Salve, ho una invalidità del 46%, sono stato iscritto per anni alle liste di collocamento obbligatorie, ma non mi hanno mai contattato per offerte lavorative. Due anni fa ho deciso di aprire una partita IVA, ma il mio reddito lordo da lavoratore autonomo è comunque basso, sotto i 10.000, ma credo di aver perso l'appartenenza alle liste di collocamento e di conseguenza anche a quelle per invalidi. Oggi, volendo cercare un lavoro migliore, posso ancora considerarmi facente parte delle categorie protette e rispondere ad annunci che richiedono l'appartenenza alle stesse, pur non essendo iscritto nelle liste di collocamento obbligatorio? Ci sono agevolazioni per le aziende che assumono invalidi non iscritti al collocamento? Grazie
Piero, 33 anni
Risposta
Gentile Utente,
in merito al primo quesito da Lei posto, La informiamo la permanenza all'interno delle liste di collocamento obbligatorio per le persone con disabilità, oltre a prevedere requisiti prettamente inerenti al tipo di accertamento dell'invalidità (civile, del lavoro, di guerra, ecc.), prevedono che la persona con disabilità dichiari i seguenti tre requisiti attestanti lo stato di disoccupazione:
- essere alla ricerca attiva di lavoro;
- essere immediatamente disponibile;
- essere privo di lavoro.
In deroga all'ultimo requisito, il Decreto Legislativo n. 297 del 19 dicembre 2002 è possibile anche l'iscrizione di persone occupate, purché il suo reddito:
- sia inferiore ai 4.800 euro lordi annui, se lavoratori autonomi;
- sia inferiore ai 8.000 euro lordi annui, se lavoratori dipendenti.
In merito al secondo quesito, La informiamo che le persone con disabilità che lavorano sono tutelate dalla Legge 68/1999 (iscrizione alle liste di collocamento), altrimenti, valgono le regole di tutela generale dei lavoratori.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Servizio di Contact Center del Centro per l'Autonomia Umbro