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Mio fratello ha un'invalidità civile e non lavora, posso rivolgermi ad un'assistente sociale?
Pubblicato il 30/06/2009 - Letto 1064 volte
Gentili Esperti, mi trovo con un fratello con invalidità civile del 67%, solo, perchè separato dalla moglie, affidataria del loro bambino, si è licenziato dal tribunale dove lavorava e fino ad un anno fa abitava con nostra madre che adesso è deceduta, dice di essere depresso e che quindi non può lavorare e pretende che io e mia sorella lo manteniamo. Come bisognerebbe comportarsi in questi casi? Oltre ad obblighi morali, né io né mia sorella possiamo economicamente mantenerlo, io tra l'altro sono monoreddito e ho tre figli da mantenere. Gli assistenti sociali in questi casi cosa fanno? Grazie in anticipo per la risposta. Saluti mario, 41 anni Risposta
Gentile Utente,
da quanto scrive nella Sua e-mail è chiaro che la situazione vissuta da Suo fratello e dalla Sua famiglia debba essere affrontata con il supporto dei servizi presenti sul vostro territorio. Le consigliamo, quindi, di rivolgersi all'assistente sociale presente presso la ASL della Sua città, chiedendo la realizzazione di una presa in carico che possa consentirvi di affrontare tutti gli aspetti problematici della situazione. Da quanto ci dice nella Sua e-mail sarà importante, innanzitutto, capire se Suo fratello non potrà più lavorare o se, invece, sarà possibile progettare un percorso di inserimento lavorativo mirato. In questo caso l'assistente sociale ha il compito di orientarvi verso i servizi competenti di fungere da punto di riferimento coordinando, quindi, le azioni che si intraprenderanno.
Per ogni altra informazione, può contattarci telefonicamente al numero 0744 27.46.59. Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Margherita Di Giorgio e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)
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