La Giunta regionale ha iniziato ad approvare accordi con le Zone Sociali per interventi innovativi per l'inclusione sociale e la lotta alla povertà - tra cui i progetti di vita indipendente per le persone con disabilità - tramite l'utilizzo di fondi del POR del FSE, per gli anni 2014-2020. Circa 22,5 milioni di euro a disposizione delle Zone Sociali.
In Umbria, attraverso l'utilizzo di fondi del Programma Obiettivo Regionale (POR) del Fondo Sociale Europeo (FSE), per gli anni 2014-2020, verranno realizzati una serie interventi per l'inclusione sociale e la lotta alla povertà (Asse 2 del POR-FSE Umbria).
In particolare, la Giunta regionale - su proposta dell'assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini - ha già approvato una serie di accordi di collaborazione tra la Regione e alcuni Comuni capofila delle Zone Sociali umbre con il fine di consentire l'attuazione, nei vari territori, di servizi innovativi nell'ambito delle politiche sociali per aumentare l'inclusione e ridurre la povertà.
Tra gli interventi, alcuni di rafforzamento di politiche già in essere, mentre altri di forte misura innovativa:
- l'incremento dell'assistenza domiciliare rivolta a bambini/e, e ragazzi/e con disabilità al fine di aumentarne l'inclusione sociale;
- il sostegno a persone con disabilità giovani e adulte, mediante lo svolgimento di tirocini extracurricolari, borse lavoro, attività di tutoraggio;
- la sperimentazione di progetti di vita indipendente per persone con disabilità;
- il rafforzamento della domiciliarità per persone anziane non autosufficienti;
- l'ampliamento della mediazione familiare.
L'importo complessivo delle risorse europee che la Regione Umbria ha deciso di destinare alle politiche sociale è di oltre 55 milioni di euro, di cui circa 22,5 per le azioni su scala territoriale, tramite intese con i Comuni capofila delle dodici Zone Sociali. Ai Comuni capofila verranno destinati i fondi per la realizzazione degli interventi a favore di tutti gli Enti costituenti le stesse Zone Sociali.
L'intenzione è quella di realizzare una programmazione specifica, individuata sulla base alle necessità concrete delle diverse comunità locali, dal momento che Comuni capofila e territori interpretano in maniera più puntuale i bisogni delle persone e, quindi, dovrebbero essere in grado di dare risposte più efficaci.
Gli accordi di collaborazione che sono stati approvati s'inseriscono in una logica di partecipazione e di sussidiarietà e le risorse economiche sono state ripartite, fra i diversi territori, secondo princìpi di proporzionalità e rispondenza ai bisogni sociali rilevati.
Gli accordi di collaborazione approvati, finora, dalla Giunta regionale riguardano i Comuni di:
- Foligno, Comune capofila della Zona Sociale n.8, cui sono stati assegnati quasi 2,5 milioni di euro;
- Assisi, Zona Sociale n.3, circa 1,6 milioni di euro;
- Marsciano, Zona Sociale n.4, oltre 1,4 milioni di euro;
- Panicale, Zona Sociale n.5, circa 1,4 milioni di euro;
- Orvieto, Zona Sociale n.12, oltre 1 milione di euro.
Entro metà luglio verranno definite anche le intese con i Comuni di: Perugia, Città di Castello, Spoleto, Terni, Narni, Gubbio e Norcia.