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Bilancio sociale del Comune di Terni. Incontro a Palazzo Spada

Pubblicato il 29/04/2011 - Letto 2472 volte
Il 19 aprile si è tenuto un incontro presso Palazzo Spada a Terni per chiarire alcuni aspetti sul bilancio sociale. L'Assessore alle Politiche Sociali, Stefano Bucari, ha sottolineato l'intenzione dell'Amministrazione Comunale di riprendere in mano la questione della gestione di alcuni servizi rivolti alle persone con disabilità; in questo senso ha parlato della nuova Convenzione per i servizi sociali tra il Comune e la ASL (che in precedenza era semplicemente rinnovata di anno in anno), e ha confermato l'impegno per un investimento economico importante da parte del Comune da sostenere insieme alla Regione.

L'incontro promosso dall'Assessore Bucari, che ha visto la presenza dei rappresentanti delle associazioni di persone con disabilità, delle cooperative dei servizi, delle organizzazioni sindacali, ha avuto il fine di chiarire alcuni aspetti che animano il dibattito politico di questi giorni.

Punto importante del dibattito è stato la discussione in merito alla gestione dei servizi socio-sanitari tra la ASL ed il Comune. In particolare Bucari ha puntualizzato la differenza esistente tra i servizi di competenza comunale delegati all'ASL (oggetto di Convenzione) e servizi per i quali è prevista la compartecipazione da parte dei due Enti (come ad esempio assistenza domiciliare, centri diurni, trasporti correlati).

La nuova Convenzione 2011 - ha riferito Bucari - tra Comune di Terni e la ASL n.4 per il rinnovo della  gestione in delega dei servizi socio-sanitari rivolti a persone con disabilità adulte, minori e anziane (ultrassessancinquenni), attualmente in via di definizione, prevederà la gestione diretta da parte della Direzione Servizi Sociali - competente per materia - dei contributi economici sostituivi all'assistenza domiciliare in favore delle persone con disabilità adulte e/o anziane non autosufficienti e delle rette per le  residenze protette. Per l'assistenza scolastica, invece, l'Assessore ha riferito che la discussione è aperta.

Un aspetto importante, sempre secondo l'Assessore, è anche l'intenzione dell'Amministrazione Comunale di svolgere i servizi in maniera trasparente, rendendo comuni le procedure seguite dall'amministrazione e dell'azienda sanitaria.

Sui dubbi riguardo all'utilizzo dell'ISEE (individuale o familiare), Bucari ha confermato che verrà preso in considerazione solo quello individuale; il fatto che al momento si sia proceduto alla richiesta anche di quello familiare è correlato all'eventualità dell'apertura di un nuovo centro diurno, per il quale, laddove dovesse istituirsi una graduatoria, in caso di parità di punteggio, si andrà a considerare anche l'ISEE familiare.

Bucari ha ribadito, inoltre che "il panorama degli attuali servizi non cambia; non stiamo smantellando i servizi".

Sull'ISEE, Andrea Tonucci, per la FISH Umbria, pone la questione del "pagare il giusto per i giusti servizi", ma soprattutto torna a ribadire con forza che "tutto deve rientrare in un sistema di presa in carico globale, di cui il Comune, d'intesa con le unità sanitarie locali, risulta comunque essere il garante riconosciuto dalla legge (art. 14 della legge 328/2000). Non ci si può quindi limitare alla sola specificità dei singoli servizi; diventa rilevante una valutazione dell'impatto complessivo degli interventi e delle prestazioni".

Concordi associazioni e sindacati sulla necessità di formare a breve dei gruppi di lavoro per entrare nel merito di alcune questioni fondamentali, in particolare sul tema delle fasce ISEE per l'accesso ai servizi.

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