Non Autosufficienza.

Secondo indiscrezioni giornalistiche, infatti, l'articolo 6 del testo (in cui sarebbe descritto il Programma) sarebbe stato completamente stralciato, poiché pare che sia sembrato più opportuno rimandare il tutto ad un disegno di legge governativo ad hoc. Peraltro, rispetto alla prima stesura del testo (quella del 10 agosto, presentata in Conferenza Stato-Regioni il 24 agosto), nella versione approdata al Consiglio dei Ministri venerdì scorso, rispetto all'assegnazione del «profilo delle prestazioni» (una sorta di budget di salute, avevamo commentato) ad ogni persona con disabilità non autosufficiente, era stata aggiunta la "classica" riserva di legge: «[…] fermo restando il livello del finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale … […]». Un modo per mettere le mani avanti e presentare il profilo come un qualcosa di cui si ha diritto solo finché ci sono i soldi!

In questo momento di incertezza rispetto all'esito del testo del Decreto Legge, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) si è sentita in dovere di inviare al Ministro Balduzzi una lettera per sottolineare la delicatezza del tema riguardante l'indennità di accompagnamento.

La FISH, infatti, sa bene quanto sia oggetto di accanimento politico questa indennità: basti pensare al tentativo, fortunatamente fallito, del Governo Berlusconi nel luglio del 2010 di rendere più stretti requisiti per potervi accedere (leggi la news); operazione ripresa, e questa volta con più successo anche se con numerosi ricorsi, da non ufficiali linee guida emanate dall'INPS ai propri medici all'interno delle Commissioni Mediche deputate agli accertamenti sanitari.

Infatti, per usare le stesse parole della Federazione, «[…] spesso tutto ruota attorno al capitolo della spesa per l'indennità di accompagnamento (circa 12 miliardi di euro), unico del quale esiste una banca dati nazionale rilevante anche dal punto di vista statistico. Su questa limitata e parziale disponibilità di informazioni si sono esercitati autorevoli esponenti politici e autorevoli ricercatori di ambito economico e sociale […]» (tratto dal documento «Riflessioni sul diritto alla salute per le persone con disabilità» del 29 agosto 2012, allegato alla lettera al Ministro Balduzzi. Per conoscere il contenuto dell'intero documento, leggi questo approfondimento).

Di seguito si riporta il contenuto della lettera della FISH al Ministro Balduzzi (che è possibile scaricare in fondo all'articolo).

Roma 29 agosto 2012

Alla cortese attenzione del
Ministro della Salute Prof. Renato Balduzzi

Egregio Professor Balduzzi,
fra le incontrollate voci circolate in questi giorni intorno all'importante provvedimento che il Suo Ministero sta predisponendo, non sono mancate le ipotesi di un intervento normativo di ridefinizione dei criteri di concessione dell'indennità di accompagnamento agli invalidi civili non grado di deambulare o di svolgere gli atti quotidiani della vita. Ciò desta alcune preoccupazioni.

Si tratta, come senza dubbio Le è noto, di un ambito di estrema delicatezza: le relative scelte influenzerebbero la qualità della vita di oltre un milione di persone e delle loro famiglie. Sull'indennità di accompagnamento e più in generale sulle politiche sociali sulla disabilità, vi è un intenso dibattito e confronto con considerazioni e analisi molto diverse sia in termini di presupposti e che di logiche. Non è solo una questione di spesa pubblica, ma anche e soprattutto di politiche di contrasto all'esclusione sociale e all'impoverimento (la presenza di una persona con disabilità è la prima causa di impoverimento per una famiglia).

Queste considerazioni le esprimiamo per suggerire e caldeggiare un confronto su tali temi che avvenga al di fuori di elaborazioni normative invece giustamente ispirate da presupposti di necessità ed urgenza.

Ad ulteriore supporto di tale suggerimento, rammentiamo che nell'ambito delle disabilità e della non autosufficienza sono prevedibili ed auspicabili anche interventi di semplificazione normativa e di contenimento della spesa connessa a procedimenti accertativi oggi quanto mai ridondanti per il Cittadino e la Pubblica Amministrazione. Un percorso timidamente iniziato con provvedimenti già adottati dal Parlamento, ma ancora in attesa di essere compiutamente perfezionato.

Chiediamo, quindi, su queste ed altre tematiche di proseguire in un costruttivo confronto che possa consentire una maggiore efficacia delle politiche sociali e sanitarie e una razionalizzazione di un comparto lasciato negli ultimi anni in stato di abbandono o oggetto di interventi disorganici e spesso causa di inutili sovraccarichi.

Rimanendo a disposizione per ulteriori confronti, alleghiamo alla presente alcune riflessioni di sintesi [leggi qui il documento, N.d.R.] che, senza alcuna pretesa di esaustività, possa contribuire a delineare i punti essenziali di una eventuale agenda di interventi intorno al diritto alla salute e all'inclusione delle persone con disabilità.

Distinti saluti.

Pietro Barbieri
Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap

La FISH, in data 6 settembre 2012, ha pubblicato anche un comunicato in merito all'assenza del tema della non autosufficienza dal Decreto Legge del Ministro (leggi qui il comunicato).

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