Consigli per la sindrome di Down

A cura di Mariagnese Torrisi - Dietista del Centro per l'Autonomia Umbro


Introduzione

La sindrome di Down è una condizione genetica caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule di chi ne è portatore: invece di 46 cromosomi nel nucleo di ogni cellula ne sono presenti 47, vi è cioè un cromosoma n. 21 in più. Da qui anche il termine Trisomia 21. È una condizione genetica relativamente frequente (un caso ogni 650-700 nascite) ma non ereditaria.


Disturbi correlati

Circa la metà di bambini con sindrome di Down nasce con un difetto cardiaco. Sono presenti anche ostruzione dell'esofago, del duodeno e dell'apertura anale, ernia ombelicale, intestino piccolo. Alterazioni oculari come cataratta, strabismo, miopia o presbiopia. Ritardo nel linguaggio. Riduzione dell'udito, problemi ortopedici quali piede piatto e ginocchio valgo. Ipotiroidismo. Difetti immunologici, leucemia, convulsioni, apnea notturna, malattie della pelle, demenza senile, obesità, crescita di statura limitata.


Cosa scegliere


Cosa evitare3-10 parole obbligatorie


Fabbisogno nutrizionale

Dieta ipocalorica, normoproteica, normolipidica, ipoglucidica: Kcal 1600

Colazione: Kcal 218 (pari al 13,8 % delle calorie totali)
proteine = gr 4,36    lipidi = gr 6,54    glucidi = gr 10,9

Metà mattinata: Kcal 78 (pari al 4,8% delle calorie totali)
proteine = gr 1,56    lipidi = gr 2,34    glucidi = gr 3,9

Pranzo: Kcal 613 (pari al 38,3% delle calorie totali)
proteine = gr 12,26    lipidi = gr 18,39    glucidi = gr 30,65

Merenda: Kcal 78 (pari al 4,8% delle calorie totali)
proteine = gr 1,56    lipidi = gr 2,34    glucidi = gr 3,9

Cena: Kcal 613 (pari al 38,3% delle calorie totali) 
proteine = gr 12,26    lipidi = gr 18,39    glucidi = gr 30,65


È utile sapere

Il ritardo mentale, sempre presente, è tuttavia di grado variabile e correlato in modo significativo alla condizione dell'ambiente in cui è allevato il bambino; atmosfera affettuosa, comprensiva e stimolante associata ad un intervento abilitativo precoce porteranno il piccolo con la sindrome di Down a diventare un adulto semindipendente e a saper sfruttare al massimo il proprio potenziale intellettivo.

La famiglia è il primo momento di integrazione; successivamente la scuola materna, assieme agli esercizi che stimolano l'attività motoria e a quelli di logopedia, permetteranno al bambino di riconoscere un mondo sempre più vasto. L'inserimento nella scuola gli offrirà altresì l'opportunità di condividere relazioni con altri bambini. Durante l'adolescenza e l'età adulta vengono preparati a compiere un lavoro adatto alle loro capacità che sicuramente migliorerà i loro rapporti con il mondo che li circonda.


Consigli utili

Attualmente in Italia un bambino su 800 nasce con la sindrome di Down, il che vuol dire che nascono 2 bambini con tale patologia al giorno.

Il suo sviluppo avviene con un certo ritardo ma quello che preoccupa notevolmente è che il circa 45-56% di loro presenta un peso superiore alla norma e questa tendenza è già evidente da piccoli.

Ridurre l'eccesso ponderale significa anche diminuire il rischio di malattie metaboliche o il peggioramento delle condizioni fisiche (scoliosi, lombosciatalgie…). D'altra parte intervenire drasticamente con una dieta rigida comporta un'ansia continua da parte loro, tesa al raggiungimento di un ipotetico calo di peso.

Le attuali linee dietetiche preferiscono proporre soltanto piccole modificazioni di comportamenti alimentari e delle attività quotidiane. Per esempio ridurre il tempo trascorso davanti al televisore, dando la preferenza ad una qualsiasi attività fisica, o togliere snack ad alto contenuto lipidico sono proposte accettabili per le quali si ottiene facilmente la collaborazione di tutto l'ambiente famigliare che talvolta, per non contrastarli, cede a tutti i loro desideri, senza controllare le qualità di cibo somministrate. Si arriverà così ad ottenere risultati più efficaci e più stabili nel tempo, che porteranno alla certezza, da parte dell'individuo con la sindrome Down, che tutto è finalizzato al suo stato di benessere.


Analisi cliniche consigliate


Approfondimenti

Sebbene molti farmaci e sostanze varie siano state impiegati allo scopo di migliorare le capacità cognitive dei bambini o di migliorare le caratteristiche cliniche presenti, al momento non esiste nessuna terapia realmente efficace. Tuttavia i progressi che si stanno ottenendo nello studio della genetica molecolare fanno intravedere nuove possibilità di intervento a livello dei singoli geni o a livello di differenti metabolismi, al fine di modificare gli effetti negativi portati da questi. Si può tuttavia dire che la sindrome di Down è più frequente nei nati da genitori anziani e, particolarmente importante, è l'età della madre, perché la sindrome Down aumenta col crescere della sua età.


Tratto dal sito www.cpaonline.it all'indirizzo:
http://www.cpaonline.it/web/generale/index.php?id=139