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«La città che vogliamo». Il Sindaco Di Girolamo lancia il suo programma di sviluppo urbano.

Pubblicato il 18/09/2009 - Letto 2707 volte
Proponiamo un confronto tra i contenuti del discorso pronunciato dal Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo in Consiglio Comunale l'8 settembre, con gli impegni sottoscritti, da candidato, con le associazioni di persone con disabilità (FISH e FAND) lo scorso 30 maggio. Verifichiamo se è davvero la "città che vogliono" anche le persone con disabilità.

Foto del Sindaco Di Girolamo in Consiglio ComunaleAlla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, il Sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, ha pronunciato un lungo discorso in Consiglio Comunale in cui, facendo una disamina degli effetti della crisi economica in Italia, con ricadute nelle politiche degli Enti locali, ha delineato gli indirizzi programmatici della sua politica per uno sviluppo concreto della città di Terni.

«[...] Negli anni passati l'amministrazione comunale ha portato avanti con grande decisione un programma che poggiava sulla realizzazione di una nuova idea di città. Una città che superasse la monocultura industriale per approdare ad una dimensione integrata dello sviluppo. Una città che fosse in grado di cogliere le nuove opportunità offerte dalla globalizzazione per affrontare la sfida della competizione e modificandosi per diventare più bella, attrattiva, colta, dinamica ed accogliente [...]».

Leggi il documento integrale del Sindaco Di Girolamo (collegamento a sito esterno).


E gli impegni assunti a maggio? Confrontiamoli

Confrontiamo i punti salienti del discorso del Sindaco con gli impegni sottoscritti di fronte a FISH e FAND in campagna elettorale (leggi gli impegni assunti).

Il primo impegno, dare attuazione ai princìpi sanciti nella Convenzione ONU, è di fatto trasversale e si concretizza realizzando quanto previsto in ogni punto del programma di sviluppo urbano secondo un'ottica di effettiva e piena inclusione dei cittadini con disabilità.

Disegno di clessidra di vetro e legnoIl secondo, dare immediata continuità all'esperienza di Agenda 22 per garantire la definizione partecipata e la progressiva realizzazione di un "Piano per le Politiche per la Disabilità" - in base a quello che è stato espresso in campagna elettorale - ha la funzione di misurare la «qualità di una Amministrazione», attraverso la valutazione dell'«aderenza fra servizi offerti e bisogni presenti». Si attendono, quindi, degli atti di concretezza in questo senso: soprattutto laddove, non essendo più prevista la figura del direttore generale del Comune, per dare continuità al lavoro sin qui fatto, è necessaria un'assunzione di responsabilità proprio da parte del Sindaco.

smile gialla sorridenteIn merito al terzo impegno, garantire la definizione e la realizzazione del Progetto Individuale, riteniamo estremamente significativo che Di Girolamo abbia indicato in maniera netta il modello di servizi da perseguire: «nel settore della disabilità punteremo alla realizzazione di Progetti Individuali, così come previsto dalla Legge 328/2000». Il Progetto Individuale diventa indispensabile soprattutto in questo momento di crisi, in quanto rappresenta l'unico strumento idoneo a garantire la piena realizzazione del progetto di vita di ciascuna persona e, allo stesso tempo, l'appropriata erogazione di servizi/diritti che, in una logica che mira al frazionamento delle prestazioni, sempre di più vengono messi in discussione.

Disegno di clessidra di vetro e legnoIl quarto, il quinto ed il sesto impegno si riferiscono a strategie di intervento socio-sanitari direttamente riconducibili alla realizzazione dei Progetti Individuali, quali la Vita Indipendente, il Durante e Dopo di Noi, l'assistenza domiciliare auto-gestita, la partecipazione al costo dei servizi, che, in una fase di risorse contingentate, rappresentano una scelta coraggiosa e, allo stesso tempo, obbligata, soprattutto per chi, come già affermato dal Sindaco, intende garantire «risposte efficaci, scongiurando sia l'emarginazione, sia il prodursi di un'assistenza senza prospettive, dove al crescere di bisogni non corrisponde una sua crescita in termini di capacità e di realizzazione personale».

Smile gialla sorridenteIl settimo impegno riguarda l'inclusione scolastica. Condividiamo l'intenzione di «sviluppare un distretto culturale avanzato che sia elemento propulsore dello sviluppo fondato [... sulla] coesione ed integrazione sociale». Riteniamo importante, inoltre, proseguire «nel lavoro di messa in sicurezza e qualificazione del patrimonio scolastico pubblico». Riteniamo, quindi, che le intenzioni dell'Amministrazione siano in linea anche con quanto sottoscritto dallo stesso Di Girolamo lo scorso 30 maggio, ossia di provvedere alla stipula di un Accordo di Programma per l'integrazione scolastica (ai sensi dell'articolo 13, comma 1, Legge 104/1992), al fine di coordinare responsabilità ed azioni in tal senso.

Smile gialla sorridenteL'ottavo impegno, quello che coinvolge il tema dell'accessibilità e mobilità, è tra quelli più importanti, poiché trasversale e quindi in grado di misurare la capacità della nuova Amministrazione di ricondurre le Politiche per le Persone con Disabilità all'interno delle Politiche Generali. La vera sfida sarà fissare princìpi, regole ed obiettivi che impegneranno, più o meno direttamente, tutti gli assessorati: dalla Mobilità Urbana, all'Urbanistica, alla Qualità urbana e ai Lavori pubblici, al Welfare, alla Cultura, Scuola ed Servizi educativi, allo Sport, al Turismo, all'Università e ricerca. In merito a questo impegno, Di Girolamo ha espresso l'intenzione di costituire una «Commissione per l'abbattimento delle barriere architettoniche». A differenza di Raffaelli che non poté dar seguito all'intenzione di inserire un rappresentante delle associazioni di persone con disabilità in commissione edilizia, oggi Di Girolamo può contare su una volontà politica e organizzativa ormai consolidata, come dimostrano le delibere della Giunta Comunale prodotte a seguito dell'esperienza di Agenda 22:

  • DGC n. 316 del 1° giugno 2006, «Agenda 22. Approvazione Protocollo d'Intesa tra Comune di Terni, Provincia di Terni, ATC e Partners Mobilità e FISH Onlus, sez. Terni».
  • DGC n. 311 del 19 giugno 2008, «Attuazione del Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e Piano Integrato Spazi Urbani (PISU). Atto di Indirizzo».
  • DGC n. 493 del 16 ottobre 2008, «PUC 2 di cui alla DGR n. 351 del 7 aprile 2008 e s.m.i. "Un centro da favola. Realizzare la città immaginata". Approvazione proposta». Nella pagina di collegamento è possibile leggere anche il testo del Protocollo d'Intesa «Un centro da favola» tra Comune di Terni e FISH Umbria ONLUS del 20 ottobre 2008.
  • DGC n. 344 del 04 giungo 2009, «Coordinamento dei procedimenti tecnici del Comune di Terni collegati al PEBA ed al PISU al fine di garantire la piena attuazione del diritto all'autonomia ed alla mobilità di tutti i Cittadini con disabilità...».

smile gialla sorridenteIn merito al nono impegno, relativo al ricorso all'audit civico, sia nella fase di progettazione che di collaudo, riteniamo che la conferma di tale impegno si possa leggere nelle parole dette dal sindaco: «rafforzeremo gli strumenti di valutazione, monitoraggio e controllo degli obiettivi raggiunti. [...] Dobbiamo puntare a rafforzare il senso civico dei nostri concittadini, quello che ti fa sentire parte responsabile ed attiva, anche attraverso comportamenti virtuosi, del Governo della città, qualunque sia il suo colore politico». Ci auguriamo di trovare nei fatti anche l'impegno assunto affinché gli esiti del collaudo civico siano inseriti tra gli elementi di valutazione dell'operato dei dirigenti («utilizzeremo sistemi premianti»), a partire da tutti gli interventi previsti nel Piano Urbanistico Territoriale (PUT), inclusi quelli già posti in essere nel 2009.

Smile gialla sorridenteIn merito al decimo impegno, attività preventive, di sensibilizzazione e sanzionatorie per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, condividiamo appieno la «rigorosa attività sanzionatoria di comportamenti sbagliati» con riferimento specifico agli abusi in termini di scivoli e di parcheggi riservati alle persone con disabilità.


Conclusione

Molte persone con disabilità hanno forse una consapevolezza dei loro diritti non tanto piena quanto quella dei loro bisogni, non per questo le associazioni scenderanno a compromessi laddove si dovesse pensare di barattare risposte risarcitorie a fronte della  rinuncia a svolgere il proprio ruolo di rappresentanza di tutte le persone con disabilità  e tutela di tutti i loro diritti.

Il nostro auspicio è che, ancor più in un momento di crisi come quello attuale, il movimento associativo delle persone con disabilità sia riconosciuto quale risorsa essenziale per dar vita a "la città che vogliamo". Per tale ragione  intendiamo rinnovare e rilanciare il nostro impegno ad assumerci attivamente le nostre responsabilità affinché la nuova Giunta produca fatti concreti, coerenti con le intenzioni manifestate e gli impegni assunti dal Sindaco di Girolamo.


Note

Le citazioni di Leopoldo Di Girolamo in campagna elettorale sono tratte dall'articolo «Disabilità, Di Girolamo in prima linea», Corriere dell'Umbria, 31 maggio 2009.

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