Regione Umbria, Comune di Terni e la Convenzione ONU

a cura di Francesca Leprotti

In concomitanza con l'emanazione del disegno di legge per la ratifica della della Convenzione ONU da parte del Parlamento Italiano, anche gli enti locali prendono impegni nei confronti dei diritti delle persone con disabilità. La Giunta regionale dell'Umbria ha approvato un piano di monitoraggio dei servizi socio-assistenziali nell'area degli adulti con disabilità, mentre la Giunta Comunale di Terni ha proposto al Consiglio Comunale di aderire alla Convenzione stessa.

Approvato dalla giunta regionale dell'Umbria il piano di monitoraggio dei servizi socio-assistenziali nell'area degli adulti con disabilità, con questo atto si estende ai 12 ambiti territoriali della regione la sperimentazione, già avviata dal Comune di Terni, del metodo Agenda 22 propedeutico all'implementazione delle regole standard delle Nazioni unite per le persone con disabilità. 

Le "Regole standard per il raggiungimento delle pari opportunità per le persone con disabilità" indicano le linee guida di base per le azioni dei governi e per la definizione di un Piano per le politiche sulla disabilità caratterizzato dalla presenza di attività di monitoraggio e valutazione.

Il progetto pilota promosso dal Forum europeo, per sperimentare queste le Regole Standard ha riguardato otto Paesi europei tra i quali l'Italia, che ha partecipato all'iniziativa rappresentata dalla città di Terni.
Il campo di sperimentazione riguarda l'applicazione di cinque delle regole standard: riabilitazione, servizi di sostegno, accessibilità, conservazione del reddito e previdenza sociale, vita familiare e integrita' personale.

La Giunta Comunale con la deliberazione n. 593 del 4 dicembre 2008 ha proposto al Consiglio Comunale, con un atto di indirizzo, di aderire alla Convenzione Internazionale dei Diritti delle persone con Disabilità attraverso l'approvazione di un documento in cui si impegna a dare attuazione ai principi sanciti dalla Convenzione promuovendo i diritti e le pari opportunità delle persone con disabilità.

Il Consiglio dovrebbe assumere quindi l'impegno di sostenere a livello nazionale e regionale i processi di ratifica della Convenzione, di promuovere attività di sensibilizzazione, informazione e formazione finalizzate a diffondere una cultura che consideri la disabilità come una delle umane diversità, di impegnarsi attraverso specifici atti formali a dare concreta attuazione agli obiettivi posti nell'ambito delle attività del progetto Agenda 22.

In particolare, sulla base dell'esperienza pluriennale sviluppata con Agenda 22 il Consiglio dovrebbe impegnarsi per attivare un Osservatorio locale sulla condizione della persona con disabilità per il monitoraggio del rispetto della Convenzione nelle politiche, programmi ed azioni al fine di realizzare un Piano per le Politiche sulla Disabilità fondato sulla prospettiva dei Diritti Umani, che sia partecipato e condiviso con le persone con disabilità e le loro organizzazioni.


Data: 16/12/2008
Sezione: News » Archivio per argomento » Accessibilità e mobilità
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