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Comunicato FISH. Il welfare produce occupazione. I dati lo confermano

Pubblicato il 5/07/2013 - Letto 2424 volte
(4 luglio 2013) La Rete "Cresce il welfare, cresce l'Italia" - promossa da 40 organizzazioni sociali tra le più rappresentative del nostro Paese che operano nel campo dell'economia sociale, del volontariato e del sindacato, di cui la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap è parte attiva - ha presentato i risultati di una interessante ricerca realizzata avvalendosi di un gruppo di ricercatori dell'Università "La Sapienza" di Roma dalla quale emerge un dato poco noto riguardo all'occupazione: in Europa, tra il 2008 e il 2012 (nel pieno della crisi), a fronte di una sostanziosa perdita di occupazione nei comparti manifatturieri l'incremento nei servizi di welfare, cura e assistenza è stato pari a 1 milione e 623mila posti di lavoro. Destinare risorse pubbliche al welfare rappresenta quindi, contrariamente a molti luoghi comuni, un investimento.

La Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap è parte attiva della Rete "Cresce il welfare, cresce l'Italia" - promossa da 40 organizzazioni sociali tra le più rappresentative del nostro Paese che operano nel campo dell'economia sociale, del volontariato e del sindacato. La Rete presenta in una conferenza stampa il 5 luglio, alle ore 11.00 presso la sala Capranichetta dell'Hotel Nazionale in Piazza Monte Citorio a Roma, i primi interessanti risultati di una ricerca sviluppata in questi mesi.

Esiste un dato poco noto riguardo all'occupazione. In Europa, tra il 2008 e il 2012 (nel pieno della crisi), a fronte di una perdita di occupazione nei comparti manifatturieri di 3 milioni e 123mila unità, l'incremento nei servizi di welfare, cura e assistenza è stato pari a 1 milione e 623mila unità (+7,8%).

Ma solo alcuni Paesi europei si sono resi conto che il welfare può essere un volano per la ripresa economica. Fra questi l'Italia non c'è: al contrario essa comprime la spesa sociale, delega massicciamente l'assistenza alle famiglie, mantiene limitati e risibili gli sgravi per l'occupazione domestica e di assistenza favorendo il lavoro sommerso e senza tutele.

Destinare risorse pubbliche al welfare rappresenta, contrariamente a molti luoghi comuni, un investimento. Alcuni studi recenti confermano che l'uso della spesa pubblica per creare lavoro ha effetti sull'occupazione molto più alti e in tempi più rapidi rispetto ad altri tipi di misure: fino a 10 volte superiori rispetto al taglio delle tasse, da 2 a 4 rispetto all'aumento di spesa negli ammortizzatori sociali o alla riduzione dei contributi sul lavoro per le imprese.

Un esempio di questi effetti si rileva in Francia: uno dei Paesi europei che di più ha puntato su una strategia di integrazione tra politiche di welfare e politiche per la creazione di occupazione regolare nella cura e assistenza alle persone, sostenendo la domanda con voucher, contributi, sgravi fiscali. Nel 2011 sono state 3,4 milioni (il 13% del totale) le famiglie francesi che hanno usufruito di servizi di cura e assistenza personale.

L'impatto di queste politiche ha determinato un aumento dell'occupazione regolare del 47% tra il 2003 e il 2010 (+ 330 mila unità tra il 2005 e il 2010) giungendo a occupare un milione e mezzo di lavoratori.

La Rete "Cresce il welfare, cresce l'Italia" ha messo ben in evidenza questi e molti altri dati avvalendosi di un gruppo di ricercatori coordinati da Andrea Ciarini dell'Università "La Sapienza" di Roma. Ne esce una proposta diversa e nuova per il rilancio dell'occupazione, dell'economia e per il sostegno alle famiglie italiane.

Appuntamento, quindi, il 5 luglio per gli approfondimenti del caso.

La Conferenza stampa sarà trasmessa in streaming audio da Giornale Radio Sociale: http://www.giornaleradiosociale.it/

Per informazioni:
Coordinamento ufficio stampa "Cresce il welfare, cresce l'Italia"
welfarexxi.rps@gmail.com
349.8729975
www.cresceilwelfare.it (link a sito esterno)

4 luglio 2013

FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap
www.fishonlus.it (link a sito esterno)
www.facebook.com/fishonlus (link a sito esterno)

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