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Inclusione scolastica: l'allarme per l'assistenza educativa e alla comunicazione

Pubblicato il 11/07/2014 - Letto 2601 volte
A fronte della Legge n. 56/2014 - la cosiddetta Legge Delrio -, che prevede la riorganizzazione delle Province e la re-distribuzione delle varie competenze, la LEDHA ha evidenziato il possibile rischio di un ritardo nell'attivazione dei servizi di assistenza educativa e assistenza alla comunicazione per gli studenti con disabilità, a partire dal prossimo anno scolastico.

La LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), componente della FISH Lombardia (Federazione per il Superamento dell'Handicap), ha rilevato il possibile rischio di un ritardo nell'attivazione dei servizi di assistenza educativa e di assistenza alla comunicazione per gli studenti con disabilità, per l'anno scolastico 2014/2015, a fronte della promulgazione della Legge n. 56 del 7 aprile 2014 [link a sito esterno] "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni".

La Legge n. 56/2014 - la cosiddetta "Legge Delrio" - prevede la riorganizzazione delle Province e delle varie competenze ad esse affidate, tra cui - lo ricordiamo - vi "era" anche la gestione dei servizi di assistenza educativa e di assistenza alla comunicazione per gli alunni con disabilità, come previsto, a suo tempo, dall'articolo n. 5 della Legge n. 67 del 18 marzo 1993 [link a sito esterno].

In particolare, si legge nell'articolo Riorganizzazione delle Province: gli alunni più a rischio [link a sito esterno] pubblicato su Superando.it, gli alunni che frequentano le scuole secondarie superiori potrebbero non godere del supporto all'assistenza educativa, mentre, gli studenti delle scuole elementari e secondarie inferiori con limitazioni alle funzioni della vista e dell'udito potrebbero non avere, in classe, l'assistente alla comunicazione.

Il rischio più preoccupante - sottolinea la LEDHA nel suo comunicato stampa - riguarda l'attivazione dei servizi di assistenza alla comunicazione e di assistenza educativa che potrebbe arrivare con ritardo rispetto all'inizio dell'anno scolastico, andando ad impedire - di fatto - la frequenza delle lezioni degli studenti con disabilità che usufruiscono di questi servizi.

Molti familiari di studenti con disabilità e molte associazioni della rete della LEDHA, si legge sempre nella nota, hanno manifestato questa preoccupazione che mette in difficoltà anche la programmazione delle scuole per il prossimo anno scolastico.

La LEDHA si sta occupando di questa situazione e ha chiesto a tutte le Istituzioni coinvolte (Province, Regione ed Ufficio Scolastico Regionale) il massimo impegno per far sì che già a settembre, all'inizio del nuovo anno scolastico, l'assistenza educativa e l'assistenza alla comunicazione vengano erogate agli alunni con disabilità che ne hanno il diritto.

Anche nella nostra regione, questa eventualità potrebbe verificarsi, andando a ledere il diritto allo studio degli studenti e delle studentesse con disabilità. Per questo motivo, l'Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, la FISH Umbria ONLUS e della FAND Umbria ONLUS (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità) sono chiamate a monitorare che ciò non accada.

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