Come già detto nell'approfondimento sulla Legge di Stabilità per il 2013 (leggi qui il focus), il Fondo Nazionale per le politiche sociali è stato dotato di risorse pari a 300 milioni di Euro.
L'Assessorato alle politiche sociali ha resto noto che i 300 milioni di Euro significheranno uno stanziamento, per l'Umbria, di circa 5 milioni di Euro cui, si aggiungeranno quelli propri della regione (circa altri 5 milioni) per arrivare ad una cifra che si aggira ai 10 milioni di Euro.
Questa cifra è assolutamente inadeguata per coprire il fabbisogno dell'Umbria, anche se rappresenta la possibilità di tirare un breve sospiro di sollievo. Infatti, il DAP (Documento Annuale di Programmazione) 2012-2014 (di cui abbiamo parlato qui) lasciava presagire uno scenario ancora più fosco: l'ammontare dei fondi regionali destinati al Fondo Sociale, nel biennio 2010-2012, hanno visto un decremento di più di 3 milioni di Euro (da una cifra che si aggirava a più di 10 milioni nel 2010 si era arrivati a poco più di 7 milioni nel 2012). E questo perché, nel medesimo biennio, il contributo nazionale che veniva assegnato al Fondo regionale era passato da poco più di 6 milioni nel 2010 a zero nel 2012.
Dall'Assessorato, poi, si leva una forte preoccupazione: «sebbene la Regione Umbria abbia incrementato le risorse sul proprio a oltre 10 milioni di euro, difficilmente i bilanci comunali stretti dai Patti di stabilità, potranno continuare a garantire i livelli attuali di assistenza» [fonte: Regione Umbria].
L'Assessorato parla anche del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza. Nella Legge di Stabilità per il 2013, la cifra complessiva stanziata dal Governo Monti per la non autosufficienza è di 275 milioni, cosa che, per l'Umbria, significa un contributo di 4 milioni e 785 mila Euro.
Anche in questo caso, un po' di storia non guasta: il Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, tra il 2011 e il 2012, ha visto anch'esso una riduzione di risorse regionali di circa 1 milione di Euro (4 milioni nel 2011 e 3 milioni nel 2012); nello stesso periodo, a livello nazionale, essendo anch'esso oggetto dell'azzeramento da parte del Governo Berlusconi, il Fondo ha visto una decurtazione di più di 8 milioni.