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Sentenze in tema di scuola: vittorie e sconfitte

Pubblicato il 8/09/2009 - Letto 3739 volte
Pubblichiamo due schede (rispettivamente di Salvatore Nocera e di Salvatore Crispi) in riferimento ad alcune recenti sentenze che, pur costituendo una "vittoria" del singolo in termini di ottenimento del proprio diritto negato, costituiscono una "sconfitta" della politica per l'inclusione scolastica e, quindi, per la collettività.

Il «danno esistenziale»

La prima scheda, a cura dell'Avvocato Salvatore Nocera (vicepresidente della FISH e esperto nelle tematiche riguardanti l'inclusione scolastica), propone una riflessione in merito alla Sentenza del 25 giugno 2009 del TAR della Puglia che riconosce il «danno esistenziale» in caso di indebita riduzione delle ore di sostegno scolastico.

La Sentenza è di notevole importanza perché ribadisce il diritto, costituzionalmente garantito, all'integrazione scolastica degli alunni con disabilità, che non può essere negato o ridotto a discrezione dell'Amministra-zione Scolastica. Inoltre, viene precisato che i tagli alla spesa pubblica non giustificano la riduzione delle ore di sostegno, se questa non costituisce un evidente miglioramento della situazione personale dell'alunno.

Nocera, tuttavia, pone un'osservazione molto importante nel punto in cui la Sentenza attribuisce alla sola ASL la competenza di attribuire il giusto contenuto della prestazione di sostegno. Poiché in gioco è, prima ancora che il sostegno scolastico, il diritto allo studio dell'alunno con disabilità, l'accertamento sanitario sviluppato nella diagnosi funzionale - afferma Nocera - «ha solo un valore di presupposto che va completato dalla formulazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) in cui vengono indicate le varie risorse necessarie, tra cui anche le ore di sostegno, congiuntamente dagli operatori sanitari, dai docenti e dalla famiglia».

Leggi l'intero articolo di Salvatore Nocera (file in PDF).


Le sentenze e le Amministrazioni scolastiche

La seconda riflessione che proponiamo, a cura di Salvatore Crispi (Responsabile del Coordinamento H per i Diritti delle Persone con Disabilità nella Regione Siciliana ONLUS), riguarda l'incapacità delle Amministrazioni scolastiche ad adeguarsi alle esigenze degli alunni con disabilità a prescindere dai procedimenti dei tribunali.

La questione prende spunto da un'altra sentenza "vittoriosa", la Sentenza n. 925 del TAR della Sicilia. Il Tribunale ha dato ragione ad un'alunna che non riceveva tutta l'assistenza ed il supporto previsti dal Piano Educativo Individualizzato (PEI). Anche questa sentenza spiega che le esigue risorse economiche non costituiscono un deterrente per impedire una corretta inclusione scolastica.

Afferma Crispi: «sentenze di questo tipo sono una soddisfazione, in primo luogo per i diretti interessati, per le loro Associazioni e per tutto il mondo della disabilità; esse, però, sono anche, contemporaneamente, una sconfitta della politica, intesa come strumento al servizio della collettività, delle Istituzioni e di tutta l'area che, in modo diretto o indiretto, si occupa della scuola».

Leggi l'intero articolo di Salvatore Crispi (collegamento a sito esterno).

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