Vita Spericolata: una casa per la vita indipendente

Immagine di una casaIl progetto «Vita Spericolata: una casa per la vita indipendente» è realizzato dalla FISH Umbria ONLUS e rappresenta un'occasione per persone con disabilità che intendono sperimentarsi nella realizzazione di un personale progetto di vita indipendente.

È un progetto innovativo del Piano di Zona dell'Ambito Territoriale n. 10.

I partecipanti al progetto avranno l'opportunità di vivere per un periodo di tempo in un appartamento accessibile, nel quale potranno vivere un'esperienza di vita nel corso della quale si troveranno a gestire in autonomia tutti gli aspetti della vita quotidiana in vista di un'emancipazione dalla propria famiglia.

Un «consulente alla pari» («peer-counselor») - persona anch'essa con disabilità che conosce la propria disabilità ed è in grado e disponibile a condividere la propria esperienza in maniera adeguata e matura - affiancherà i partecipanti lungo di un vero e proprio percorso di «empowerment» personale, trasferendo loro conoscenze ed esperienze utili a massimizzare le proprie potenzialità sia in termini di capacità, sia in termini di motivazione.

Coloro che partecipano al progetto sono chiamati a definire gli obiettivi di vita che intendono perseguire nel corso di questa esperienza. Per far ciò, i partecipanti saranno affiancati da un'équipe multidisciplinare con la quale potranno valutare le proprie necessità specifiche e le proprie potenzialità. È un approccio interdisciplinare che affronta aspetti clinici, tecnici, psicologici e sociali. L'équipe multidisciplinare è composta di un medico fisiatra, un assistente sociale, uno psicologo, un terapista occupazionale, un tecnico della progettazione accessibile e, ovviamente, del «consulente alla pari».

Al termine di questa esperienza, laddove necessario, l'équipe multidisciplinare valuterà una rimodulazione dei livelli di assistenza, raccordandosi con il Centro di Salute e con l'Unità Multidisciplinare di Valutazione Disabili dell'ASL n. 4 di Terni.

Il progetto offre l'opportunità di vivere un'esperienza che rappresenta un momento conoscitivo utile anche a calibrare i livelli di assistenza finalizzandoli a specifici obiettivi di vita.

La definizione di eventuali nuovi livelli di assistenza (riferendosi sia a quella familiare, sia a quella della rete dei servizi del territorio) che verrà effettuata attraverso il supporto dell'équipe multidisciplinare sarà strumentale al raggiungimento di una più elevata qualità della vita. La capacità di offrire un sistema di interventi e di servizi personalizzati, costruiti sui bisogni e sui desideri delle persone, consente di aumentare i livelli di autonomia e autosufficienza e, quindi, di ridurre la tensione assistenziale, con una conseguente maggiore efficacia ed efficienza delle risorse impegnate dalle persone e dai servizi.

Tutto ciò richiede disponibilità a modificare sé stessi, il proprio stile di vita e la propria relazione con l'ambiente. Alla fine di questo percorso, la persona potrà intraprendere il cammino, nel rispetto dei propri tempi e delle proprie esigenze, verso un reale progetto di maggior autonomia personale.

Immagine di una casaSi tratta, quindi, di un processo di empowerment attraverso il quale la persona impara a "leggere" i propri bisogni, a stabilire obiettivi in relazione ad essi, a formulare progetti mirati al raggiungimento di tali obiettivi, e di prendere poi iniziativa per realizzarli, modificando la percezione dei propri diritti: dal diritto ai servizi al diritto alla qualità della vita.


Per partecipare

Di seguito, sono riportati i link al bando e alla scheda d'iscrizione per partecipare al progetto:


Tratto dal sito www.cpaonline.it all'indirizzo:
http://www.cpaonline.it/web/generale/index.php?id=34