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Umbria. Inclusione scolastica

Pubblicato il 6/07/2013 - Letto 2911 volte
La Regione Umbria attraverso il Tavolo dell'Alleanza per lo sviluppo "Investimento sul capitale umano" avvia la programmazione concertata delle politiche in materia di istruzione, diritto allo studio, formazione professionale, istruzione tecnica superiore per il triennio 2013-2015.

Mentre a livello nazionale la FISH e la FAND ribadiscono i temi prioritari per il miglioramento delle politiche inclusive nel quadro dell'attuazione piena dell'autonomia scolastica all'Osservatorio ministeriale sull'inclusione scolastica (leggi qui il comunicato), il 24 giugno 2013, l'assessore al welfare della Regione Umbria Carla Casciari ha convocato una seduta del Tavolo dell'Alleanza per lo sviluppo "Investimento sul capitale umano".

Il Tavolo dell'Alleanza è lo strumento di politica di concertazione che la Regione utilizza per mobilitare attorno alle scelte, gli obiettivi, le strategie da mettere in campo per disegnare l'Umbria di domani, le parti sociali e i soggetti del partenariato economico-sociale, ma anche i cittadini, le imprese ed il mondo del volontariato, dell'associazionismo, della cultura e della scuola. Esso si articola in diversi Tavoli ed in particolare il Tavolo tematico "Investimento sul capitale umano" si occupa dei temi connessi al sistema dell'istruzione e della formazione, dell'Università e delle politiche per i giovani.

Nel corso della riunione sono stati presentati e discussi i seguenti provvedimenti che si inseriscono nella nuova fase di programmazione in materia di istruzione, diritto allo studio, formazione professionale, istruzione tecnica superiore avviata dalla Regione:

  • Piano Triennale per il diritto allo studio 2013-2015.
  • DDL "Disciplina per il sistema regionale di Istruzione e Formazione professionale".
  • Nuova programmazione ITS.
  • Orientamento (Convenzione con Ministero del Lavoro).
I documenti oggetto dei lavori del Tavolo sono consultabili al seguente link: Istruzione e Formazione Professionale: prossima programmazione (link a sito esterno).

All'interno del Piano triennale del Diritto allo Studio 2013-2015 (link a sito esterno) i riferimenti alla disabilità, sono frequenti e puntuali.

Dopo i dovuti riferimenti alla Legge Regionale (Legge Regionale n. 28/2002) e alla considerazione priotaria degli interventi volti a favorire l'integrazione degli alunni in situazione di svantaggio, il Piano prende in considerazione quanto già fatto «La Regione - in sintonia con la normativa nazionale, e nello specifico con le recenti "Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità" emanate dal MIUR nel 2009 e con l'Intesa del 20 marzo 2008 in Conferenza Unificata in merito alle modalità ed ai criteri per l'accoglienza e la presa in carico dell'alunno con disabilità - individua gli strumenti di programmazione per l'integrazione scolastica degli alunni disabili o con esigenze educative speciali e stipula Accordi di programma al fine di addivenire ad un migliore utilizzo delle risorse dando priorità alle situazioni di disabilità grave riconosciute dalla legge 104/1992».

Infine vengono presi in considerazione gli sviluppi futuri: «c'è bisogno di una scuola che pratichi l'inclusione non come particolarità o eccezione ma che invece sia "normalmente accogliente" utilizzando fattori e metodologie tecniche, pedagogiche, didattiche e psicologiche che rendono la normalità della scuola adatta al rispondere efficacemente ai bisogni educativi speciali degli alunni. Per fare ciò la scuola non può muoversi da sola, ma occorre realizzare un'"alleanza educativa" con i genitori e una rete con i servizi territoriali e la comunità, al fine di garantire un'efficace attività di ascolto, condivisione, corresponsabilizzazione, informazione e sostegno alle famiglie».

«Gli obiettivi che si vogliono raggiungere, in coerenza e in attuazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, sono:

  • migliorare la programmazione, l'attuazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche in tema di integrazione scolastica, anche per aumentarne il coordinamento e la governance;
  • incrementare le dotazioni finanziarie e strumentali a supporto dell'integrazione scolastica dei disabili e realizzare interventi strutturali per garantire l'accesso ai servizi scolastici;
  • realizzare progetti integrati di innovazione e di inserimento lavorativo rivolti agli studenti con disabilità.

In questa prospettiva, le politiche regionali per l'inclusione sociale degli alunni con disabilità devono prevedere un modello organizzativo che tenga conto del carattere intersettoriale - a partire dai bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie - attivando un sistema di offerta dei servizi diversificato, ancorato ai luoghi e ai tempi di vita, aperto a tutta la comunità locale e che coinvolga anche le scuole».

Tutti coloro che intendono presentare proposte, osservazioni o documenti inerenti gli argomenti oggetto di discussione del Tavolo possono farlo attraverso lo spazio di e-democracy "La tua proposta" (link a sito esterno).

Tutti i contributi verranno resi disponibili e potranno essere consultati nella sezione "Proposte ricevute".

Auspichiamo che gli impegnativi riferimenti alla Convenzione ONU non siano solo una dichiarazione di intenti ma divengano presto anche oggetto di un dettagliato piano d'azione per la cui realizzazione e valutazione sia prevista la piena partecipazione dei titolari dei diritti.

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