Gentile Utente,
in merito alla Sua richiesta di Advocacy, La informiamo che la Direzione generale per lo Studente del Ministero dell'Istruzione, il 27 luglio 2005, ha diramato agli Uffici scolastici regionali la Nota prot. 4798 con la quale si fa leva sulla «programmazione» del progetto d'integrazione che deve essere compito ineludibile di tutto il consiglio di classe e non può essere delegata al solo docente per il sostegno. La Nota prot. 4798/2005 suggerisce che i Consigli di classe svolgano tale programmazione progettuale, cui devono partecipare gli operatori degli enti locali e la famiglia, all'inizio dell'anno scolastico, prima dell'inizio delle lezioni. La programmazione didattica è, quindi, un dovere contrattuale fondamentale di tutti i docenti, in forza del CCNL del 2003, né può essere trascurato da nessun Dirigente scolastico o Direttore regionale.
Le indicazioni fornite dalla Nota prot. 4798/2005 sono riferite ad attività che andrebbero compiute all'inizio dell'anno scolastico.
Dato che nella Sua e-mail Lei ha scritto che non è stato rispettato il PEI, Le consigliamo di far presente quanto previsto dalle normative di cui sopra al Dirigente scolastico, nella speranza che egli possa operare per un lavoro congiunto di tutti gli insegnanti curriculari, degli insegnanti di sostegno, dell'intera classe insieme ai genitori.
In conclusione, visto che ci scrive dalla regione Puglia, abbiamo ritenuto opportuno contattare la FISH presente nella Sua regione (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) che, come noi della FISH Umbria, è legittimata a tutelare i diritti delle persone con disabilità.
Attraverso l'avvocato Enzo Falabella abbiamo appreso che Lei ha già preso contatto con la federazione, per questo motivo Le consigliamo di fare riferimento a questa realtà, presente sul Suo territorio, per tutelare maggiormente Suo figlio e per dare più forza alla Sua denuncia.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Margherita Di Giorgio e Pierangelo Cenci
(Servizio di Advocacy del Centro per l'Autonomia Umbro)