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Umbria. Politiche per la disabilità sotto osservazione: nasce l'Osservatorio regionale

Pubblicato il 29/07/2011 - Letto 2774 volte
Nella seduta di lunedì 25 luglio, il Consiglio Regionale ha approvato una mozione che impegna la Giunta Regionale ad istituire l'«Osservatorio regionale sulle politiche per le persone con disabilità», che avrà come principale finalità quella di adoperarsi per confronti e sintesi in merito agli orientamenti culturali e politici in materia di disabilità. La FISH Umbria ONLUS auspica che questa possa essere l'occasione per dare l'avvio ad un percorso partecipativo con le associazioni che rappresentano e tutelano le persone con disabilità. Una partecipazione che vada oltre la semplice "osservazione", andando a prevedere un coinvolgimento attivo anche nell'elaborazione delle politiche che incidono sulla condizione delle persone con disabilità, come quello sperimentato a Terni con Agenda 22.

L'iter per l'approvazione dell'«Osservatorio regionale sulle politiche per le persone con disabilità» si è concluso lunedì 25 luglio scorso: è stato l'esito della rivisitazione ed integrazione di una precedente mozione presentata dal Consigliere socialista Massimo Buconi che intendeva impegnare la Giunta Regionale nel costituire una «Consulta Regionale per l'handicap e la disabilità».

La mozione passata lunedì in Consiglio, frutto di una proposta proveniente da tutti i gruppi di maggioranza presenti in aula (Socialisti, PD, PRC-FDS, IDV), prevede che l'Osservatorio abbia le seguenti funzioni:

  • confronto e sintesi degli orientamenti culturali e politici in materia di disabilità;
  • approfondimento, studio e proposta di piani di azione;
  • interlocuzione e cooperazione nelle scelte di politica istituzionale;
  • raccordo tra le diverse competenze e soggetti che si occupano del tema, valorizzando lo spazio della sussidiarietà;
  • operare il coordinamento per facilitare le azioni previste nella Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Il Consigliere Raffaele Nevi, dai banchi dell'opposizione, critica l'impostazione della mozione, che, a suo giudizio, sembra essere volta a criticare l'operato del Governo nazionale, piuttosto che a ridurre gli sprechi.

Dal canto suo, l'Assessore Regionale alle Politiche Sociali, Carla Casciari, spiega che la Giunta Regionale «si impegna prima di tutto ad adottare i princìpi della convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, promuovendo i diritti e le opportunità contenuti nella convenzione stessa» [Fonte: www.consiglio.regione.umbria.it].

Aggiunge, inoltre, che la Giunta Regionale ha preferito istituire l'Osservatorio anziché la «Consulta Regionale sull'handicap e la disabilità» (così come era stato proposto inizialmente da Buconi), in quanto l'Osservatorio costituisce «uno strumento partecipativo di efficace azione per le politiche di inclusione» [Fonte: www.consiglio.regione.umbria.it].

La nuova mozione, quindi, se da un lato ha accolto i suggerimenti provenienti dall'Assessore Casciari in merito alla "forma istituzionale" (ossia l'Osservatorio, anziché la Consulta), dall'altro, invece, sembra essere stata un po' più lacunosa nella "forma partecipativa": infatti, sebbene l'Assessore abbia affermato che già «il Piano Sociale Regionale sottolinea come i principali strumenti per perseguire le politiche di inclusione sociale siano la partecipazione del privato sociale e più in generale della comunità locale alla costruzione di risposte appropriate e per la valorizzazione del ruolo attivo delle famiglie e delle stesse persone», non sembra che la mozione abbia fatto pienamente tesoro di questi princìpi.

In primo luogo, sebbene l'Osservatorio regionale sia uno dei primi tentativi di "ramificazione regionale" dell'«Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità» presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali (previsto dalla Legge n. 18/2009, che ha ratificato la Convenzione dell'ONU), dal nome stesso dell'Osservatorio si potrebbe evincere una diversa impostazione di fondo: se, infatti, l'Osservatorio nazionale rivolge il proprio focus alle «condizioni delle persone con disabilità», quello regionale sposta l'attenzione direttamente alle «politiche per le persone con disabilità».

Secondo Andrea Tonucci, vicepresidente della FISH Umbria ONLUS, «questa distinzione non è solo una mera questione formale, ma vuole essere un modo per sottolineare il rischio che si corre nel parlare direttamente di politiche, senza avere la possibilità di fondarle su una puntuale osservazione/conoscenza della condizione delle persone con disabilità. Tale condizione, infatti, rappresenta il riferimento essenziale per realizzare o valutare politiche in grado di garantire l'effettiva esigibilità dei diritti fissati dalla Convenzione dell'ONU».

Tonucci, inoltre, sottolinea che «come giustamente ha sostenuto dall'Assessore Casciari, l'osservatorio è uno strumento e che, quindi, la sua capacità di produrre risultati significativi è legata, in primo luogo, agli obiettivi che vanno preventivamente fissati. Per poter fissare tali obiettivi dovrebbero essere previsti tavoli partecipati in cui sia forte la presenza delle associazioni di persone con disabilità. Definire un Piano di Politiche per la Disabilità che non sia "calato dall'alto", ma che sia frutto di un'azione congiunta tra le istituzioni e i titolari di diritti, è un risultato perseguibile, come dimostra l'esperienza che la FISH Umbria ONLUS ha condotto a Terni con Agenda 22 [leggi qui]».

Le attività proprie dell'Osservatorio sono riconducibili a quello che nel modello Agenda 22 - prosegue Tonucci - «costituisce la prima fase in un modello operativo circolare così articolato: 1) monitoraggio, analisi e valutazione dello stato di fatto secondo la prospettiva congiunta delle istituzioni e delle associazioni; 2) elaborazione di proposte progettuali di cambiamento (Piano di Azione per le Politiche sulla Disabilità); 3) decisioni politiche conseguenti; 4) realizzazione degli interventi. Conclusa questa fase, il flusso di monitoraggio riparte per una nuova valutazione in merito all'impatto atteso che il cambiamento dovrebbe aver comportato».

L'istituzione dell'Osservatorio regionale - conclude Tonucci - «è certamente un fatto positivo e come Federazione ci auspichiamo soprattutto che questa volta la Regione Umbria prenda concretamente esempio dall'esperienza partecipativa ternana, come si era impegnata a fare già nel 2008 con la DGR n. 1620/2008 [leggi qui]».


Riferimenti normativi

Delibera del Consiglio Regionale n. 82 del 25 luglio 2011, «Istituzione di un Osservatorio regionale sulle politiche per le persone con disabilità».

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