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Pubblicato lo schema del nuovo Piano Sanitario Regionale

Pubblicato il 8/10/2008 - Letto 2448 volte
La Giunta Regionale con delibera n. 895 del 14 luglio 2008 ha pre-adottato la proposta - schema di Piano Sanitario Regionale 2009-2011 al fine di dare avvio alla concertazione istituzionale e sociale.

È consultabile sul sito web della Regione Umbria lo schema del nuovo Piano Sanitario Regionale 2009 - 2011, questa proposta indica l'impronta generale che si vuole dare al nuovo Piano in termini di princìpi di riferimento, modello organizzativo e linee strategiche, elementi che dovranno tradursi in operatività a livello territoriale. Da questo momento si dà avvio a momenti di concertazione istituzionale e sociale per arrivare alla stesura definitiva.

La proposta prevede che il nuovo PSR sia suddiviso in questo modo:

La prima parte è dedicata ai valori che sono alla base del sistema sanitario umbro, confermando la sua natura universalistica e rinnovando l'impegno a garantire l'equità di accesso ai servizi sanitari e sociali a tutti i cittadini. Viene offerta una analisi dei contesti all'interno dei quali si apre il nuovo ciclo della programmazione: fenomeni demografici, epidemiologici, sociali ed economici, permettendo di delineare gli scenari che ci troveremo di fronte nel prossimo futuro.

La seconda parte è dedicata al modello di governo, agli strumenti della programmazione e alla concertazione istituzionale e sociale. La proposta del Piano Sanitario Regionale 2009-2011, mantiene la natura di documento di programmazione strategica, a cui viene affidato il compito di individuare le scelte e le priorità fondamentali e di identificare le esigenze di innovazione della legislazione sanitaria regionale, rinviando alla programmazione attuativa la definizione di standard e di modelli operativi.
Con la Riforma del sistema amministrativo regionale e locale, approvato con Legge Regionale 9 Luglio 2007, n. 23, la Regione ha introdotto un nuovo modello di governance attraverso la creazione degli Ambiti Territoriali Integrati (ATI) per la programmazione e la gestione integrata di funzioni e servizi di livello sovra-comunale, unificando in un unico soggetto le funzioni di più enti, consorzi, associazioni, conferenze e altri organismi composti dai Comuni.

La parte terza contiene le linee strategiche relative alle diverse aree di integrazione socio-sanitaria. Partendo dai risultati raggiunti con il ciclo precedente della programmazione, si individua il modello di riferimento su cui basare lo sviluppo dei servizi nel triennio oggetto della programmazione. Vengono quindi individuati gli obiettivi prioritari che il Piano 2009-2011 pone ai servizi del sistema sanitario regionale, primo fra tutti è la realizzazione di un'organizzazione basata sul collegamento di rete.

Per quanto ci riguarda, ossia il tema della disabilità, il nuovo PSR distingue la disabilità dalla non autosufficienza, individuano obiettivi strategici specifici. Si evidenzia come la Regione riprenda le principali proposte elaborate dalla FISH Umbria ONLUS con il supporto del Centro EmpowerNet Umbro. La sfida sta nel tradurle in azioni coerenti con i princìpi enunciati.

Per quanto riguarda la disabilità (trattata nella parte terza del PSR), per il triennio, gli obiettivi prioritari sono:

  • Qualificare i princìpi e i diritti espressi nella Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità dell'ONU (non discriminazione, inclusione, libertà di scelta, vita indipendente).
  • Adottare il modello bio-psico-sociale attraverso lo strumento dell'ICF per la rilevazione dei bisogni della persona con disabilità.
  • Presa in carico globale al fine di garantire la centralità della persona in cui sia al contempo garantita la realizzazione del progetto individuale.
  • Definire accordi di programma per garantire la centralità del progetto individuale nella presa in carico.
  • Garantire la partecipazione delle persone con disabilità, delle loro famiglie e delle associazioni che le rappresentano nella progettazione e nella valutazione degli interventi.
  • Realizzare il Piano attuativo della Legge sul Fondo per la Non autosufficienza, definito PRINA.

Per quanto riguarda la non autosufficienza(trattata nella parte terza del PSR), gli obiettivi sono:

  • Individuare percorsi certi ed uniformi per la comunicazione e l'accesso;
  • Sviluppare un sistema integrato e flessibile di interventi e servizi domiciliari e semi-residenziali e di sostegno alla cura famigliare.
  • Assicurare la continuità tra l'ospedale ed i servizi territoriali sociosanitari e sociali attraverso l'attivazione di specifici percorsi di sostegno ed accompagnamento della persona non autosufficiente e della sua famiglia.
  • Garantire una gestione integrata e unitaria delle risorse del territorio attraverso l'adozione di progettazioni assunte sia dai Piani di zona che dai Piani Attuativi Territoriali.
  • Favorire l'emersione del lavoro di cura da rapporto privato a rapporto sociale riconosciuto mediante una regolazione pubblica.
  • Realizzare il Piano attuativo della Legge sul Fondo per la Non autosufficienza, definito PRINA.
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