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Indennità di accompagnamento in Hospice

Pubblicato il 16/07/2010 - Letto 14431 volte
Mia zia invalida al 100% con legge 104 ed indennità di accompagno riconosciuto tutto ciò il 27/04/2010 giorno in cui ha effettuato la visita medico legale. La domanda era stata presentata a novembre 2009. Dal 21/04/2010 è ricoverata in hospice a tempo pieno. Ha diritto all'assegno di accompagno? Io che sono la nipote che la seguo in modo continuo ed assiduo (non ha figli) ho diritto alle agevolazioni dei 3 gg. al mese come legge 104. Visto che parliamo di malata terminale, ho letto che i malati terminali e pazienti in coma vigile hanno diritto, anche se ricoverati, a tempo pieno. Grazie!!!
Catia, 35 anni

Risposta

Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che la Sentenza della Corte di Cassazione n. 10212 del 27 maggio 2004 ha esteso l'erogazione dell'indennità di accompagnamento anche alle persone con patologie oncologiche e per tutto il periodo in cui sono sottoposti alla chemioterapia e radioterapia.

La Legge n. 18/1980, che ha istituito l'indennità di accompagnamento, ha limitato l'erogazione della stessa qualora la persona sia ricoverata «gratuitamente in un istituto» (ossia in un istituto pubblico).

Tuttavia, la Sentenza della Corte di Cassazione n. 2270 del 2 febbraio 2007 è intervenuta per distinguere il ricovero presso un istituto da quello presso un ospedale: la Suprema Corte ha affermato che l'indennità di accompagnamento è concessa anche se la persona è ricoverata in ospedale, dove si dimostri che le prestazioni assicurate dall'ospedale medesimo non esauriscono tutte le forme di assistenza di cui il paziente necessita per la vita quotidiana. La Corte, cioè, ha affermato che, in ospedale, la persona non è totalmente assistita dalla struttura e, quindi, necessita della continua assistenza anche dei familiari.

In merito all'erogazione dell'indennità di accompagnamento alle persone con malattie terminali, la Corte di Cassazione si è pronunciata, con Sentenza n. 7179 del 10 maggio 2003, affermando l'illegittimità di negare l'assistenza continuativa (quindi l'indennità di accompagnamento) a persone per le quali sia stata diagnosticata una patologia allo stato terminale.

Veniamo, ora, alla Sua richiesta. Da quanto ci ha riferito, Sua zia è ricoverata presso un Hospice. La normativa, nel caso dei ricoveri presso gli Hospice, non è chiara: da un lato, perché la natura giuridica degli Hospice può essere pubblica (intra-ospedaliera), privata, del Terzo settore, oppure mista; dall'altro perché gli Hospice, fornendo assistenza alle persone che si trovano nella fase terminale della patologia oncologica, si caratterizzano come un livello diverso dal semplice ricovero ospedaliero (di cui alla Sentenza della Corte di Cassazione n. 2270/2007).

Questo può portare a conseguenze diverse:

  • qualora la natura giuridica dell'Hospice sia pubblica e questo svolga tutte le attività di assistenza necessaria alla persona, l'erogazione dell'indennità viene sospesa, ai sensi dell'articolo 1 della Legge n. 18/1980;
  • qualora la natura dell'Hospice sia privata e questo svolga tutte le attività di assistenza necessaria alla persona, l'erogazione dell'indennità non viene sospesa, in quanto potrebbe prevalere il fatto che la persona è ricoverata presso una struttura non pubblica (e quindi non contravverrebbe all'articolo 1 della Legge n. 18/1980);
  • qualora la natura dell'Hospice sia pubblica, ma non assolva tutte le funzioni di assistenza previste, si potrebbe far valere la Sentenza n. 2270/2007.

Non sapendo il tipo di Hospice in cui è ricoverata Sua zia, Le consigliamo di far presente queste indicazioni alla direzione della struttura o all'INPS.

In merito ai permessi della Legge n. 104/1992, invece, il punto riguarda il tipo di accertamento che ha Sua zia: infatti, è possibile usufruire dei permessi lavorativi, solo se nel verbale del riconoscimento della Legge n. 104/1992, è indicato «stato di handicap in situazione di gravità» (articolo 3, comma 3, della Legge n. 104/1992).


Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti
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