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Scuola. Ancora dubbi su "chi" ha il dovere di assicurare l'assistenza scolastica

Pubblicato il 23/10/2015 - Letto 2443 volte
I servizi di trasporto ed assistenza alla comunicazione continuano ad essere al centro della "contesa" fra Governo, Regioni e Province, su chi debba "prendersi la responsabilità" di garantire tali servizi agli alunni e alle alunne con disabilità. Nei mesi precedenti, era stata anche presentata anche un'interrogazione parlamentare sul tema, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e alla Ministra del MIUR Stefania Giannini.

Da diversi mesi, ci si sta occupando della scottante "questione" della responsabilità dell'assistenza alla comunicazione e del trasporto degli alunni e delle alunne con disabilità, servizi che - fino all'entrata in vigore della cosiddetta Legge Del Rio (L. n. 56/2014) - erano affidati alle Province.

A fine estate, avevamo dato la notizia dello stanziamento di 30 milioni di Euro da parte del Governo a cui le Province e le città Metropolitane potevano far ricorso per garantire i servizi di assistenza scolastica agli alunni e alle alunne con disabilità (per un approfondimento della notizia, rimandiamo alla lettura dell'articolo "Assistenza scolastica: i fondi ci sono, ma le Province lo sanno?").

Lo stanziamento di questi fondi, di fatto, ha consistito nel "tamponamento" di una situazione che non vede ancora identificato, in modo chiaro, il soggetto che dovrebbe provvedere a garantire tali servizi. Lo stanziamento di quei fondi, inoltre, sembra non sia sufficiente per la copertura dell'interno anno scolastico, come si evince dall'articolo "Assistenza scolastica: il rimpallo delle responsabilità" [link esterno] pubblicato su Superando.it.

Le Deputate Elena Carnevali, Cinzia Fontana e Daniela Gasparini avevano presentato, nei mesi scorsi, una specifica interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, e alla Ministra per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca, Stefania Giannini, ricordando che «molte Regioni non si sono ancora espresse in merito [al soggetto responsabile nel garantire l'assistenza scolastica, N d. R.] e altre hanno invece provveduto a legiferare individuando modalità diverse: alcune, infatti, hanno mantenuto le funzioni in capo alle Regioni con attribuzioni di risorse economiche, altre hanno delegato ancora le Province definendo tuttavia ruoli e risorse economiche non sempre sufficienti. Ciò sta determinando condizioni di profonda incertezza sulla garanzia del diritto allo studio di numerosi alunni disabili», come leggiamo dal testo dell'interrogazione parlamentare [link esterno].».

Quali iniziative intende mettere in atto il Governo per superare questa situazione di incertezza e garantire, in modo inequivocabile, i servizi di assistenza scolastica per gli alunni e le alunne con disabilità? Questo è il quesito posto dalle Deputate al Governo ed è anche il quesito di familiari, genitori, insegnanti di alunni e alunne con disabilità che frequentano la Scuola italiana e che pretendono che venga rispettato, con tutti gli strumenti possibili, il principio dell'inclusione scolastica.

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