Il 6 settembre 2023 rappresenta una data significativa per il Terzo Settore italiano, poiché segna un passo fondamentale con la presentazione dei risultati del progetto "Welfare 4.0 - Per un Welfare Comunitario di Inclusione". Questo progetto ambizioso, sostenuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stato ideato per affrontare le sfide del sistema di welfare italiano, ponendo al centro dell'attenzione l'inclusione e l'empowerment delle persone con disabilità. Promosso dalla Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH) in collaborazione con partner e associazioni del Terzo Settore
Il 6 settembre 2023 segna un importante passo avanti nel campo del Terzo Settore italiano con la presentazione dei risultati del progetto "Welfare 4.0 - Per un Welfare Comunitario di Inclusione". Questo ambizioso progetto nazionale, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stato concepito per affrontare le criticità del sistema di welfare italiano, mettendo al centro l'inclusione e l'empowerment delle persone con disabilità. Il progetto è stato promosso dalla Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH) in collaborazione con partner e associazioni del Terzo Settore.
L'8 novembre 2020, il progetto Welfare 4.0 è stato avviato sotto il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che lo ha riconosciuto come di rilevanza nazionale all'interno del Terzo Settore. La sua nascita è stata motivata dall'emergenza coronavirus, che ha evidenziato le fragilità del sistema di presa in carico delle persone con disabilità. Troppo spesso, i servizi non sono riusciti a garantire un'autentica inclusione, impedendo l'esercizio della piena cittadinanza da parte degli individui con disabilità. In risposta a questa sfida, la FISH ha sviluppato il progetto "Welfare 4.0" per definire un nuovo modello di welfare comunitario basato sull'inclusione e l'empowerment delle persone con disabilità.
Obiettivi del Progetto:Il progetto Welfare 4.0 coinvolge tutte e 20 le regioni italiane, con una sperimentazione specifica in quattro di esse: Campania, Calabria, Veneto e Umbria. Le attività chiave del progetto includono:
Coordinamento Scientifico e Organizzativo: Creazione di un Comitato Scientifico composto da esperti per definire il piano concettuale del progetto e i contenuti formativi. Un Gruppo di Lavoro Territoriale coinvolge rappresentanti delle Federazioni regionali per attivare la partecipazione a livello regionale.
Formazione: Un approccio formativo completo che include corsi online (MOOC), webinar e seminari regionali. Gli argomenti coprono la definizione di un welfare comunitario d'inclusione, la legislazione, le metodologie e gli strumenti tecnici.
Ricerca: Questa attività comprende un'analisi delle strutture socio-assistenziali italiane, la raccolta di pratiche alternative alle residenze e la stesura di un report finale di ricerca.
Manuale: Viene sviluppato un manuale che traccia la traiettoria per garantire i diritti umani delle persone con disabilità attraverso approcci e strumenti tecnici e culturali.
Sperimentazione: In quattro regioni italiane, il nuovo modello di welfare comunitario viene sperimentato per valutare l'efficacia e l'impatto.
Promozione e Conferenza Finale: Una serie di eventi pubblici e una conferenza finale per presentare i risultati del progetto e promuovere una nuova cultura dell'inclusione.
Valutazione di Impatto:Una valutazione completa sui beneficiari dei progetti personalizzati, sugli operatori coinvolti e sui costi del progetto.
L'evento denominato "I Sorrisi non Bastano," che si è svolto l'8 luglio 2022 con la Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap (FISH) come capofila, sia in presenza a Perugia che in modalità a distanza è stata l'occasione per dare avvio al lavoro in Umbria sul progetto Welfare 4.0. Composto da due laboratori tecnici al mattino e da un seminario pubblico nel pomeriggio, focalizzati sulle politiche nazionali e locali e sulla comunicazione nell'ambito del welfare. L'evento ha fornito gli strumenti necessari per affrontare questi cambiamenti, promuovendo scelte appropriate nella progettazione delle politiche e degli interventi finalizzati a garantire i diritti delle persone con disabilità, sia in termini di politiche sulla disabilità che di comunicazione.Il programma dell'evento includeva tre sessioni:
Promuovere il Cambiamento: Discussione sulle politiche regionali con la partecipazione di rappresentanti dell'AVI Umbria, della FISH, dell'Osservatorio Regionale sulla Disabilità dell'Umbria, dell'ANCI Umbria e della Regione Umbria.
Comunicare le Politiche sulla Disabilità: Esplorazione delle sfide nella comunicazione delle politiche sulla disabilità con la partecipazione di DPI Italia, dell'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria e di redattori di "Superando.it."
Politiche sulla Disabilità e Partecipazione: Discussione sulla partecipazione come diritto da garantire con rappresentanti della Regione Umbria, della FISH Umbria, dell'ANCI Umbria e dell'Osservatorio Regionale Umbro sulla Condizione delle Persone con Disabilità.
Questi sforzi riflettono l'impegno nell'ottica di migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, promuovendo una maggiore inclusione sociale e garantendo il pieno rispetto dei loro diritti umani.
L'evento di chiusura del progetto, "Per un Welfare Comunitario di Inclusione," ha avuto luogo il 6 settembre 2023. Durante questa occasione sono state presentate azioni e strumenti innovativi per un welfare basato sull'inclusione e il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità. Il progetto si concentra anche sulla sensibilizzazione dei comunicatori e giornalisti per una rappresentazione più accurata e inclusiva delle persone con disabilità nei media.
Parallelamente, la Regione Umbria sta adottando un approccio innovativo verso il welfare attraverso il Piano Regionale Integrato per la Non Autosufficienza (PRINA) 2022-2024. Questo piano si basa sui Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS) per non autosufficienza e disabilità, enfatizzando il passaggio da un Welfare di protezione a uno basato sui diritti. Il PRINA prevede la realizzazione di 100 progetti personalizzati e partecipati, coinvolgendo servizi, comunità e Agenzie di Vita Indipendente.
Le Agenzie di Vita Indipendente e le associazioni presenti nel territorio rivestono un ruolo cruciale nel collegare le persone con disabilità, le loro famiglie e i servizi sul territorio, facilitando l'accesso e la fruizione di servizi e informazioni necessari per garantire la parità di opportunità e la piena partecipazione delle persone con disabilità.
Fish Umbria sta attivamente promuovendo la partecipazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie nel nuovo PRINA. Invitano coloro che sono interessati a candidarsi per la realizzazione di un progetto personalizzato e partecipato a prendere contatto con le associazioni di riferimento e il Centro per l'Autonomia Umbro per ricevere informazioni e supporto.
La IV Commissione consiliare Cultura ha anche sottolineato l'importanza di creare spazi di partecipazione e dialogo strutturati con le persone con disabilità e le loro associazioni, promuovendo una comunicazione realmente accessibile e inclusiva.
In questo momento storico, è essenziale definire un nuovo modello di welfare comunitario basato sull'inclusione per garantire l'applicazione piena della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità delle Nazioni Unite. Il progetto Welfare 4.0 e il cambiamento di paradigma nell'approccio al welfare in Umbria sono segnali positivi in questa direzione, mettendo al centro le esigenze e i diritti delle persone con disabilità e promuovendo una società più inclusiva e solidale per tutti.