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La Fish Nazionale comunica - Decreto anticrisi

Pubblicato il 22/07/2009 - Letto 2347 volte
Pubblichiamo il Comunicato stampa della FISH e di Cittadinanzattiva sull' effetto del decreto legge anticrisi sul welfare: importante il riconoscimento dei diritti delle famiglie delle persone con disabilità a prestare assistenza. Grave il taglio di 800 milioni per la farmaceutica e l'appesantimento burocratico per le procedure di invalidità.

Luci ed ombre quelle che FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap e Cittadinanzattiva, hanno evidenziato in un documento inviato al Governo e al Parlamento in merito ad alcune delle misure contenute nel decreto legge "anticrisi".
Nel documento si esprime apprezzamento per l'abrogazione delle disposizioni previste dalla L. 133/2008 che comportavano una decurtazione della retribuzione ai lavoratori del comparto pubblico che fruivano dei permessi e dei congedi per l'assistenza di familiari con handicap grave.
 
Forti le critiche per due aspetti.
Il primo: il taglio di 800 milioni di euro per la spesa farmaceutica territoriale a partire dal 2010. Il tutto in una situazione in cui era già evidente la difficoltà di accesso a farmaci necessari ed insostituibili. "Ci saremmo augurati anziché un taglio ulteriore della spesa farmaceutica, un ri-orientamento delle risorse risparmiate nel 2008 (11,6% di spesa effettiva nel 2008, contro il 14% previsto, per un valore di circa 2 miliardi e 472 milioni di euro) a favore di un innalzamento del tetto di spesa farmaceutica ospedaliera invece già sforato di quasi il doppio (4,2% contro il 2,4% previsto). Chiediamo inoltre all'AIFA di coinvolgere le organizzazioni civiche nella programmazione farmaceutica vista l'attivazione di specifici tavoli, in cui, ad oggi, sono coinvolte solo organizzazioni mediche".
Il secondo: il comparto relativo all'accertamento dell'invalidità civile. Il punto maggiore di forza risiede nello spirito dei primi commi: il tentativo di semplificare la procedura di accertamento delle minorazioni civili, oggi estremamente farraginosa, lunga, e costosa sia per il Cittadino che la per la Pubblica Amministrazione. Se questo è lo spirito condivisibile, il titolo dell'articolo ne svilisce e ne travisa la portata: "Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile".
La cooptazione del medico INPS all'interno delle Commissioni Usl è certamente un'operazione apprezzabile se riduce i tempi di emissione dei verbali di invalidità  se elimina i tempi e i costi delle Commissioni di verifica INPS chiamate oggi ad un controllo formale e sostanziale di ogni singolo verbale. Questo è il senso che vogliamo leggere nel testo del primo comma, ma il testo non è affatto chiaro ed andrebbe precisato con incontestabile chiarezza che l'ingresso del medico INPS nella Commissioni Usl comporta il superamento delle Commissioni di verifica, almeno per il controllo routinario sui verbali di invalidità, handicap e disabilità.
Vi è un altro aspetto assai rilevante in termini di costi per il Cittadino e per l'Erario. Sono pendenti 320 mila cause civili legate alle invalidità civile, una cifra spaventosa e destinata ad espandersi in seguito al piano straordinario di verifica delle invalidità civili previsto dalla Legge 133/2008.
Il nuovo articolo 20 del decreto legge 78, è molto preciso rispetto ai ricorsi giurisdizionali, ma non inciderà significativamente sul volume delle cause civili. Riteniamo sia  giunto il momento di reintrodurre modalità di ricorso amministrativo, istituendo Commissioni superiori,  a livello Regionale integrate con INPS, per il riesame degli eventuali ricorsi.
L'ultima osservazione riguarda l'ultimo comma, il 6 che prevede che il Ministero della Salute nomini una Commissione con il compito di "aggiornare le tabelle indicative delle percentuali di invalidità già approvate con Decreto del 5 febbraio 1992 (...)."
L'intento è, quindi, quello di rimanere nell'attuale logica valutativa, contestata motivatamente da molti esperti del settore e da molti operatori, ritenendola ampiamente superata sotto il profilo scientifico e operativo.

Ufficio Stampa Fish Onlus

ufficiostampa@fishonlus.it 

 

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