Dimissioni protette

a cura del Servizio di Contact Center Terni

Descrizione

Per "dimissione protetta" si intende il processo di passaggio organizzato e concordato di una persona da un contesto di cura ad un altro (il caso più frequente è la dimissione ospedaliera per il domicilio) che si applica alle persone in condizione di non autosufficienza, affetti da più patologie croniche, da limitazioni funzionali e/o disabilità, in modo tale da assicurare la continuità del processo di cura ed assistenza.

Per queste persone, al termine della degenza ospedaliera, può esservi ancora la necessità di sorveglianza medica, nursing infermieristico e/o riabilitazione organizzate in un progetto di cure integrate di durata variabile ed erogate al domicilio o in una diversa struttura degenziale.

La dimissione protetta è rivolta in particolare alle persone che siano giudicate clinicamente dimissibili, ma che necessitino di un supporto dopo la dimissione, che può essere sia a domicilio che presso struttura protetta, perché incapaci di gestire in autonomia le cure e le funzioni primarie quotidiane.

Le dimissioni protette, però, non vanno intese come "dimissioni precoci" della persona ricoverata rispetto ai tempi di degenza, ma devono essere intese come un sistema di comunicazione e di integrazione tra diversi servizi ed operatori dell'Azienda Ospedaliera, dell'ASL e degli Enti territoriali con il coinvolgimento diretto del Medico di Medicina Genarale dell'assistito, al fine di garantire la continuità di cura.

I punti critici e gli elementi qualificanti di questo passaggio sono:

Le dimissioni ospedaliere protette possono avvenire:


Requisiti

Le dimissioni protette possono essere attivate quando si presentino una o più delle seguenti condizioni


Procedura

All'atto dell'ingresso in ospedale è utile comunicare ai medici e agli operatori sanitari le difficoltà che si potrebbero avere al momento di riaccogliere a domicilio la persona di cui ci si occupa, in riferimento anche a precedenti esperienze di dimissione avvenute in passato.

All'accesso della persona in reparto, e comunque in ogni momento del ricovero nel quale si presentino una delle condizioni indicate nei "Requisiti" l'infermiere:

Effettuata la valutazione multidimensionale intraospedaliera ed evidenziata la necessità di una "dimissione protetta", immediatamente e comunque entro e non oltre 3 giorni prima della dimissione programmata, l'infermiere si occupa di inviare all'Ufficio Dimissioni Protette la richiesta di Valutazione Multidimensionale al fine della predisposizione del percorso di dimissione. 

A sua volta, l'Ufficio di Dimissioni Protette:

Nel caso di ipotesi di dimissione protetta mediante attivazione dell'assistenza domiciliare, in funzione della residenza dell'assistito, l'infermiere, in coordinamento con l'Ufficio Dimissioni Protette, contatta il Medico di Medicina Generale e il Centro di Salute di competenza per la persona. Il responsabile del Centro di Salute, quale coordinatore dell'UVM territoriale, organizza l'accesso dell'UVM stessa in Ospedale, occupandosi del coinvolgimento del Medico di Medicina Generale, quale responsabile clinico del caso, individuando eventuali ulteriori figure specialistiche da coinvolgere nella valutazione.

Effettuata la valutazione multidimensionale, il team valutativo interaziendale:

In caso, invece, di dimissione protetta in RSA verrà contattata direttamente l'U.O.Geriatria Residenziale.


Dove rivolgersi

Centro di Salute n. 1: PES «Tacito» e «Valnerina».

Centro di Salute n. 2: PES «Ferriera», «Velino» e «Stroncone».

Centro di Salute n. 3: PES «Colleluna».



Requisiti

Le dimissioni protette possono essere attivate quando si presentino una o più delle seguenti condizioni


Procedura

All'atto dell'ingresso in ospedale è utile comunicare ai medici e agli operatori sanitari le difficoltà che si potrebbero avere al momento di riaccogliere a domicilio la persona di cui ci si occupa, in riferimento anche a precedenti esperienze di dimissione avvenute in passato.

All'accesso della persona in reparto, e comunque in ogni momento del ricovero nel quale si presentino una delle condizioni indicate nei "Requisiti" l'infermiere:

Effettuata la valutazione multidimensionale intraospedaliera ed evidenziata la necessità di una "dimissione protetta", immediatamente e comunque entro e non oltre 3 giorni prima della dimissione programmata, l'infermiere si occupa di inviare all'Ufficio Dimissioni Protette la richiesta di Valutazione Multidimensionale al fine della predisposizione del percorso di dimissione. 

A sua volta, l'Ufficio di Dimissioni Protette:

Nel caso di ipotesi di dimissione protetta mediante attivazione dell'assistenza domiciliare, in funzione della residenza dell'assistito, l'infermiere, in coordinamento con l'Ufficio Dimissioni Protette, contatta il Medico di Medicina Generale e il Centro di Salute di competenza per la persona. Il responsabile del Centro di Salute, quale coordinatore dell'UVM territoriale, organizza l'accesso dell'UVM stessa in Ospedale, occupandosi del coinvolgimento del Medico di Medicina Generale, quale responsabile clinico del caso, individuando eventuali ulteriori figure specialistiche da coinvolgere nella valutazione.

Effettuata la valutazione multidimensionale, il team valutativo interaziendale:

In caso, invece, di dimissione protetta in RSA verrà contattata direttamente l'U.O.Geriatria Residenziale.


Fonti normative

Legge n. 328 dell'8 novembre 2000, «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali» (collegamento a sito esterno).
Data: 19/12/2012
Sezione: Contact Center Terni » Indice » Assistenza sanitaria » Assistenza socio-sanitaria domiciliare » Dimissioni protette
L'indirizzo di questa scheda è: http://www.cpaonline.it/web/contactcenter/scheda.php?n_id=125