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Non autosufficienza, arriva il Piano Triennale per la ASL n. 4

Pubblicato il 17/03/2010 - Letto 2519 volte
De-ospedalizzazione e servizi mirati alle persone con disabilità e anziani. Sono i princìpi cardine del nuovo Piano Triennale per la non autosufficienza, approvato in questi giorni dai Sindaci del Ternano e presentato dal Direttore della ASL n.4

Logo della ASL n. 4 di Terni e Foto di Palazzo Spada (sede del Comune di Terni)Un passo concreto in più per la tutela delle fasce deboli e della non autosufficienza. È il nuovo Piano Triennale per la non autosufficienza che è stato approvato in questi giorni a Palazzo Spada dall'Assemblea dei Sindaci del Ternano, con la guida del Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo. Un piano promosso dalla direzione della ASL n. 4 in sinergia con il Dipartimento aziendale dei servizi sociali, presentato, sempre a Palazzo Spada, dal Direttore generale della ASL n. 4 Vincenzo Panella assieme a Maurizia Bonanni, responsabile del Dipartimento Servizi Sociali. Sono chiari e ben esplicitati gli obiettivi del Piano Triennale per la non autosufficienza, nel pieno recepimento di quelli di più larga scala del PRINA, il Piano Regionale Integrato per la Non Autosufficienza, varato da Palazzo Donini (vedi Approfondimenti).

Primo obiettivo, ovviare alla disomogeneità dei servizi socio-sanitari sul territorio, redistribuendo interventi e risorse, così da mettere a punto un sistema omogeneo, più fruibile e non più a macchia di leopardo. Secondo, puntare sempre più a un intervento di sostegno prima, e di accompagnamento poi, che sia il più possibile calibrato sulle esigenze della singola persona con disabilità. Terzo, in particolare per gli anziani, valorizzare le risorse dell'assistenza familiare e quindi il ruolo e la professionalità delle assistenti, favorendo la loro qualificazione e il loro riconoscimento.

Molti gli strumenti pratici adottati e per i quali saranno stanziate risorse: servizi di trasporto e di sollievo per la famiglia, servizi per il "durante/ dopo di noi", gruppi appartamento, case famiglia, rinnovamento globale dell'area psichiatrica, misure per l'assistenza ai minori e per l'inserimento scolastico e lavorativo. Sempre e comunque, nel segno dell'obiettivo-autonomia. L'indipendenza delle persone con disabilità adulte e la permanenza ove il più possibile a casa degli anziani, sono infatti promossi nelle Linee guida del Piano, che i sindaci dell'ambito territoriale 4 hanno fatto loro, ma che aspetta ora di essere condiviso dagli altri territori e da tutte le parti sociali coinvolte con numerosi incontri, nelle prossime settimane.

Un risultato quanto mai atteso, questo dell'approvazione del Piano Triennale per la non autosufficienza; in una regione, l'Umbria, che è la seconda più anziana d'Italia; e dove ormai superano quota 34mila gli anziani con disabilità in Umbria, di cui 16mila non autosufficienti - il 9 per cento dell'intera popolazione over 65 della regione - più 8mila giovani e adulti con disabilità. Con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di qualità di vita, affettivi, economici e sociali, per la famiglia e per i "care giver". Un risultato che a livello locale sarà ora atteso anche negli altri ambiti, oltre che nella provincia di Perugia.


Approfondimenti

PRINA - Piano Regionale Integrato per la Non Autosufficienza (2008-2010).

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