La fila alle poste e il diritto di precedenza delle persone con disabilità

a cura del Servizio di Contact Center

Il giorno 10 settembre sono andato alla posta di Roma 82 (Casalbertone) accompagnato da mio cugino, dovevo spedire un pacco (LIBRO) abbiamo aspettato due signore, poi siamo passati avanti (perché so che il cieco al 100% è semplicemente invalido), la signorina gentilmente mi ha fatto spedire il pacco ma mi ha detto che io non potevo passare avanti alle persone se non avevo il certificato dell'ASL. Le ho presentato il libretto blu (unione ciechi) ma non sarebbe stato sufficiente. Mia madre il giorno dopo è andata per sapere di più. La risposta "Suo figlio non può passare avanti se non ha il certificato dell'ASL" (prima volta che ho sentito questa frase). Mia madre le ha detto che se era così dovevano mettere un avviso o al muro della posta o fuori alla posta, la direttrice senza continuare a darle spiegazioni, si è rifugiata dentro l'ufficio dicendo sempre che questo discorso (quello che ha detto lei) è valido. Mia madre ha risposto che la prossima volta farà lo stesso, finché non metteranno l'avviso in modo che un non cieco possa leggerlo, e da qui comportarsi adeguatamente. È giusto quello che ha detto la signora direttrice o no? Vorrei una risposta da voi. Vi ringrazio anticipatamente.

Suggerimenti

Gentile Utente,
in merito alla Sua richiesta di Advocacy, La informiamo che l'articolo 2, comma 1, del DPCM del 30 gennaio 1996, inerente la Carta della qualità del servizio pubblico postale recita che: «l'Ente Poste Italiane (EPI) promuove a favore dei portatori di handicap, degli anziani e dei clienti in condizioni particolari, facilità di accesso e rapporto diretto agli sportelli».

Ai sensi di questa disposizione, la persona con disabilità, la persona anziana, e comunque il cittadino in particolari condizioni fisiche anche se solo in via temporanea, potrà esporre in tutta riservatezza il proprio disagio e/o difficoltà al Direttore dell'Ufficio Postale competente, il quale dovrà immediatamente impartire disposizioni precise ai suoi collaboratori, nonché agli operatori di sportello, autorizzandoli a dare precedenza, nel caso di code, al cittadino rientrante in una delle categorie indicate.

Le consigliamo di far presente questa situazione discriminatoria anche all'Unione Italiana Ciechi di cui è associato, dal momento che la stessa si è già fatta promotrice in passato di azioni per la tutela dei propri iscritti.

Per ogni altra informazione, può contattarci telefonicamente al numero 0744 27.46.59.


Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Anna Vecchiarini e Pierangelo Cenci
(Servizio di Advocacy del Centro per l'Autonomia Umbro)


Data: 12/09/2009
Sezione: Segnala una discriminazione » Vacanze e tempo libero
L'indirizzo di questa scheda è: http://www.cpaonline.it/web/segnaladiscriminazione/scheda.php?n_id=19