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Comunicato FISH. Ancora stigma sulla disabilità

Pubblicato il 2/04/2016 - Letto 2174 volte
(31 marzo 2016) Accompagnatori, ciechi e falsi invalidi: cinque miliardi di welfare clientelare, l'articolo di Sergio Rizzo, pubblicato sul Corriere della Sera del 31 marzo 2016, torna sul tema di grande impatto mediatico dei falsi invalidi. Il presidente della FISH, Vincenzo Falabella, ribatte sottolineando che la FISH è sempre disponibile a confrontarsi pubblicamente per un'analisi non distorsiva dei dati e ricorda che dal 2007 l'INPS verifica tutti i verbali delle Aziende ASL prima che le indennità vengano concesse.

"Come ciclicamente avviene, leggiamo oggi l'ennesimo articolo sul presunto fenomeno dei falsi invalidi, basato su una lettura distorsiva e assai lacunosa, anche se di facile impatto mediatico. Spiace che questa ennesima ‘bufala' sia diffusa da un quotidiano prestigioso come il Corriere e da un giornalista quotato come Sergio Rizzo. Il risultato: stigma e parzialità."

Questo è il commento di Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap, dopo la lettura del pezzo Accompagnatori, ciechi e falsi invalidi: cinque miliardi di welfare clientelare pubblicato dal Corriere di oggi.

Rizzo riporta alcuni dati enfatizzando - come già aveva fatto a suo tempo l'ex commissario alla revisione della spesa Carlo Cottarelli - lo squilibrio territoriale nell'erogazione delle provvidenze agli invalidi civili. Scrive Rizzo: "Una ‘distribuzione territoriale' delle pensioni di invalidità, squilibrata al punto che gli assegni pagati in Calabria sono in proporzione agli abitanti almeno il doppio di quelli erogati in Emilia-Romagna, ‘suggerisce abusi'."

FISH ricorda anche a Rizzo, come fece a suo tempo con Cottarelli, che per onestà intellettuale e metodologica andrebbe osservata la spesa sociale nella sua interezza, non limitandosi alle sole pensioni e indennità. Scoprirebbe - Rizzo e altri - che la spesa sociale in servizi e sostegni per la disabilità in Emilia-Romagna è - secondo ISTAT - di 4.232 euro l'anno per persona con disabilità, quasi dieci volte la spesa della Calabria: 469 euro all'anno. Scoprirebbe come aumenti il ricorso alle pensioni di invalidità laddove la spesa sociale e i servizi sono più lacunosi.

Rizzo, in buona compagnia, lascia trasparire abusi, elusioni, truffe, ipotizzando addirittura l'importo (non si comprende su quali stime) di tale fenomeno: 5 miliardi originati da un welfare truffaldino.

Dimentica Rizzo che dal 2010 al 2015 è stata condotta in Italia una gigantesca campagna di controlli: circa un milione e 200 mila persone. Una campagna condotta dall'INPS su mandato del Parlamento con costi enormi rispetto ai risultati.

FISH stima prudenzialmente che tale operazione abbia prodotto l'irrisorio risparmio dello 0,2% della spesa annua.

Rizzo, e forse anche Boeri, ignorano o fingono di ignorare che dal 2007 tutti i verbali prodotti dalle Aziende Asl (con commissioni di 6 operatori) vengono rivisti da INPS (altra commissione) prima che vengano concesse pensioni o indennità. Un apparato di controllo costoso su cui forse è il caso di interrogarsi. "Noi lo abbiamo fatto - conclude Falabella - I dati di ISTAT, INPS, Corte dei Conti li conosciamo bene e li abbiamo analizzati con la serietà e l'attenzione che meritano e siamo disponibili a confrontarci pubblicamente con chiunque. Al contrario, continuiamo ad assistere allo stigma e alla distorsione che non producono nulla di positivo né per le persone con disabilità né per le politiche sociali di questo Paese."

(31 marzo 2016)


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