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Approvato il nuovo Piano Regionale per la Non Autosufficienza

Pubblicato il 24/10/2014 - Letto 2420 volte
Il 17 ottobre scorso è stato proposto, dalla Presidente della Regione Umbria, in accordo con l'Assessora al Welfare, il nuovo Piano Regionale per la Non Autosufficienza, il PRINA. Si è provveduto, inoltre, all'assegnazione delle risorse del relativo Fondo regionale per un totale di 9 milioni 854 mila e 700 Euro.

Il 17 ottobre scorso è stato approvato il nuovo Piano Regionale per la Non Autosufficienza "PRINA", su proposta della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e in accordo con l'Assessora al Welfare Carla Casciari. Al PRINA sono state assegnate le risorse per un ammontare totale di 9 milioni 854 mila 700 Euro.

Le risorse del PRINA provengono dal Fondo Regionale per la Non Autosufficienza - previsto dalla Legge Regionale n. 9 del 4 giugno 2008 - che è stato incrementato di 2 milioni di Euro, i quali dovranno essere poi trasferiti ai Comuni capofila delle Zone sociali, mentre la quota destinata alle Aziende Sanitarie è pari a 7 milioni 854 mila 700 Euro.

Uno degli obiettivi della nuova programmazione regionale è quello di garantire un sostegno alla domiciliarità con lo scopo di supportare le famiglie nel lavoro di cura dei propri cari, cercando di limitare, o meglio ancora evitare, il ricovero in strutture residenziali. Altro elemento di novità è rappresentato dalla possibilità di aprire, con quei fondi, anche centri diurni per minori e anziani con disabilità.

Nel nuovo PRINA sono inoltre previsti i cosiddetti "assegni di sollievo" e i "ricoveri di sollievo" per tutte le situazioni in cui, l'aggravio del lavoro di cura a carico della famiglia, richiede un momento di pausa, proponendo dei ricoveri di circa 30 giorni per le persone con disabilità in particolari situazioni di non autosufficienza, alleviando la persona e la famiglia da questa situazione di stress assistenziale.

Oltre il 40% delle risorse nazionali del Fondo verrà destinato ad interventi di assistenza domiciliare diretta - e, novità, anche indiretta - a favore delle persone con disabilità, limitatamente però a quelle le cui condizioni cliniche risultano particolarmente gravi, come ad esempio le persone con la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA).

Come già anticipato in un recente focus, è, inoltre, prevista l'assegnazione di 2 milioni di Euro ai Comuni capofila delle Zone sociali per la sperimentazione di due progetti: il primo, denominato "Vita Indipendente", è rivolto alle persone adulte con disabilità e ha come obiettivo il raggiungimento di un adeguato livello di autonomia e di inclusione sociale; il secondo progetto, "supporto alla permanenza nel proprio domicilio", è rivolto alle persone anziane con disabilità in condizione di non autosufficienza.

Ora, non bisogna far altro che attendere la definitiva approvazione, da parte del Consiglio Regionale, del nuovo PRINA.

Concludiamo, facendo presente che, mentre l'Umbria sta approvando il PRINA e il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, a livello nazionale il clima è ben diverso: nel Disegno di Legge di Stabilità per il 2015 - come riportato nel Comunicato della FISH del 23 ottobre scorso - si prevede il taglio di 100 milioni di Euro del Fondo per la Non Autosufficienza e il congelamento del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali.

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