Gentile Utente,
in merito al quesito da Lei posto, La informiamo che la responsabilità civile o penale dei familiari sussiste nel caso in cui la persona nei confronti della quale si esercita la tutela sia interdetta, inabilitata o abbia l'amministratore di sostegno.
Dalla Sua e-mail non è chiaro il motivo per il quale Suo marito sia il firmatario della domanda per l'ottenimento dell'indennità di accompagnamento. Non si evincono, inoltre, i seguenti aspetti: il grado di non autosufficienza di Suo cognato nelle principali attività della vita quotidiana; la capacità di intendere e volere; se è preso in carico dai servizi della ASL della propria città.
Questi aspetti consentirebbero di comprendere la necessità di una maggiore tutela giuridica o da parte dei servizi e come attivarla.
Infine, è necessario valutare l'opportunità di un'assistenza domiciliare indiretta, ossia un contributo economico erogato dalla ASL per poter scegliere la persona deputata al ruolo di assistente personale.
Come vede, con gli elementi che abbiamo, non possiamo fornirLe una riposta più esaustiva.
Nella speranza di aver fornito una risposta chiara ed esaustiva, inviamo cordiali saluti,
Margherita Di Giorgio e Pierangelo Cenci
(Assistenti Sociali del Centro per l'Autonomia Umbro)