Elezioni Amministrative 2018

Premessa

Elezioni Comunali 2018Dalla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006, ad oggi abbiamo assistito ad un innegabile accrescimento della consapevolezza del movimento associativo al quale non ha tuttavia corrisposto un altrettanto significativo incremento della capacità di garantire un concreto rispetto dei nostri diritti e della nostra dignità. Le persone con disabilità e le loro famiglie continuano a scontrarsi ogni giorno con ingiustificabili ostacoli originati da politiche ed interventi inesistenti o inadeguati a garantire loro gli stessi diritti di tutti i cittadini. La mancata rimozione gli ostacoli di qualsiasi genere o l'assenza di sostegni per consentirne il superamento si configurano tutte come discriminazioni nei confronti dei cittadini con disabilità cui vengono negati diritti fondamentali impedendone, di fatto, l'istruzione, l'occupazione, la piena inclusione nella comunità e la libertà di essere e di fare, come chiunque altro.

Oltre che l'affermarsi di un nuovo paradigma culturale sempre più orientato all'inclusione anche la sempre più pesante riduzione delle risorse disponibili rende necessario definire politiche e modelli di intervento ispirati ad un diverso modello di sviluppo; in particolare, per continuare a garantire accettabili livelli di salute e di ben-essere delle persone con disabilità e delle loro famiglie, è urgente una profonda revisione del sistema di Welfare. In capo a chi governa, sia a livello nazionale sia territoriale, è posta la responsabilità di intraprendere, in maniera trasparente e partecipata, la strada dell'innovazione con l'obiettivo rendere strutturali le sperimentazioni adottando un approccio sistemico.

Oggi più che mai investire su un incremento dell'appropriatezza del sistema di Welfare diventa essenziale per renderlo rispondente ai diritti e alle aspettative delle persone con disabilità e delle loro famiglie e riuscire, in tal modo, a scongiurare la tentazione di smantellarlo al fine di evitare spese che troppo spesso si sono rivelate poco produttive in termini di salute e ben-essere.

Se si vuole evitare che il taglio delle risorse si traduca in un crescente rischio di impoverimento e di emarginazione dalla società e con l'inevitabile ritorno della minaccia della istituzionalizzazione è necessario accrescere la concreta opportunità di definire realizzare il proprio progetto di vita attraverso il supporto offerto da un sistema di welfare che riconosca pienamente alle persone con disabilità e alle loro famiglie il diritto di operare scelte libere e consapevoli. Le associazioni che nella nostra realtà territoriale aderiscono alla FISH Umbria ONLUS (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e alla FAND Umbria ONLUS (Federazione tra le Associazioni Nazionali di persone con Disabilità) hanno condiviso, già da tempo, la volontà di unire le proprie forze per far sì che la nostra sia una città inclusiva e rispettosa dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Per tale ragione, in occasione delle imminenti elezioni amministrative intendono invitare ad un confronto pubblico i candidati a sindaco.

Il confronto sarà l'occasione per far conoscere ai candidati quali sono le priorità per il movimento associativo e per formulare loro richieste d'impegno sia sulla base dei valori e dei princìpi fissati dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (ratificata dal Parlamento in data 24 febbraio 2009), sia sulla base della diretta esperienza di chi vive una condizione di disabilità.

L'effettiva attuazione dei princìpi fissati dalla Convenzione dell'ONU, e da quella che da ormai 9 anni è una legge dello Stato italiano (Legge n. 18 del 3 marzo 2009), richiede, anche a livello territoriale, precise competenze a livello politico e tecnico, quale presupposto necessario a garantire coerenza e rigore nel pensare, realizzare e valutare politiche, interventi e progetti.

Le politiche sulla disabilità non possono essere più relegate solo ad una dimensione socio-sanitaria, ma devono essere trasversali alle politiche generali.

Ne consegue che chi amministra una collettività è chiamato a dar prova di volontà e capacità nel garantire il coordinamento tra i vari attori, il cambiamento nella cultura, nella mentalità e nell'applicazione operativa, la creazione di competenze, la gestione delle conoscenze, nonché il coinvolgimento delle persone con disabilità e delle organizzazioni che le rappresentano.

Queste sono condizioni essenziali per poter perseguire uno sviluppo sostenibile fondato su una concreta capacità di fare le "cose giuste" fin dall'inizio, anziché su una tardiva e colpevolmente onerosa disponibilità a correggere in seguito gli errori passati.


Proposta

LE ASSOCIAZIONI ADERENTI ALLA FISH E ALLA FAND VI CHIEDONO DI PORRE CON FORZA AL CENTRO DELL'AZIONE DI GOVERNO LA PERSONA E DI IMPEGNARVI IN MANIERA INEQUIVOCABILE AFFINCHÉ: