Il seminario formativo nazionale, che si è svolto a Roma lo scorso 19 ottobre, ha segnato l'effettiva partenza dei lavori per i Laboratori locali previsti dal progetto "Rete in movimento:12 laboratori per l'empowerment"
L'idea di fondo del Progetto "Rete In movimento" si situa su una linea di continuità rispetto al quadro emerso dalle precedenti esperienze di empowerment della rete associativa (attraverso i progetti "EmpowerNet 1 e 2" e "Net.Com"), con aspetti innovativi emersi attraverso la progettazione partecipata e la valutazione delle azioni realizzate precedentemente. L'obiettivo centrale di "Rete in movimento" è focalizzato sulla realizzazione di 12 Laboratori locali coordinati dall'Agenzia EmpowerNet, per far crescere la partecipazione "competente" a livello locale (Comuni e Province). I Centri EmpowerNet costituiscono l'articolazione territoriale dell'Agenzia EmpowerNet (sono attivi in 7 regioni: Campania, Calabria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, e Umbria e in fase di avvio in: Sicilia, Veneto, Emilia-Romagna, Molise e Basilicata) e promuovono la rete associativa, assicurando l'aggregazione delle risorse locali su specifici temi e iniziative. Ciò offre la possibilità di sviluppare Laboratori che siano concentrati su priorità territoriali, rilette alla luce della nuova impostazione culturale sulla disabilità offerta dalla Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità (leggi il testo negli approfondimenti a fondo pagina).
L'ambito strategico per la realizzazione dei 12 Laboratori locali è costituito dal Piano Sociale di Zona (Legge 328/2000): esso costituisce uno spazio d'azione centrale in raccordo con la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità che deve rappresentare l'occasione concreta per rivedere l'approccio, nell'ottica dei diritti umani, delle politiche nei confronti delle persone con disabilità .
L'obiettivo dei Laboratori è di favorire tra gli attori coinvolti a livello territoriale (appartenenti alla rete associativa e agli Enti locali) la condivisione di riflessioni e proposte sul tema del rapporto tra disabilità, diritti umani e inclusione sociale, alla luce delle affermazioni contenute nella Convenzione ONU e considerando le diverse situazioni locali, allo scopo di individuare le possibili innovazioni. È indispensabile individuare le parti della Convenzione ONU che riguardano il metodo partecipativo e il nodo dell'accesso e della fruizione rispetto ai servizi territoriali e che possano essere oggetto "qui e ora" di iniziative, azioni positive e interventi, affinché il recepimento dei valori e degli impegni che la Convenzione ONU indica siano tradotti concretamente non solo negli atti degli Stati, ma anche nelle delibere dei Consigli regionali, provinciali e, soprattutto, comunali.
In questo senso il Progetto "Rete in movimento" intende realizzare quindi anche l'obiettivo di fare crescere dal basso la portata innovativa della Convenzione ONU in materia di conversione delle politiche e delle azioni di governo e crescita delle comunità.
In particolare, il Laboratorio Umbro trarrà spunto dall'esperienza fruttuosa della FISH Umbria ONLUS a Terni. Ciò consentirà di utilizzare i risultati e l'esperienza maturata con il progetto "Agenda 22" ricalibrandoli alla luce dei princìpi introdotti dalla Convenzione ONU: in particolare gli articoli 9 (Accessibilità) e 20 (Mobilità personale) offriranno ulteriori elementi per delineare politiche per la disabilità a tutela del diritto all'accessibilità e alla mobilità. Il diritto ad una vita indipendente ed inclusiva (articolo 19) sarà calato nel territorio locale partendo dall'art. 14 della Legge 328/2000 con l'obiettivo di partire dal Progetto Individuale per ridisegnare servizi alla persona inclusivi.
Ricordiamo, inoltre, che l'importanza del progetto "Rete in movimento" non è solo nei risultati che esso è in grado di produrre nell'immediato, ma anche e soprattutto nel metodo di lavoro che sarà praticato.
Ciò significa che non si tratta solamente di realizzare prodotti, pur fondamentali, ma di instaurare prassi in grado di incidere sulla natura e le abitudini degli attori coinvolti. Solo quello che si radica nell'esperienza degli attori e nei concreti processi decisionali resta, al di là dei singoli episodi e progetti.
L'attività dei Laboratori territoriali si svilupperà da ottobre 2007 a maggio 2008. Si prevede la presentazione dei risultati del progetto in occasione di un convegno finale da tenersi a giugno, al Forum PA 2008, e si auspica la pubblicazione di un Manuale dell'inclusione sociale che raccolga e illustri le esperienze maturate nei diversi territori.
Per approfondimenti:
Convenzione Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità
Legge n. 328 dell'8 novembre 2000, «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali».