Modifiche alla Legge n. 104/1992: sospeso dal Capo dello Stato il «Collegato Lavoro»

a cura di Anna Vecchiarini

Il Capo dello Stato ha rinviato alle Camere il «Collegato Lavoro» sospendendo così, formalmente, anche le modifiche apportate alla Legge n. 104/1992.

Il Presidente della Repubblica, avvalendosi delle prerogative concesse dall'articolo 74, comma 1, della Costituzione («Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione»), ha rinviato alle Camere il Disegno di Legge noto come «Collegato Lavoro», che il Senato aveva definitivamente approvato il 3 marzo scorso.

Tra i motivi che hanno spinto il Capo dello Stato a rinviare alle Camere il testo che gli era stato sottoposto per la promulgazione, non vi sono riferimenti all'art. 24 della norma da approvare e che concerne la modifica dei permessi (leggi «La "verità" sulle modifiche alla Legge n. 104/1992»), ma considerazioni ben circostanziate relative ad altri delicatissimi aspetti di diritto del lavoro.

Il testo, ora, dovrà essere nuovamente esaminato dalle Camere, anche se sembrano esserci poche possibilità di una modifica dell'articolo 24; ieri, 31 marzo, il Ministro Sacconi ha infatti affermato che il Governo ha intenzione di limitare la nuova discussione solo agli articoli su cui il Capo dello Stato ha attirato l'attenzione.

Nel frattempo, comunque, fino alla nuova approvazione e alla definitiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Disegno di Legge non è vigente e le nuove indicazioni relative ai permessi lavorativi non sono applicabili.


Data: 1/04/2010
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