Sono un'Infermiera Professionale alle dipendenze dell' A.S.P. di Vibo Valentia, da ormai 11 anni. E in questi anni ho già collezionato almeno 14 ordini di servizio anche non motivati dall'azienda ospedaliera in questione, i quali, gradatamente, mi hanno generato uno stato di depressione, peraltro certificato. Si precisa che tali spostamenti avvengono ogni qualvolta si verifichi un'esigenza di personale da spostare per ricoprire posti lasciati vacanti. Ma la cosa più interessante è che a supplire di tali situazioni sia sempre in misura sproporzionale sempre io e pochi altri. Secondo voi sarebbe il caso di segnalare il caso alla Consigliera delle pari opportunità? Oppure a chi altri potrei rivolgermi che non siano le associazioni sindacali locali (in quanto rappresentano più l'Azienda che i lavoratori non Raccomandati)? Grazie per l'attenzione.
Suggerimenti
Gentile Utente,
in merito alla Sua richiesta di Advocacy, La informiamo che il nostro servizio è orientato a fornire una consulenza legale in merito a violazioni di diritti inerenti la disabilità.
Da quanto ci scrive, sembrerebbe che gli ordini di servizio emanati, in maniera alquanto immotivata, non abbiano a che fare con tale settore, quanto siano piuttosto causa di una situazione di mobbing, che consiste in una serie di azioni -durature ed intense- di pressione psicologica sul lavoratore prescelto al fine di isolarlo e danneggiarlo.
Le consigliamo, quindi, una volta che sarà in grado di provare i danni subiti ed il nesso di casualità con la prestazione di lavoro svolta, di rivolgersi ad un legale, che saprà orientarLa su come procedere.
Per ogni altra informazione, può contattarci telefonicamente al numero 0744 27.46.59.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Anna Vecchiarini e Pierangelo Cenci
(Servizio di Advocacy del Centro per l'Autonomia Umbro)
