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Descrizione del Percorso di Vita Indipendente

Il Percorso di Vita Indipendente si sostanzia in una articolata combinazione di interventi ad efficacia ri-abilitativa che si articola in otto fasi:

  • Accesso al servizio del CpA Umbro;
  • Analisi e valutazione multidimensionale dei bisogni, delle risorse e delle aspettative della persona con disabilità;
  • Interfaccia con la rete istituzionale;
  • Definizione obiettivi generali e obiettivi operativi del percorso di vita indipendente;
  • Raccordo con la rete istituzionale;
  • Attivazione del Percorso di Vita Indipendente;
  • Trattamento;
  • Dimissione e valutazione di impatto.


Accesso al servizio del CpA Umbro

L'Assistente sociale viene contattato dal referente istituzionale della ASL della presa in carico che, sulla base di una esplicita richiesta o consenso della persona con disabilità, richiede al CpA Umbro una consulenza. La persona viene invitata per un primo colloquio.


Analisi e valutazione multidimensionale dei bisogni, delle risorse e delle aspettative della persona con disabilità

Primo colloquio
Immagini di vignette con scritto "bla-bla-bla" Il primo colloquio è condotto dall'Assistente sociale e dal Consulente alla pari. Il colloquio, oltre ad analizzare la richiesta della persona con disabilità, tiene conto dei bisogni, delle risorse e delle criticità relative alla condizione individuale, all'ambiente di vita quotidiana e al contesto sociale e familiare, al fine di proporre l'utilità dei servizi del CpA Umbro per far emergere, attraverso un processo centrato sulla resilienza e l'empowerment della persona, gli obiettivi che la aiuteranno a costruire il personale Progetto di Vita. L'analisi viene effettuata attraverso uno strumento che, ispirato al WHO-DAS II (World Health Organization - Disability Assessment Schedule) elaborato dall'OMS, indaga le aree di vita da questo proposte. La persona con disabilità esprime i propri obiettivi di vita che andranno a caratterizzare un vero e proprio Progetto di Vita sulla base del quale sarà programmato e pianificato il percorso di vita indipendente.

Colloquio medico
Disegno di una borsa da medico e di uno stetoscopioQuesto colloquio consente di fornire il supporto clinico diagnostico con l'obiettivo di proporzionare le prestazioni del CpA Umbro ai criteri di efficienza, efficacia e appropriatezza.


Interfaccia con la rete istituzionale

Immagine di una stretta di manoQuesta fase ha l'obiettivo di raccogliere una serie di elementi utili a garantire una coerenza di fondo tra le attività che verranno svolte presso il CpA Umbro e quelle poste in essere dalla rete dei servizi. Tale interfaccia avviene tramite il contatto con il servizio che ha provveduto alla segnalazione della richiesta, con il fine di condividere una prima analisi dei bisogni, degli interventi e dei servizi attivati, e degli obiettivi che si intendono perseguire.


Definizione obiettivi generali e obiettivi operativi del Percorso di Vita Indipendente

Riunione del team
Disegno di una riunione di teamL'Assistente Sociale e il Consulente alla Pari, che hanno condotto il primo colloquio, presentano al team il primo quadro conoscitivo. Sulla base degli elementi emersi, il tema formula un'ipotesi di percorso di vita indipendente e i tempi previsti per la realizzazione dello stesso.

Presentazione e condivisione del Percorso di Vita Indipendente
La fase successiva consiste nella presentazione della proposta di percorso per la vita indipendente alla persona con disabilità da parte dell'Assistente Sociale e del membro del team maggiormente coinvolto per la realizzazione degli obiettivi del percorso.
La proposta verrà condivisa e sottoscritta dalla persona con disabilità (o dalla famiglia). Nel caso in cui gli interessati non condividano la proposta, questa verrà rimodulata e ripresentata.


Raccordo con i servizi

Immagine di una stretta di manoIl referente per il team del percorso si raccorda con il referente istituzionale della ASL della presa in carico al fine di condividere l'analisi dei bisogni rilevati e gli obiettivi fissati.


Attivazione del Percorso di Vita Indipendente

Immagine con cerchi coloratiIl Percorso di Vita Indipendente, che il team ha condiviso con la persona con disabilità ed eventualmente con la sua famiglia, è contenuto ella cartella individuale. La cartella individuale è lo strumento di reportistica e monitoraggio sulle attività svolte: è necessaria per illustrare il percorso presso il CpA Umbro e i contatti avviati con la rete territoriale dei servizi; viene concepita ispirandosi ai princìpi dell'ICF.

Colloquio iniziale e programma dei servizi
Successivamente alla condivisione e formalizzazione del percorso, i componenti del team coinvolti procedono con i colloqui di valutazione.


Trattamento

Sulla base degli obiettivi di vita posti dalla persona con disabilità il trattamento si articola nell'attivazione di interventi afferenti alle due macro-aree: psico-sociale ed ergoterapica.

Area Psico-sociale
Immagine di due persone che parlanoAttraverso colloqui di valutazione, i componenti dell'area, nella fase iniziale della formulazione del Progetto di Vita, affrontano le problematiche psico-sociali della persona.

Il servizio sociale garantisce informazioni legislative e sulle prassi, oltre a raccordarsi con la rete dei servizi offerta dal territorio per la risoluzione dei problemi legati all'assistenza, alla mobilità, allo studio, al lavoro e al tempo libero.

Il servizio di psicologia prevede programmi individuali rivolti alla persona con disabilità e/o ai suoi familiari al fine di far trovare loro risorse utili a gestire le proprie paure, supportarli nel recupero dell'autostima ed orientarli nella ri-definizione dei propri obiettivi di vita, di studio e di lavoro.

Particolare rilievo assume la figura del Consulente alla Pari che, attraverso la "pedagogia dell'accompagnamento" aiuta a identificare e sviluppare le risorse rifiutando il giudizio, l'interpretazione, la valutazione. Il Consulente alla Pari accompagna la persona in un percorso di consapevolezza e di emancipazione che la coinvolge in relazione all'ambiente circostante, per migliorarne l'inclusione e dunque la qualità della vita. La persona viene guidata in un'esperienza di tipo relazionale, di riflessione, di conoscenza, e di confronto della propria condizione di disabilità, accompagnata da un particolare "esperto" specializzato nel migliorare le condizioni che possono facilitarla ad assumersi la direzione del proprio sviluppo, ad esercitare un maggior controllo sulla propria vita e sul contesto sociale in cui  è inserita.

Area Ergoterapica
Disegno di una carrozzina super-accessoriataIn quest'area assumono un ruolo centrale le prestazioni del Terapista Occupazionale: la valutazione, l'orientamento, la simulazione e l'adattamento degli ausili tecnici e tecnologici destinati ad una corretta postura. Tutto ciò al fine di evitare complicanze tardive e consentire il raggiungimento dei più elevati livelli di attività e partecipazione. Gli interventi realizzati puntano allo sviluppo delle potenzialità della persona e del contesto in cui vive, abilitando ad una vita piena, all'identificazione delle necessità per consentire la mobilità (guida oppure al trasporto), e all'accessibilità/fruibilità dell'abitazione e del posto di lavoro o di studio.

A tale scopo il CpA Umbro dispone di una Mostra Permanente di ausili che non ha natura commerciale ma che è costituita dagli ausili di proprietà del CpA Umbro e da quelli dati in conto visione, in base ad un apposito protocollo operativo con ditte produttrici o distributrici.
Il Terapista Occupazionale, nella definizione e realizzazione degli interventi, integra il proprio lavoro con quello dei consulenti di altre professionalità dell'area: con il Tecnico della Progettazione Accessibile concorre alla definizione del progetto architettonico effettuando valutazioni a domicilio e simulazioni nelle attività di vita quotidiana; con il Consulente esperto di ausili tecnologici e con il Consulente alla Pari esperto di ausili per la guida, procede ad identificare i dispositivi più adeguati per abilitare la persona rispettivamente all'uso dei mezzi elettronici ed informatici, ed a quelli di guida o trasporto; con il Tecnico di officina personalizza gli ausili praticando modifiche sugli stessi.

Nel caso di gravissima disabilità, quando la persona ha una funzionalità residua limitata, che richiede  assistenza nelle attività di vita quotidiana, il servizio di terapia occupazionale fornisce supporto e addestramento ai care giver nella gestione dell'assistenza.
Le prestazioni del Terapista Occupazionale si sviluppano presso: il CpA Umbro, l'abitazione della persona ed altri interventi extramurari.
Il Tecnico della Progettazione Accessibile, inoltre, fornisce informazioni in merito alle procedure relative all'erogazione dei contributi comunali per l'eliminazione delle barriere architettoniche e alla normativa di riferimento. Fornisce anche consulenze tecniche in merito alla progettazione inclusiva secondo i princìpi dell'Universal Design.


Dimissione

Disegno di una mongolfieraAlla fine del trattamento, il team si riunisce per formulare la relazione finale di dimissione. Questa viene poi illustrata alla persona con disabilità, ed eventualmente alla famiglia, che la dovrà sottoscrivere per accettazione. Le dimissioni possono essere determinate:

  • dal raggiungimento degli obiettivi indicati nel Percorso di Vita Indipendente;
  • dall'abbandono del percorso da parte della persona con disabilità;
  • dalla chiusura non programmata del percorso (quando, per impedimenti diversi, malattia, problemi familiari ecc., la persona con disabilità non può continuare il percorso previsto);
  • dal decesso.

Valutazione di impatto
Al momento delle dimissioni e attraverso un follow-up successivo viene effettuata, sia con la persona con disabilità e la sua famiglia che con la rete dei servizi, la valutazione degli esiti del trattamento in merito al raggiungimento degli obiettivi previsti dal percorso di vita indipendente e dalla conseguente ridefinizione del Progetto di Vita. Al termine del percorso, la persona è in grado di ridefinire in maniera consapevole e responsabile il proprio Progetto di Vita che diventa così elemento di riferimento per l'efficace funzionamento della rete dei servizi coerentemente con la prospettiva del Progetto Individuale.

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