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Intendono formare 2 classi di 30 alunni perchè ritengono l'handicap di mia figlia non grave. Esiste legislazione in merito che eviti questo?

Pubblicato il 6/07/2009 - Letto 1029 volte
Ho iscritto mia figlia affetta da epidermolisi bollosa distrofica di 3 anni alla scuola materna. Intendono formare 2 classi di 30 alunni perchè ritengono l'handicap di mia figlia non grave, non trattandosi di un handicap psichico. Chiedo cortesemente se esiste legislazione in merito che eviti questo numero esagerato di alunni per classe. Distinti saluti. Grazie.
Elena, 39 anni

Risposta

Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che il problema deve essere correttamente inquadrato circa le responsabilità dei soggetti coinvolti o da coinvolgere. Il compito di definire la gravità della patologia di Sua figlia non spetta, in prima istanza, alla scuola, ma alla Commissione Medica della ASL al momento dell'accertamento dello stato di handicap (Legge n. 104/1992).

Solo se la Commissione Medica ha riconosciuto a Sua figlia lo «stato di handicap in situazione di gravità» (articolo 3, comma 3, Legge 104/1992), la scuola è tenuta ad applicare la normativa per gli alunni con disabilità (ossia la Legge 104 stessa), che riguarda, tra le altre cose, la riduzione del numero di alunni per classe in presenza di un alunno con disabilità.

Qualora Sua figlia abbia già il riconoscimento dello «stato di handicap in situazione di gravità», ma la scuola si sia avvalsa della possibilità di deroga al numero limite per classe (cosa che, purtroppo, la normativa prevede), Le consigliamo di appellarsi, qualora ce ne siano i presupposti, alle regole di sicurezza degli edifici, con particolare riguardo ai metri quadri previsti per ciascun alunno (in Approfondimenti troverà un focus da noi curato sull'argomento).


Approfondimenti

Focus: «Scuola: no al sovraffollamento nella composizione delle classi».


Per ogni altra informazione, può contattarci telefonicamente al numero 0744 27.46.59.

Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Margherita Di Giorgio e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)

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